tag:blogger.com,1999:blog-46090050937172046862024-02-07T15:45:32.116-08:00il film straniero.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.comBlogger543125tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-9738033414873058192016-01-22T03:50:00.001-08:002016-01-22T03:50:24.112-08:00TNT.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4KGvPv2D04P9Ui9GhyphenhyphenBpCDQCw3_QOIRFpB-haIKH-EKyfM_ZwLQluBTNqkneg_yNApdr0TTr3j4F0eoYr0Cfqb56283pUA3Kzv-AP6wC9weiRZ12pdYYMNemfGWc4HQLYgLXWyaZAFg/s1600/50976.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4KGvPv2D04P9Ui9GhyphenhyphenBpCDQCw3_QOIRFpB-haIKH-EKyfM_ZwLQluBTNqkneg_yNApdr0TTr3j4F0eoYr0Cfqb56283pUA3Kzv-AP6wC9weiRZ12pdYYMNemfGWc4HQLYgLXWyaZAFg/s400/50976.jpg" width="280" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="color: #3d85c6; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;">La Corrispondenza</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">id. | 2016 | Italia | 1h 56min</span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Regia:</b></span> Giuseppe Tornatore<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Sceneggiatura originale:</b></span> Giuseppe Tornatore<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Cast:</b></span> Olga Kurylenko, Jeremy Irons, Shauna Macdonald,<br />
Simon Johnson, Simon Meacock, Anna Savva<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 4.3/ 10<br />
__________<br />
<br />
Studentessa di Astrofisica e Cosmologia fuori corso ma brillante, stuntwoman nel tempo libero e a chiamata, unica stuntwoman della storia senza agenzia, senza protezioni durante le scene, senza assicurazione – unica ad essere ripresa in faccia in quasi tutte le scene e in quasi tutti i film e a girare senza la controfigura e l'attrice che sostituisce – <b>Olga Kurylenko</b> ci viene presentata in camera d'albergo a dire «amore» «tesoro» «ciccino al pomodoro» a <b>Jeremy Irons</b> nell'unica scena in cui lui è fisicamente presente – in realtà pernottante nella camera di fronte e di passaggio in quell'albergo e in quella città, professore nomade che tiene lezioni sul cosmo in università sparse per il mondo, universalmente rinomato e soprattutto marito e padre di famiglia – di <i>altra</i> famiglia. Olga è l'amante che ama con tutto se stesso, che ha conosciuto e in tre mesi ha ammaliato: lei non pensa ad altri e ad altro, non ha amici, non ha interessi, non ha famiglia – ha una madre che la chiama e a cui non risponde e un trauma paterno che la porta a lanciarsi negli incendi, ma questo non ha tanto senso. Lui la chiama «anima mia» ma soprattutto «kamikaze» e queste sono solo alcune delle parole cardine di una sequela di dialoghi da denuncia morale, dialoghi per lo più unidirezionali perché, come dicevo, Irons poi se ne va da quell'albergo e se ne va dalla storia nel film: comparirà, poi, solo attraverso voci fuori campo, lettere, mail, messaggi, soprattutto video mandati attraverso DVD come si faceva nel 2001 – perché dietro la macchina da presa non c'è un nativo digitale – ma, in fondo, nemmeno davanti. Satira alla società contemporanea? Ritratto dei rapporti umani al giorno d'oggi? Forse che sì forse che no (cit.) ma l'intento si perde dietro a tutto il resto, ogni intento si perde dietro al resto e <i>il resto</i> sarebbe un film che dura due ore e potrebbe durare due minuti dato che consuma la sua unica idea vincente nel primo quarto d'ora: Olga si presenta a una conferenza a cui Irons dovrebbe prendere parte ma lui le scrive di non andarci e il direttore sul palco le dice che lui è morto. A lei, però, continua ad arrivare <i>la corrispondenza</i> del titolo: mail video messaggi lettere DVD. Confusa (e non felice) chiama, chiede, viaggia verso la casa in Irlanda della sua famiglia, bazzica per cimiteri scoprendo che è stato cremato – e intanto continua ad arrivarle <i>la corrispondenza</i> – e in ogni messaggio Irons c'azzecca sempre: sull'esame appena dato, sul libro appena consultato, sulla lezione seguita. L'intreccio parrebbe guardare alla precedente <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2013/01/allegoria-della-vista.html">Migliore Offerta</a></b></i>, spettacolare noir artistico dalla intricata, complicata, barocca trama, dall'intreccio in-credibile e impossibile, ma dalla tensione altissima, che quasi giustifica il resto, solo che lì <i>il resto</i> fa riflettere e fa rivedere il film; <i>La Corrispondenza</i> è invece una pellicola che si può abbandonare uscendo dalla sala senza sensi di colpa, un film «ridicolo e greve», «grottesco involuto, mai illuminante, solo stantio». <b>Giuseppe Tornatore</b> (di cui ahimè mi rimangio la celebre frase «potrebbe fare un film tutto nero») nel suo percorso artistico internazionale ci aveva abituati a storie apparentemente intime, soprattutto sue, spesso della sua terra, che erano pretesto per raccontare Storie, più grandi: c'eravamo lamentati dei troppo-intimi <i>Baarìa</i> e <i>Malèna</i> e così il germe del thriller ha cominciato a diffondersi da <i>La Sconosciuta</i> in poi. Abbandonato tutto, dimenticato tutto, qui l'unico Fattore Tornatore è nell'idea, nel soggetto, nella riga di storia che viene prima di tutta la produzione del film – solo lì – nemmeno nel <a href="http://sellerio.it/it/catalogo/Corrispondenza/Tornatore/8612">libercolo</a> pubblicato in contemporanea dal titolo omonimo (Sellerio, pp. 176, € 13), nemmeno nella riga intera: nell'intento dello scriverla.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-4973628702941449342016-01-22T02:00:00.003-08:002016-01-22T03:53:04.104-08:00the new world.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcsFn2cOom1tRAw2bW3wRdsjNhtZkyW8R486MIrECrT4_rldTrTaW87SonQCkWNRBcSFy_Od-xuizC9iO2jR2fANvDNS14_QMbyi0HZra7oZCGq8Q7KAKhfBLqg3EfZ30tXX2GlZuUgA/s1600/revenant_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcsFn2cOom1tRAw2bW3wRdsjNhtZkyW8R486MIrECrT4_rldTrTaW87SonQCkWNRBcSFy_Od-xuizC9iO2jR2fANvDNS14_QMbyi0HZra7oZCGq8Q7KAKhfBLqg3EfZ30tXX2GlZuUgA/s400/revenant_xlg.jpg" width="257" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="color: #3d85c6; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;">Revenant – Redivivo</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">The Revenant | 2015 | USA | 2h 36min</span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Regia:</b></span> Alejandro González Iñárritu<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Sceneggiatura:</b></span> Alejandro González Iñárritu & Mark L. Smith<br />
Basata in parte sul romanzo di Michael Punke<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Cast:</b></span> Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson,<br />
Will Poulter, Forrest Goodluck, Paul Anderson,<br />
Kristoffer Joner, Joshua Burge, Christopher Rosamond<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 7.7/ 10<br />
__________<br />
<br />
<div class="p1">
In principio fu Guillermo Arriaga: il cui interesse per il caso e il caos si sposava divinamente con un regista messicano, «nato autore», <b>Alejandro González Iñárritu</b>: uno scrisse e l'altro diresse <i>Amores Perros</i> e l'attenzione fu mondiale. Si parlava di Città del Messico, quartieri alti quartieri bassi, e di come il caso potesse unire tre storie lontane di isolati. Poi venne <i>21 Grammi</i>, poi <i>Babel</i>: che di storie ne univa quattro lontane continenti. Il sodalizio si ruppe e le storie iniziarono a non essere corali; <i>Biutiful</i> tornò alla lingua spagnola e poi a sorpresa <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/02/il-fantasma-dellopera.html">Birdman</a></b></i> l'anno scorso raccontava del non talento, del mondo dei social, dell'amore mondiale confuso con l'ammirazione, della pretesa e della pretenziosità – il tutto sotto forma di barrocchettismo, un unico fintissimo pianosequenza che volava in una unica strada di New York, Broadway. Quattro Oscar a sorpresa visto che l'altro esperimento durato dodici anni, <i>Boyhood</i>, aveva fatto credere di essere il film dell'anno. Così i Golden Globe, questo mese, dovevano chiedere scusa al regista e dargli i premi che avanzava: film, regia, attore protagonista: <b>Leonardo DiCaprio</b>, finalmente senza concorrenza, che non sa più come imbruttirsi, invecchiare, per sporcarsi il faccino immutabile: grande prova fisica e non interpretativa. Si brucia il collo per disinfettare le ferite, mangia carne umana, sventra un cavallo morto per dormirci dentro mentre infuria la neve, si lascia sbattere dalla corrente di un fiume e poi da un animale giù da un dirupo, ma soprattutto lotta contro un orso che lo lascia vivo per miracolo in una sequenza che fra dieci anni studieremo al cinema e poi viene sepolto vivo da <b>Tom Hardy</b>, forse l'attore più sottovalutato del decennio, che impasta un accento incomprensibile mentre si parla francese o la lingua dei nativi americani – lui devoto al fatturato, al capitale, nei boschi gelidi e sperduti di inizio Ottocento: supervisore di un gruppo di lavoratori di pelli di animali cerca di scappare da un attacco di pawnee incurante dei compagni colpiti o feriti: anzi, il figlio di uno di questi, di Leonardo, lo ammazza con consapevolezza, Leonardo lo abbandona nel nulla e tutte le peripezie prima elencate il nostro eroe le fa per vendicarsi dei due torti subiti: un puro western d'altri tempi, un film che non si incastrerebbe in nessun modo nella carriera di Iñárritu: se non per le pelli sporche, i corpi marci, le carni rancide; e l'esistenzialismo sfiorato, l'esistenza e il rapporto tra il vivere e il sopravvivere. Alla vendetta, che è solo nelle mani di Dio, si affianca ancora una volta la tecnica. La musica abbandona la batteria per un connubio rumori naturali + sintetizzatore + orchestra; la macchina da presa, una nuova camera digitale, la Alexa 65mm, impazzisce e in nuovi, lunghi pianisequenza inquadra, usando lenti grandangolari, alberi dalla base del loro fusto, canne di fucile di scorcio in prospettiva a farle sembrare eterne; e si avvicina ai volti perché ci respirino sopra, annebbino lo schermo, ci sputino sangue. Non ricordo un direttore della fotografia che, come <b>Emmanuel Lubezki</b>, abbia quasi preso il posto del suo regista: e non è un caso che si faccia riferimento (e sarebbe impossibile non farlo) a <i><b>The New Word</b></i>, che Malik diresse e Lubezki fotografò. In questo caso però la storia di partenza è vera e veritiera: ma l'intento è nobile quando necessario: chiedere scusa ai nativi americani per il più grande e immotivato genocidio che la Storia possa ricordare.</div>
Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-48030900186465098332016-01-15T03:43:00.003-08:002016-01-22T03:52:39.284-08:00Adrian's.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDqp175NoxJVSXCkCqwWid2NdtIYlm5wWqIUaNDNVlwF_yi8j32BNyuc1GMccHieOmsw6NfuwFq6n7Vo2N9nKpWwo7B2WNFTxYnq9ruqAKC8g9-vsqnf1aYRuIord-sQNHAT5YTEKroQ/s1600/creed_ver2_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDqp175NoxJVSXCkCqwWid2NdtIYlm5wWqIUaNDNVlwF_yi8j32BNyuc1GMccHieOmsw6NfuwFq6n7Vo2N9nKpWwo7B2WNFTxYnq9ruqAKC8g9-vsqnf1aYRuIord-sQNHAT5YTEKroQ/s400/creed_ver2_xlg.jpg" width="268" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="color: #3d85c6; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;">Creed –</span><br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;">Nato Per Combattere</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Creed | 2015 | USA | 2h 13min</span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Regia:</b></span> Ryan Coogler<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Sceneggiatura:</b></span> Ryan Coogler & Aaron Covington<br />
Basata sui personaggi di Sylvester Stallone<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Cast:</b></span> Michael B. Jordan, Sylvester Stallone, Tessa Thompson,<br />
Phylicia Rashad, Andre Ward, Tony Bellew, Ritchie Coster,<br />
Graham McTavish, Malik Bazille, Ricardo McGill, Gabe Rosado<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 6.8/ 10<br />
__________<br />
<br />
Chi avrebbe mai pensato che il duo Ryan Coogler - <b>Michael B. Jordan</b> dopo il bel <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2014/05/on-metro.html">Fruitvale Station</a></b></i> che si fece strada tra i premi del cinema indipendente due anni fa, avrebbe sfornato non <i>il settimo Rocky</i> ma <i>il primo Creed</i>. Il soggetto è del regista – per cui viene da domandarsi dove abbia tenuto nascosta la passione per la boxe fino ad oggi: e di Jordan, dove abbia messo quei bicipiti e quel trapezio. Certo il punto di partenza deve essere quello: il figlio di Apollo Creed che non ha mai conosciuto il padre e fa entra-ed-esci da riformatori e istituti sociali viene su con il pugno facile e la voglia di seguire le orme paterne – senza farne il nome, ovviamente. Si fa chiamare infatti Johnson come sua madre e va a tampinare Balboa per convincerlo a diventare suo allenatore. Molti «no», infine il «sì» che fa cominciare il film. <b>Sylvester Stallone</b> con meno botulino che alle cerimonie di premiazione usa un unico tono per dire qualsiasi cosa – ma dice bene, mentre tutto il resto della faccia non si muove. Ricorda i tempi in cui era uno sconosciuto che si presentava come attore ai provini e poi finiva a scrivere le sceneggiature – ed è il primo film della saga che non scrive. Sarà per questo allora (?) che c'è un problema di esasperante banalità narrativa che avvolge il già banale sviluppo della vicenda: la scappata da casa, la musica troppo alta al piano di sotto al nuovo appartamento, <b>Tessa Thompson</b> (guardacaso nera come il protagonista) guardacaso che apre la porta e si fa invitare a cena. Poi liti con l'allenatore, liti con la morosa, riappacificazioni, l'incontro degli ultimi 20 minuti che macina tutti e 12 i round. Un film sulla boxe e sulla scalata sportiva come cento milioni di altri film sulla scalata sportiva e sulla boxe – con la differenza che questo, a detta dei pugili veri, è un tripudio di impossibilità a partire dal troppo sangue versato (ad esempio, ad Adonis a metà incontro si chiude completamente un occhio) (che nella scena successiva è completamente aperto). Per accorciare i tempi, l'incontro del secolo tra il figlio di Creed (che merita?, o è solo nome?) e il campione di pesi arriva dopo una unica lotta clandestina e sono già stendardi, dirette nazionali, stampa e televisione. Dopo il sottofinale è chiaro che la speranza è quella: che il film vada bene in modo da continuare il franchise confidando nel successo dell'antenato – che tra l'altro, Rocky fu famoso e annoverato nella Hall of Fame dei pugili esistenti perché bianco ai tempi dei neri, caso unico di tecnica mentre gli afroamericani erano i veri campioni del genere; adesso, dopo anni, si ribalta la cosa e a detta del co-protagonista (Golden Globe per l'interpretazione di supporto e Oscar dietro l'angolo con tripudio anche dei mobili) lentamente Rocky svanirà dalla scena fino a non sapere più niente di lui per lasciare spazio al vero personaggio principale. Intanto <b>Ryan Coogler</b> si attiene al modello e confeziona un film con i suoi <i>ralenti</i> mentre ci si allena, i montaggi alternati, la parabola infanzia-difficile-nei-centri-di-recupero/ adolescenza-con-la-testa-a-posto – e solo in alcune scene si lascia andare al mestiere, tipo la lunga camminata dal camerino al ring poco prima dell'incontro finale, un pianosequenza silenzioso, con i due attori di spalle, spezzato da una frase detta per forza: uno spiraglio in un film del genere.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-49083136224129247472016-01-14T02:40:00.003-08:002016-01-14T02:40:20.360-08:00ciliegina.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyXPE40wU5x2vslhe_AAQoRlBs_Bd1jrEKElfSeeI6rQoKixlBlL8yeJLL0mebSwouGCT3nkxd1kPdTc9a8exA8sR1uI-omMy_nBEdl_LkE-bKHTBVKec5y5M3NCY82TDZCt21Pt81fA/s1600/locandina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyXPE40wU5x2vslhe_AAQoRlBs_Bd1jrEKElfSeeI6rQoKixlBlL8yeJLL0mebSwouGCT3nkxd1kPdTc9a8exA8sR1uI-omMy_nBEdl_LkE-bKHTBVKec5y5M3NCY82TDZCt21Pt81fA/s400/locandina.jpg" width="280" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Assolo</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">id. | 2015 | Italia, Francia | 1h 37min</span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Regia:</b></span> Laura Morante<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Sceneggiatura originale:</b></span> Laura Morante & Daniele Costantini<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Cast:</b></span> Laura Morante, Piera Degli Esposti, Francesco Pannofino,<br />
Lambert Wilson, Marco Giallini, Donatella Finocchiaro,<br />
Angela Finocchiaro, Antonello Fassari, Gigio Alberti,<br />
Emanuela Grimalda, Carolina Crescentini, Eugenia Costantini,<br />
Edoardo Pesce, Giovanni Anzaldo, Filippo Tirabassi<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 6.9/ 10<br />
__________<br />
<br />
<b>Laura Morante</b> ha due ex mariti (<b>Francesco Pannofino</b> e <b>Gigio Alberti</b>) da cui ha avuto altrettanti figli (<b>Filippo Tirabassi</b> e <b>Giovanni Anzaldo</b>): i due ex mariti hanno due nuove compagne (<b>Emanuela Grimalda</b> e <b>Carolina Crescentini</b>) – e una tradisce uno, e uno tradisce una; ha ancora due uomini: un amante, che non si decide a lasciare la moglie, il francese <b>Lambert Wilson</b> dato che, come <a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2012/05/la-bella-e-la-bestia.html">il film precedente</a>, per metà la Morante è francese; un collega, <b>Marco Giallini</b>, più burino che mai. Ha due amiche: una che è anche collega, <b>Donatella Finocchiaro</b>, massaggiatrice nell'albergo di lusso in cui lavorano entrambe; un'altra che è <b>Angela Finocchiaro</b>, dipendente dal marito che l'ha lasciata da ormai sette anni e che continua a pedinare, a chiamare, a controllare, a farsi piacere – e che guarda quella che potremmo definire TV-spazzatura in un siparietto che è il più veritiero del film intero: il livello intellettuale che si annebbia di fronte ai montaggi serrati di certi programmi-verità. Infine ha una psicoterapeuta, <b>Piera Degli Esposti</b> – con qualcosa che non va in faccia, addobbata e acconciata ma ferrea nel suo ruolo: presenza fissa dentro e fuori il campo, costringe Laura/ Flavia a parlare di sé, visto che parla solo degli altri, a parlare del suo rigetto per la masturbazione, del suo desiderio sessuale represso, del motivo per cui non prende la patente e delle basi nascoste del desiderio di vivere a Paperopoli: dove non ci sono né madri né padri ma solo zii e una nonna che fa le torte di mele. Una sceneggiatura sconnessa, scollegata, narrativamente a singhiozzi, senza un vero filone di trama per punteggiare pregi e difetti – anzi soprattutto difetti – di una protagonista pienamente cinquantenne, che deve affrontare la vecchiaia, la decadenza fisica, quella erotica, la solitudine effettiva e quella percepita, il confronto con gli altri. L'unica valvola di felicità parrebbe essere il cane di quelli-di-sopra, mentre l'<i>assolo</i> del titolo riguarda la presa di coscienza, di posizione, per evitare di scivolare nelle avances degli uomini sbagliati – <i>sbagliati</i> nel senso che non sono necessari – per affrontare il più grande demone della nostra società: quello di essere da soli, sentimentalmente, forse anche socialmente, e stare bene. Non si sa quanto la Morante stia bene in questo senso ma la ricerca frenetica di un uomo la perseguita sia come attrice che come autrice (scrive, dirige e interpreta questo film, seconda volta), insieme alle nevrosi da curare, alle schizofrenie interpretative. Non poteva mancare quindi la figura dell'analista che rende l'impianto <i>americanoide</i>, affiancato da un ritmo <i>francese</i> che comincia però come una pellicola di Fellini, in queste digressioni oniriche di uomini in completo (che ricordano anche il <i>Café Müller</i> di Pina Bausch) che si fanno circensi oppure di donne nel bosco con cappelli e fiori, spiritualizzate, come la <i>Giulietta</i> di Federico. Sicuramente un film imperfetto, che viaggia su due binari troppo banali: l'incapacità di prendere metaforicamente la patente di guida e la relazione con un animale adottato, maltrattato dai suoi “genitori biologici”. Un film però che dimostra come la commedia in Italia possa svincolarsi dai soliti canoni, come le risate possano giungere da una dialettica (forse pretenziosa) aulica, fuori campo, colta, letteralmente elevata – soprattutto toccando temi (esasperati) legati alle famiglie imperfette e disfunzionali nascosti in telefonate giovanili che raccontano di un erasmus o pranzi in silenzio sfiancati da relazioni morbose. Un <i>assolo</i>, <i>corale</i>, <i>discorde</i>.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-76190069517550325062016-01-11T04:16:00.001-08:002016-01-11T04:16:29.632-08:00swap.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGewimsgSlPp6zuCF52s1G0i8PUR6qEvnjCQeJOpm7LwNVymQS_hFYg9MZfjFPFx_wxiKGfcg1mrAwyO6YKbMoNpI17aH_PWWMy9sPMYRSjg5A1EzBhwtFTEzWjE665NR4ZYfxDF57pw/s1600/big_short_ver2_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGewimsgSlPp6zuCF52s1G0i8PUR6qEvnjCQeJOpm7LwNVymQS_hFYg9MZfjFPFx_wxiKGfcg1mrAwyO6YKbMoNpI17aH_PWWMy9sPMYRSjg5A1EzBhwtFTEzWjE665NR4ZYfxDF57pw/s400/big_short_ver2_xlg.jpg" width="256" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">La Grande Scommessa</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">The Big Short | 2015 | USA | 2h 10min</span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Regia:</b></span> Adam McKay<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Sceneggiatura non originale:</b></span> Charles Randolph & Adam McKay<br />
Basata sul romanzo <i>The Big Short – Il Grande Scoperto</i><br />
di Michael Lewis (Rizzoli ETAS)<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Cast:</b></span> Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling, Brad Pitt,<br />
Marisa Tomei, Melissa Leo, Karen Gillan, Aiden Flowers,<br />
Charlie Talbert, Harold Gervais, Margot Robbie, Selena Gomez<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 7.6/ 10<br />
__________<br />
<br />
<b>Christian Bale</b> suona la batteria, scalzo, nel suo ufficio: la musica a palla, biascica parole, messaggi in segreteria, mail – e fuori i suoi colleghi contano il numero di giorni che è stato chiuso là dentro, «ogni tanto lo fa». Si chiama Michael Burry e dopo aver letto fascicoli di migliaia di pagine si rende conto di un <i>gap</i> nei contratti del mercato immobiliare, contratti che noi non capiremmo mai, dalle sigle e dai cavilli che ci vengono spiegati, più o meno metaforicamente, da <b>Margot Robbie</b> nuda in vasca da bagno che beve champagne, <b>Anthony Bourdain</b> in cucina con del pesce di tre giorni, <b>Selena Gomez </b>al tavolo di un casinò – ci spiegano nel dettaglio terminologie e stratagemmi ma noi continuiamo a non capire, soprattutto perché si parla alla velocità della luce e si parla in dozzine di persone nella stessa stanza che all'unisono danno del pazzo a Burry, ormai convinto che Wall Street sia vicina al crollo e scommettitore di miliardi di dollari contro azioni che, nel 2005, parevano sicuramente felici e alle stelle. Gli sta dietro prima: <b>Ryan Gosling</b>, che torna in sala dopo una parentesi da regista (<i>Lost River</i>, «un impegno molto maggiore del recitare», girato a Detroit, «città particolarmente colpita dalla crisi»), nella voce dentro e fuori campo Jared Vennett: «per un attore un ruolo del genere è un sogno, nel film fa letteralmente di tutto: passa dal dramma alla commedia nella stessa scena, interagisce col pubblico, è stato uno spasso». Gli sta dietro poi: <b>Steve Carel</b>, una metamorfosi, che dopo <i>Anchorman 1</i> e <i>2</i> torna a lavorare con <b>Adam McKay</b> (storico sceneggiatore del <i>Saturday Night Live</i>) per interpretare l'esistente e vivo Mark Baum, che grazie a una telefonata sbagliata venne a sapere della mossa di Burry e a metà tra la disperazione per le perdite economiche del Paese e la consapevolezza di poter fare i milioni, si aggiunse alla <i>grande scommessa</i>. Oltre a <b>Melissa Leo</b> e <b>Marisa Tomei</b>, due Premi Oscar che si intravedono appena, completa il cerchio <b>Brad Pitt</b>, ruolo piccino di mentore selvatico di due <i>wannabe</i> pescecani post-adolescenti, anche produttore della pellicola con la sua Plan B, «una delle società più appassionate e coraggiose della Hollywood odierna» ha dichiarato Carell. Come si dice, <i>cast stellare</i> per due ore abbondanti non facili in cui si mischiano foto a schermate di computer, videoclip musicali a materiale d'archivio, immagini di repertorio a fiction storicizzata ed esagerata, con personaggi che ogni tanto parlano allo spettatore, ogni tanto parlano fuori campo, con la telecamera che a volte è lontanissima a volte anatomicamente vicina: e il cast che improvvisa, pedinato dalla macchina da presa, a mo' di quel mockumentary che va tanto di moda adesso. Un <i>pastiche</i> partecipato e incredibilmente calibrato dal suo autore per fare una feroce satira al sistema contemporaneo, con tanto di catastrofica previsione su quello che ci aspetta (vedi alla voce: acqua). Addio commediole demenziali con Will Ferrell: McKay si fa burattinaio (e gli viene facile con quattro maschi del genere) di un quadro che fa riflettere chi non ha potere e fa indignare chi dovrebbe riflettere, e mira a far nascere quel germe che scatena le rivolte – compito dignitoso del cinema. Ma ammetto: chiede allo spettatore troppo.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-83169178883600279032016-01-11T00:14:00.000-08:002016-01-11T00:33:12.581-08:00Golden Globes 2016 – vincitori.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXrCej3420mCpzaJBVxUhVJ7hU_xptqBncbsQGBp0HLEKXBNUYEGRXbdY4KSXSQxrtft8szxMPcuL_8nQqkW0c__3Dz6Ok2z8s2TT42kmSeKyKPB3ryz1rUtsjLNmyGFaA_hNQmHoqpA/s1600/winslet+2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXrCej3420mCpzaJBVxUhVJ7hU_xptqBncbsQGBp0HLEKXBNUYEGRXbdY4KSXSQxrtft8szxMPcuL_8nQqkW0c__3Dz6Ok2z8s2TT42kmSeKyKPB3ryz1rUtsjLNmyGFaA_hNQmHoqpA/s400/winslet+2.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
È <b>Kate Winslet</b> <span style="color: #3d85c6;">(nella foto)</span> ad aprire le danze – più sorpresa di noi che guardiamo la sedia di Jennifer Jason Leigh rimanere piena – migliore attrice non protagonista per <i><b>Steve Jobs</b></i>, che vince anche, sempre a sorpresa, il premio alla sceneggiatura; e ringrazia subito Michael Fassbender, attore che ha cambiato il cinema recente, dice, e che per lo stesso film resta a bocca asciutta. Ma è Quentin Tarantino a scuotere le masse ritirando il globo d'oro a <b>Ennio Morricone</b>, il suo compositore preferito, preferito «non nel cinema: ma a partire da Mozart, Schubert…» e aggiunge che a più di ottant'anni Morricone non ha mai ricevuto un premio in America e grazie a lui, che lo adora, riceve il suo primo Golden Globe. Tutti in piedi, anche i tavoli, per <b>Sylvester Stallone</b> attore non protagonista in <i>Creed – Nato Per Combattere</i>, tra poche settimane nei nostri cinema (e siccome questa è la cerimonia delle standing-ovations, nonostante tutti mangino, vince anche Lady Gaga come attrice per <i>American Horror Story</i>, e poi la famiglia Coppola per <i>Mozart In The Jungle</i> e il suo protagonista). Passando ai premi cicci, avendo preferito <a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2014/10/il-tempo-passa.html" style="font-style: italic;">Boyhood</a> a <a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/02/il-fantasma-dellopera.html" style="font-style: italic;">Birdman</a>, l'anno scorso, la Hollywood Foreign Press Association non poteva non farsi perdonare e così <b>Alejandro G. Iñárritu</b> rivece la statuetta alla migliore regia (!), al miglior film (!) e al migliore attore protagonista drammatico <b>Leonardo DiCaprio</b>, per <i>Revenant – Redivivo</i> (di cui fa capolino grazie a Jonah Hill anche l'orso co-protagonista, in una gag particolarmente non riuscita) (moltissime gag, quest'anno, erano particolarmente non riuscite). Attore comedy è invece <b>Matt Damon</b>, che ricorda di essere salito su quel palco ormai <i>n</i> anni fa: <b><i>The Martian</i></b>, blockbuster che «per una volta tutti hanno visto al cinema», è anche la migliore commedia dell'anno. Menomale che non ci sono state sorprese per il film straniero, l'ungherese <i><b>Figlio Di Saul</b></i>, introdotto da una felice Helen Mirren e diretto da un giovanissimo László Nemes; e nemmeno per il film animato, l'ovvio <i><b>Inside Out</b></i> – e la Joy dell'anno, nonostante il terzo Globe quasi di fila per <b>Jennifer Lawrence </b>(<a href="http://www.sagawards.org/">non candidata al SAG</a> ricordiamo), è proprio quella di questo film. Per terzultima in una serata che ha estenuato anche il suo presentatore <b>Ricky Gervais</b>, eppure alla quarta volta, è giunta la statua della categoria più dibattuta, battuta, interessante, interessata della notte: l'attrice drammatica, che è <b>Brie Larson</b> per il potente <i>Room</i>, e che, giustamente, era vestita da Premio Oscar: batte le due attrici di <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2016/01/carol-of-bell.html">Carol</a></b></i> (la pellicola con più nomine e nessun premio) (gli altri big a bocca asciutta: <i>La Grande Scommessa</i> e <i>Spotlight</i>) e <b>Alicia Vikander</b>, che con una mano tra le gambe di Fassbender, aveva due nominations individuali.<br />
<div>
Di seguito e dopo l'interruzione tutti i candidati e i vincitori per il cinema.<br />
<div>
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior film</span><br />
<div>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><b>drama</b></span><br />
<b><i><span style="color: #999999;">Carol<br />Mad Max: Fury Road</span><br />Revenant – Redivivo<br /><span style="color: #999999;">Room<br />Il Caso Spotlight</span></i></b></div>
<div>
<b><i><br /></i></b><span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior film</span><br />
<div>
<b style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">musical o comedy</span></b></div>
<b><i><span style="color: #999999;">La Grande Scommessa<br />Joy</span><br />Sopravvissuto – The Martian <br /><span style="color: #999999;">Spy<br />Un Disastro Di Ragazza</span></i></b><br />
<b><i><span style="color: #999999;"><br /></span></i></b>
<b><i><span style="color: #999999;"></span></i></b>
<a name='more'></a></div>
<div>
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior film</span><br />
<div>
<b style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">animato</span></b></div>
<b><i><span style="color: #999999;">Anomalisa<br />Il Viaggio Di Arlo</span><br />Inside Out <br /><span style="color: #999999;">Snoopy & Friends: Il Film Dei Peanuts<br />Shaun The Sheep</span></i></b></div>
<div>
<b><i><br /></i></b><span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior film</span><br />
<div>
<b style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">straniero</span></b></div>
<i style="color: #999999;"><b>Dio Esiste E Vive A Bruxelles</b></i><span style="color: #999999;"> </span><span style="color: #9fc5e8;">(Belgio, Francia e Lussemburgo)</span><br />
<i style="color: #999999;"><b>El Club</b></i> <span style="color: #9fc5e8;">(Chile)</span><br />
<i style="color: #999999;"><b>The Fencer</b></i><span style="color: #999999;"> </span><span style="color: #9fc5e8;">(Finlandia, Germania e Estonia)</span><br />
<i style="color: #999999;"><b>Mustang</b></i> <span style="color: #9fc5e8;">(Francia & Turchia)</span><br />
<i><b>Figlio Di Saul</b></i> <span style="color: #3d85c6;">(Ungheria)</span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior regia</span><br />
<span style="color: #999999;">Todd Haynes per <i><b>Carol</b></i></span><br />
Alejandro González Iñárritu per <i><b>Revenant – Redivivo</b></i><br />
<span style="color: #999999;">Tom McCarthy per <i><b>Il Caso Spotlight</b></i><br />George Miller per <i><b>Mad Max: Fury Road</b></i><br />Ridley Scott per <i><b>Sopravvissuto – The Martian</b></i></span></div>
<div>
<b><i><br /></i></b><span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior attrice</span><br />
<div>
<b style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">drama</span></b></div>
<span style="color: #999999;">Cate Blanchett in <i><b>Carol</b></i></span><br />
Brie Larson in <i><b>Room</b></i><br />
<span style="color: #999999;">Rooney Mara in <i><b>Carol</b></i><br />Saoirse Ronan in <i><b>Brooklyn</b></i><br />Alicia Vikander in <i><b>The Danish Girl</b></i></span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior attrice</span><br />
<div>
<b style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">musical o comedy</span></b></div>
Jennifer Lawrence in <i><b>Joy</b></i><br />
<span style="color: #999999;">Melissa McCarthy in <i><b>Spy</b></i><br />Amy Schumer in <i><b>Un Disastro Di Ragazza</b></i><br />Maggie Smith in <i><b>La Signora Nel Furgone</b></i><br />Lily Tomlin in <i><b>Grandma</b></i></span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior attrice non protagonista</span><br />
<span style="color: #999999;">Jane Fonda in <i><b>Youth – La Giovinezza</b></i><br />Jennifer Jason Leigh in <i><b>The Hateful Eight</b></i><br />Helen Mirren ne <i><b>L'ultima Parola: La Vera Storia Di Dalton Trumbo</b></i><br />Alicia Vikander in <i><b>Ex Machina</b></i></span><br />
Kate Winslet in <i><b>Steve Jobs</b></i><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior attore</span><br />
<div>
<b style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">drama</span></b></div>
<span style="color: #999999;">Bryan Cranston ne <i><b>L'ultima Parola: La Vera Storia Di Dalton Trumbo</b></i></span><br />
Leonardo DiCaprio in<i><b> Revenant – Redivivo</b></i><br />
<span style="color: #999999;">Michael Fassbender in <i><b>Steve Jobs</b></i><br />Eddie Redmayne in <i><b>The Danish Girl</b></i><br />Will Smith in <i><b>Zona D'ombra</b></i></span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior attore</span><br />
<div>
<b style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: large;">musical o comedy</span></b></div>
<span style="color: #999999;">Christian Bale ne <i><b>La Grande Scommessa</b></i><br />Steve Carell ne <i><b>La Grande Scommessa</b></i></span><br />
Matt Damon in <i><b>Sopravvissuto – The Martian</b></i><br />
<span style="color: #999999;">Al Pacino in <i><b>Danny Collins</b></i><br />Mark Ruffalo in <i><b>Teneramente Folle</b></i></span></div>
<div>
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior attore non protagonista</span><br />
<span style="color: #999999;">Paul Dano in <i><b>Love & Mercy</b></i><br />Idris Elba in <i><b>Beasts Of No Nation</b></i><br />Mark Rylance ne <i><b>Il Ponte Delle Spie</b></i><br />Michael Shannon in <i><b>99 Homes</b></i></span><br />
Sylvester Stallone in <i><b>Creed – Nato Per Combattere</b></i><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior sceneggiatura</span><br />
<span style="color: #999999;">Emma Donoghue per <i><b>Room</b></i><br />Tom McCarthy & Josh Signer per <i><b>Il Caso Spotlight</b></i><br />Charles Randolph & Adam McKay per <i><b>La Grande Scommessa</b></i></span><br />
Aaron Sorkin per <i><b>Steve Jobs</b></i><br />
<span style="color: #999999;">Quentin Tarantino per <i><b>The Hateful Eight</b></i></span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior colonna sonora originale</span></div>
<div>
<span style="color: #999999;">Cartel Burwell per <i><b>Carol</b></i><br />Alexandre Desplat per <i><b>The Danish Girl</b></i></span><br />
Ennio Morricone per <i><b>The Hateful Eight</b></i><br />
<span style="color: #999999;">Daniel Pemberton per <i><b>Steve Jobs</b></i><br />Ryuichi Sakamoto & Alva Noto per <i><b>The Revenant</b></i></span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior canzone originale</span></div>
<div>
<span style="color: #999999;"><i>Love Me Like You Do</i> da <i><b>Cinquanta Sfumature Di Grigio</b></i><br /><i>One Kind Of Love</i> da <i><b>Love & Mercy</b></i><br /><i>See You Again</i> da <i><b>Furious 7</b></i><br /><i>Simple Sound #3</i> da <i><b>Youth – La Giovinezza</b></i></span><br />
<i>Writing’s On The Wall</i> da <i><b>Spectre</b></i></div>
</div>
</div>
Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-48185539400185391462016-01-09T03:12:00.001-08:002016-01-09T03:12:48.632-08:00lady m.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMK6UaLH1SlZBS1sUAhimWpyVbE_erz4mmwWvfaH7cWYsLezxbCtUdtcEE9ttkQwbj_KVzYRyD-tswmMt_0xFUG58Z9TyGwDHA_XJKnBvYiuBIEsP8-mLQJYUNThB0K9EZF4_jGQJ8Nw/s1600/macbeth_ver6_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMK6UaLH1SlZBS1sUAhimWpyVbE_erz4mmwWvfaH7cWYsLezxbCtUdtcEE9ttkQwbj_KVzYRyD-tswmMt_0xFUG58Z9TyGwDHA_XJKnBvYiuBIEsP8-mLQJYUNThB0K9EZF4_jGQJ8Nw/s400/macbeth_ver6_xlg.jpg" width="268" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span><span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Macbeth</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">id. | 2015 | UK, Francia, USA | 1h 53min</span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Regia:</b></span> Justin Kurzel<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Sceneggiatura non originale:</b></span> Jacob Koskoff,<br />
Michael Lesslie e Todd Louiso<br />
Basata sulla tragedia omonima di William Shakespeare<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Cast:</b></span> Michael Fassbender, Marion Cotillard, Paddy Considine,<br />
Lochlann Harris, Lynn Kennedy, Seylan Baxter, Hilton McRae,<br />
Sean Harris, Jack Reynor, David Thewlis, David Hayman<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 6/ 10<br />
__________<br />
<br />
«[…] un'operazione fallimentare, fedele al testo nei dialoghi ma traditrice nella sostanza: non un male in sé, ma le immagini di battaglia congelate, i <i>ralenti</i> estenuanti, l'enfasi riversata a piene mani in ogni circostanza, avvicinano il film a <i><b>300</b></i> di Zack Snyder […]. Dubbi anche sulla recitazione di tutti, impostatissima. Siccome gli attori sono notoriamente bravi, il difetto è nel manico» scrive il direttore di Film TV: e le parole giustificano una bocciatura generale, un silenzio quasi indifferente che echeggia da Cannes, dove il film fu presentato in concorso per ultimo. Eppure la potenza visiva e sonora è immensa (ma «l'incessante accompagnamento musicale di sottofondo dopo un po' comincia ad assomigliare allo stridio di una sega circolare», Paola Casella): la Scozia che raccontava Shakespeare nella più importante delle sue tragedie è ripresa esteticamente in quello stesso modo: con quei castelli diroccati ma intatti, quelle sale immense, immensamente spoglie ma decorate da archi, e poi gli esterni, i boschi e i giardini e soprattutto il cielo a tutte le ore del giorno, e le battaglie, le facce degli uomini in battaglia, maschere di guerra fatte di terra e di sangue, tutto restituito attraverso una fotografia (di <b>Adam Arkapaw</b>) impeccabile e soprattutto una sfilata di costumi (di <b>Jaqueline Durran</b>, Premio Oscar per <i>Anna Karenina</i>) che mischiano mirabilmente moderno e medievale, veli e perle, ossa e legno. Come lo scenario, a volte apparentemente dipinto, è fedelissimo all'opera-prima anche lo script, che circolava da anni alla ricerca di un regista. Spiega il produttore Ian Canning che la scelta è infine caduta su <b>Justin Kurzel</b> grazie al suo esordio cinematografico <i>Snowtown</i>, in cui un personaggio maschile riusciva a riunire attorno a sé una comunità intera e che quindi assomigliava, ispirava quest'altra storia: opposta, dato che Macbeth viene annunciato da tre “sorelle fatali” come prossimo re, ma la sua poca ambizione, il senso di insufficienza che lo pervade, gli ostacoli attorno, i legittimi reali lo portano continuamente sulla soglia del dubbio – e così la moglie, madre di un bambino morto e cantato nella prima immagine, interviene in modo da rendere vera la profezia: però la sete di potere, l'arrampicata sociale lentamente perde appiglio e se da una parte si sgretola in senso di colpa, dall'altra diventa follia allucinogena. <b>Michael Fassbender</b> è il secondo nome scritturato dopo quello del regista, e incarna un Macbeth sfiancato da disturbi post-traumatici non dissimili da quelli dei reduci di guerra, colpiti da allucinazioni, ossessionati da immagini terribili di persone e personaggi che potrebbero non esserci; più che dell'ambizione, Fassbender si preoccupa di affondare nel dramma familiare: «quello dei protagonisti è un disperato tentativo di riportare in asse il rapporto, dopo una deviazione tanto drammatica» che è la perdita di un figlio. Abbandonato da Natalie Portman, è soccorso sul set da un'altra migliore attrice, «the best in the business», <b>Marion Cotillard</b>, che nella conferenza stampa del festival francese non nasconde la difficoltà ad approcciare il ruolo: «ho interpretato spesso personaggi drammatici, ma non fino a questo punto. In lei tutto è buio», dice, e non c'è bisogno di ricordare che Judi Dench è quello che è soprattutto grazie al ruolo di Lady M., che in questo caso riesce quasi a farsi più protagonista del protagonista, comunque sempre figura essenziale al dramma, madre e moglie gelida, matrice di mostruosità. Eppure, tolto un paio di sequenze leggermente diverse dall'originale, tutto è fedele a sé, estetizzato, ingerito senza tener conto dei demoni di Welles, Polanski e Kurosawa alle spalle: ma se il coraggio della rielaborazione dei precedenti riusciva a formulare capolavori, qui il rigore formale e la devozione all'originale non fa niente di più del già-fatto.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-87590880615019223382016-01-08T04:48:00.001-08:002016-01-08T04:48:27.802-08:00premi dei sindacati/ 1.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWWUwaXSe7GAIpJKuUW6-pG42Q26N-7mBPS1WijdXpTsvjGJDEtBUNFf06xaOMlgJCOHE0AP1IS8s1WqGtKF1dgYjU_UBsvOtjYFnY7H_4-10EJ8G-3kvyc83jNEztCMBhHkQ-i3l6tg/s1600/IMG+Premi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWWUwaXSe7GAIpJKuUW6-pG42Q26N-7mBPS1WijdXpTsvjGJDEtBUNFf06xaOMlgJCOHE0AP1IS8s1WqGtKF1dgYjU_UBsvOtjYFnY7H_4-10EJ8G-3kvyc83jNEztCMBhHkQ-i3l6tg/s400/IMG+Premi.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
I sindacati cinematografici americani sono cricche di lavoratori davanti e dietro alle telecamere che per la maggiore compongono l'Academy, cioè la cricca per eccellenza che ogni anno vota, candida e premia (l'eccellenza?) con la statuetta (per eccellenza) che è il Premio Oscar. Queste candidature – frammentate e molto tecniche, certo – servono quindi soprattutto a capire, prima dell'ufficializzazione del 14 gennaio, quali sono i nomi che i membri della giuria mormorano. Ed è un piacere sentire quello di <b>Dante Ferretti</b>, scenografo di Fellini, di Scorsese e di Tim Burton, tre volte premiato con Francesca Lo Schiavo e candidato all'ADG Award questa volta per il magnifico ruolo in <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/03/la-cenere-la-pentola.html">Cenerentola</a></i> – altrettanto doveroso quello della costumista Sandy Powell. Gli <b>ADG Awards</b> saranno consegnati domenica 31 gennaio; salta subito all'occhio l'assenza di <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2016/01/carol-of-bell.html">Carol</a></i>, probabilmente perché la scenografa Judy Becker è candidata già per <i><b>Joy</b></i>, e quella di <i>Brooklyn</i>; ma è un piacere vedere riesumato <i>Crimson Peak</i> nella categoria del mastodontico <i>The Danish Girl</i> (sotto questo aspetto). I <b>WGA</b> premiano invece (il 13 febbraio) le sceneggiature, originali e non originali: al tanto elogiato <i>Room</i> scritto dalla stessa autrice del romanzo viene preferito <i><b>Sopravvissuto</b></i>, insieme ai tanto elogiati <i><b>La Grande Scommessa</b></i>, <i><b>Trumbo</b></i> e <i><b>Steve Jobs</b></i>. Sul versante parallelo Amy Schumer grazie alla sua fama televisiva è nominata come scrittrice di <i>Un Disastro Di Ragazza</i> e saltella verso gli Oscar; la spunta <i><b>Sicario</b></i>, passato inosservato a Cannes e <i><b>Straight Outta Compton</b></i>, che ha incassato troppo per non essere preso in considerazione. <b>ASC Awards </b>che saranno consegnati il 14 febbraio: i premi dell'American Society of Cinematographers e cioè: i direttori della fotografia. Non manca il due volte (consecutive) vincitore dell'Oscar Emmanuel Lubezki per <i><b>Redivivo</b></i>, del suo fedele regista e compatriota: se la vede col veterano Roger Deakins sempre ignorato dall'Academy e con John Seale per il film dell'anno, <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/05/interceptor.html">Mad Max</a></b></i>. Infine i produttori: quelli che ci mettono i soldi e che, quindi, ritirano i premi più importanti. Fa parlare la presenza di <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/08/la-pelle-che-abito.html">Ex Machina</a></b></i>, già premiato dal cinema indipendente, mentre per quanto riguarda l'animazione <i><b>Inside Out</b></i> non lascia concorrenti e, nei documentari, <i><b>Amy</b></i> si scontra con <i><b>The Look Of Silence</b></i> e poco altro. I vincitori saranno annunciati sabato 23 gennaio.<div>
Di seguito, dopo l'interruzione, tutti i nominati.</div>
<div>
<br /><a name='more'></a><span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Art Directors Guild Awards</span><div>
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">contemporary film</span><br />Mark Digby per <i><b>Ex Machina</b></i><br />Judy Becker per <i><b>Joy</b></i><br />Arthur Max per <i><b>Sopravvisuto – The Martian</b></i><br />Patrice Vermette per <i><b>Sicario</b></i><br />Dennis Gassner per <i><b>Spectre</b></i><br /><br /><span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">period film</span><br />Adam Stockhausen per <i><b>Il Ponte Delle Spie</b></i><br />Thomas E. Sanders per <i><b>Crimson Peak</b></i><br />Eve Stewart per <i><b>The Danish Girl</b></i><br />Jack Fisk per <i><b>Redivivo – Revenant</b></i><br />Mark Ricker per <i><b>L'ultima Parola – La Vera Storia Di Dalton Trumbo</b></i><br /><br /><span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">fantasy film</span><br />Dante Ferretti per <i><b>Cenerentola</b></i><br />Edward Verreaux per <i><b>Jurassic World</b></i><br />Colin Gibson per <i><b>Mad Max: Fury Road</b></i><br />Rick Carter & Darren Gilford per <i><b>Star Wars: Il Risveglio Della Forza</b></i><br />Scott Chambliss per <i><b>Tomorrowland</b></i><br />_____</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /><span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Writers Guild Awards</span></div>
<div>
<span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">sceneggiatura originale</span><br />Matt Charman, Ethan Coen e Joel Coen per <i><b>Il Ponte Delle Spie</b></i><br />Taylor Sheridan per <i><b>Sicario</b></i><br />Josh Singer & Tom McCarthy per <i><b>Il Caso Spotlight</b></i><br />Jonathan Herman & Andrea Berloff (sceneggiatura); S. Leigh Savidge, Alan Wenkus e Andrea Berloff (storia) per <i><b>Straight Outta Compton</b></i><br />Amy Schumer per <i><b>Un Disastro Di Ragazza</b></i><br /><br /><span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">sceneggiatura non originale</span><br /><b style="font-style: italic;">La Grande Scommessa</b>, sceneggiatura di Charles Randolph & Adam McKay; basata sul libro di Michael Lewis<br /><i><b>Carol</b></i>, sceneggiatura di Phyllis Nagy; basata sul romanzo <i>The Price Of Salt</i> di Patricia Highsmith<br /><i><b>Sopravvisuto – The Martian</b></i>, sceneggiatura di Drew Goddard; basata sul romanzo di Andy Weir<br /><i><b>Steve Jobs</b></i>, sceneggiatura di Aaron Sorkin; basata sul libro di Walter Isaacson<br /><i><b>L'ultima Parola – La Vera Storia Di Dalton Trumbo</b></i>, sceneggiatura di John McNamara; basata sulla biografia di Bruce Cook<br /><br /><span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">sceneggiatura di documentario</span><br />Robert Cohen per <i><b>Being Canadian</b></i><br />Alex Gibney per <i><b>Going Clear: Scientology E La Prigione Della Fede</b></i><br />Brett Morgen per <i><b>Cobain: Montage Of Heck</b></i><br />Amy J. Berg per <i><b>Prophet's Prey</b></i><br />_____<br /><br /><br /><span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">American Society of Cinematographers Awards</span><br />Roger Deakins per <i><b>Sicario</b></i><br />Janusz Kaminski per <i><b>Il Ponte Delle Spie</b></i><br />Ed Lachman per <i><b>Carol</b></i><br />Emmanuel Lubezki per <i><b>Redivivo – Revenant</b></i><br />John Seale per <i><b>Mad Max: Fury Road</b></i><br />_____<br /><br /><br /><span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Producers Guild Awards</span><br /><span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">premio Darry F. Zanuck al film</span><br /><i><b>La Grande Scommessa<br />Il Ponte Delle Spie<br />Brooklyn<br />Ex Machina<br />Mad Max: Fury Road<br />Sopravvisuto – The Martian<br />Redivivo – Revenant<br />Sicario<br />Il Caso Spotlight<br />Straight Outta Compton</b></i><br /><br /><span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">film d'animazione</span><br /><i><b>Anomalisa<br />Il Viaggio Di Arlo<br />Inside Out<br />Minions<br />Snoopy & Friends – Il Film Dei Peanuts</b></i><br /><br /><span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">film documentario</span><br /><i><b>Amy<br />The Hunting Ground<br />The Look Of Silence<br />Meru<br />Something Better To Come</b></i></div>
</div>
Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-6797998327970748012016-01-06T04:04:00.000-08:002016-01-06T04:04:41.198-08:00il Signor Principe.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjdv1zSyCQUtcPVpYl_4WhlzK_lz8t8rC5rfLbqyrUD48_yivMAOGMnbCYYvPhkR-OuWX2yIL58OV2gFcx3YsS22uQnNrfa8dVH35_n6Wq0DeMbmajUxnnYb2C_84b8OuapNs2Bi99CQ/s1600/Little+Prince.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjdv1zSyCQUtcPVpYl_4WhlzK_lz8t8rC5rfLbqyrUD48_yivMAOGMnbCYYvPhkR-OuWX2yIL58OV2gFcx3YsS22uQnNrfa8dVH35_n6Wq0DeMbmajUxnnYb2C_84b8OuapNs2Bi99CQ/s400/Little+Prince.jpg" width="280" /></a></div>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Il Piccolo Principe</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">The Little Prince | 2015 | Francia | 1h 48min</span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Regia:</b></span> Mark Osborne<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Sceneggiatura:</b></span> Irena Brignull & Bob Persichetti<br />
Basata sul romanzo di Antoine de Saint-Exupéry<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voci originali:</b></span> Rachel McAdams, Benicio Del Toro, Paul Rudd,<br />
James Franco, Marion Cotillard, Mackenzie Foy, Jeff Bridges,<br />
Paul Giamatti, Vincent Cassel, Albert Brooks, Ricky Gervais<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voci italiane:</b></span> Andrea Santamaria, Vittoria Bartolomei,<br />
Stefano Accorsi, Alessandro Gassmann, Micaela Ramazzotti,<br />
Toni Servillo, Paola Cortellesi, Pif, Alessandro Siani<br />
<b><span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Voto:</span></b> 4.8/ 10<br />
__________<br />
<br />
Passati gli anni, sbloccata l'esclusiva della Bompiani sul manoscritto, tutti, <a href="http://sellerio.it/it/catalogo/Piccolo-Principe/De-Saint-exupery/7974">persino la Sellerio</a>, hanno pubblicato la propria versione de <i>Il Piccolo Principe</i>, la «tradizionale storia più amata del mondo» che ha avuto versioni televisive e cinematografiche più o meno consecutive, teatrali, di merchandising soprattutto elementare (nel senso: per la scuola primaria), ma come per i Peanuts, è obbligo aggiornare le generazioni sempre più nuove e allora ecco un'altra trasposizione per il grande schermo pronta pronta per le feste in cui i bambini sono a casa: la storia è quella di una piccola giudiziosa che deve sostenere il colloquio per accedere alla più prestigiosa scuola della città, del Paese, con una madre alle spalle che la incoraggia e la istruisce: ma il colloquio fa fiasco e allora, per le restanti vacanze estive, ecco trovata e comprata una nuova casa in quel quartiere, un tabellone di marcia, una scaletta rigorosissima sull'ordine dello studio, della sveglia, della ginnastica, della colazione, del riposo e dello studio ancora. Il papà non c'è, la mamma non c'è mai. Di fianco, motivo per cui la casa trovata e comprata in una scena di due minuti costava così poco, abita un vecchio aviatore con un aereo in giardino e la presunzione di accenderlo ogni tanto recando danni a chi sta intorno. Questo vorrebbe raccontare la sua storia a qualcuno, ma non sa a chi: la bambina prima è restia, poi si lascia ammaliare anche solo per evitare il ritmo angosciante a cui è sottoposta. Il regista di <i>Kung-Fu Panda</i> <b>Mark Osborne</b> all'inizio rifiutò di dirigere la pellicola: gli chiedevano di fare un «gran film» e lui sapeva che era cosa impossibile (ma perché, poi?); la soluzione, dopo varie riscritture, è arrivata immaginando un mondo in cui il romanzo di Saint-Exupéry non fosse mai stato pubblicato, in cui al vecchio in difficoltà, aiutato da un bambino nel deserto, si sostituisce il ribaltamento del bambino in difficoltà nella metropoli, aiutato da un vecchio mezzo pazzo. Se ne ricava il cartone-animato-come-tanti aiutato da una miriade di voci celebri in tutte le lingue (da noi spiccano la Cortellesi e Accorsi, si sente anche Pif, Toni Servillo) che mantiene il nome collettivo di <i>Piccolo Principe</i> anche se di principe ad un certo punto ce n'è uno anche <i>grande</i> e l'apprendistato alla vita con tanto di morte necessaria viene eliminata per il più tradizionale/ista lieto-fine. Perché, allora, andare ad attingere da un romanzo che si fa storia nella storia? Ancora merchandising forse, giustificato dallo sperimentalismo animato. Ai due livelli e mezzo di narrazione infatti se ne affiancano altrettanti di tecnica: personaggi tridimensionali come gran parte dei prodotti animati made-in-USA, poi impercettibili personaggi di carta dall'apparenza piatta ma in realtà disegnati per la “storia di mezzo” e infine lo stop-motion del Piccolo Principe che conosciamo tutti, mezzo pongo e mezzo legno, vestito di tessuto di carta, la rosa, la volpe dalla doppia faccia (!), l'uomo che conta le stelle. Tante giustificazioni perché «il libro è dedicato a un amico dello scrittore quando era stato bambino, cioè un adulto», e così come il libro, il film deve riuscire a parlare a più target: la protagonista allora è una bambina che si vede già impiegata d'ufficio, manager aziendale, mentre l'anziano che la cambia è rimasto bambino dentro: agli adulti piacerà la parte non narrativa e ai più piccoli quella classica: il contesto è un mondo omologato e il cambiamento arriva da chi è rimasto puro, o da chi comincia ad esserlo. Ma tutte queste cose, le abbiamo già viste, le abbiamo già lette, e c'era stata, quelle volte, della poesia.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-10555928528893274162016-01-04T10:37:00.004-08:002016-01-04T10:44:14.798-08:00certe classifiche.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF9FVH3BPGo-0wKW3Y7Ueb48ZVKsuTsfY2CGHnee1P3GLpUHY9_dbgxXEENfKuT__SAQGxt3fyU_hI5gchcgd9Q9GR0Y8e-OfAVGKJn5Ivz3B9rS9pe2AWGjhrji6f6J1SCpB6xf_7aw/s1600/Mad+Max.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF9FVH3BPGo-0wKW3Y7Ueb48ZVKsuTsfY2CGHnee1P3GLpUHY9_dbgxXEENfKuT__SAQGxt3fyU_hI5gchcgd9Q9GR0Y8e-OfAVGKJn5Ivz3B9rS9pe2AWGjhrji6f6J1SCpB6xf_7aw/s400/Mad+Max.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
«You do you, Chaiers» scrive Indiewire, uno dei più affidabili e importanti giornali on-line di cinema americano e non solo: e i Chaiers du Cinéma francesi <i>do them</i> perché mettono al primo posto della loro personalissima classifica del meglio del 2015 un film non americano, non francese, ma italiano: <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/04/a-domani.html">Mia Madre</a></b></i> di <b>Nanni Moretti</b> – e non sarà mica un caso se era in concorso a Cannes come quasi tutti i film precedenti. I francesi lo amano, Nanni, nemmeno quanto gli italiani. Anche se sorte diversa è stata quella agli European Film Awards, dove a trionfare è stato <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/05/cannes68-lapatia.html">Youth</a></i> – qui assente da ogni <i>chart</i>. Fisso per tutti i critici in tutti gli elenchi è <b style="font-style: italic;"><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/05/interceptor.html">Mad Max: Fury Road</a> </b><span style="color: #999999;">(nella foto, una scena)</span>, il ritorno di George Miller sulla sua vecchia trilogia riarrangiata, rivista e remixata, nonostante<i> il genere </i>convince tutti e incassa un premio dopo l'altro. Gli sta leggermente dietro <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2016/01/carol-of-bell.html">Carol</a></b></i>, per alcuni il capolavoro di un secolo, per altri niente di che. Fatto sta che al momento parrebbe essere la pellicola con più chance alle prossime grasse statuette. Un altro italiano, incredibilmente, nella lista del meglio secondo Indiwire: un italiano che neanche gli italiani hanno apprezzato, e cioè <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2014/12/larchitecture.html">La Sapienza</a></b></i>, elogio dell'architettura di Borromini recitata malissimo ma ben orchestrata, passato dal Festival di Torino con un po' di applausi e poi nemmeno di striscio dalle sale. Neanche i super-indie USA resistono all'Interceptor di Tom Hardy ma all'altro fenomeno dell'anno, <i><b>Inside Out</b></i>, preferiscono <i><b>Cheatin'</b></i>, un film d'animazione maturo quanto invisibile. Altra presenza continua, sempre animata, è <i><b>Anomalisa</b></i>, svolta stop-motion di quel geniaccio di Charlie Kaufman, e dall'anno scorso con furore il <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/02/pizza.html">Vizio Di Forma</a></b></i> di Paul Thomas Anderson – pellicola incomprensibile a prima vista. La spunta il trittico portoghese infinito <i><b>Le Mille E Una Notte</b></i>, il documentario di Kapadia <i><b>Amy</b></i>, <i><b>The Assassin</b></i>, a sorpresa non in lizza per l'Oscar al film straniero come tutti i migliori film della categoria, <i><b>Figlio Di Saul</b></i> che invece l'Oscar lo dovrebbe vincere, il bel <i><b>45 Anni</b></i>, <i><b>Diamante Nero</b></i> – ma soprattutto <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/02/la-donna-nella-luna.html">Il Segreto Del Suo Volto</a></b></i> del tedesco Christian Petzold: l'avevo detto io, all'epoca, che era un gran film. Best Movie fa un mistone di vecchio e nuovo e nuovissimo, italiano e americano, decretando <i><b>Room</b></i> pellicola del 2015 – e chissà se l'hanno visto sul serio – mentre Film TV di Mauro Gervasini applaude il banalotto, ritrito <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/03/rat.html">Blackhat</a></b></i> di Michael Mann: fanno anche notare che l'annata, «ricca di proposte interessanti», è stata segnata da un numero eccessivo di uscite in sala. <i>Inside Ou</i>t, con oltre quattro milioni di spettatori e 25,298 milioni di euro di incasso, è anche il nostro titolo più visto.<br />
Dopo l'interruzione, le maggiori classifiche.<br />
<br />
<a name='more'></a><span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Chaiers du Cinéma</span><br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">01.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/04/a-domani.html">Mia Madre</a></b></i> di Nanni Moretti<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">02.</b> <i><b>Cemetery Of Splendor</b></i> di Apichatpong Weerasethakul<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">03.</b> <i><b>L'ombre Des Femmes</b></i> di Philippe Garrel<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">04.</b> <i><b>The Smell Of Us</b></i> di Larry Clark<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">05.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/05/interceptor.html">Mad Max: Fury Road</a></b></i> di George Miller<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">06.</b> <i><b>Jauja</b></i> di Lisandro Alonso<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">07.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/02/pizza.html">Vizio Di Forma</a></b></i> di Paul Thomas Anderson<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">08.</b> <i><b>Le Mille E Una Notte</b></i> di Miguel Gomes<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">09.</b> <i><b>The Summer Of Sangaile</b></i> di Alanté Kavaïté<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">10.</b> <i><b>Journey To The Shore</b></i> di Kiyoshi Kurosawa<br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Sight & Sound</span><br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">01.</b> <b><i>The Assassin</i></b> di Hou Hsiao-Hsien<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">02.</b> <b><i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2016/01/carol-of-bell.html">Carol</a></i></b> di Todd Haynes<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">03.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/05/interceptor.html">Mad Max: Fury Road</a></b></i> di George Miller<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">04.</b> <i><b>Le Mille E Una Notte</b></i> di Miguel Gomes<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">05.</b> <i><b>Cemetery Of Splendor</b></i> di Apichatpong Weerasethakul<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">06.</b> <i><b>No Home Movie</b></i> di Chantal Akerman<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">07.</b> <i><b>45 Anni</b></i> di Andrew Haigh<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">08.</b> <i><b>Figlio Di Saul</b></i> di László Nemes<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=09.</b> <b><i>Amy</i></b> di Asif Kapadia<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=09.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/02/pizza.html">Vizio Di Forma</a></b></i> di Paul Thomas Anderson<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=11.</b> <b><i>Anomalisa</i></b> di Charlie Kaufman & Duke Johnson<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=11.</b> <i><b>It Follows</b></i> di David Robert Mitchell<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">13.</b> <b><i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/02/la-donna-nella-luna.html">Il Segreto Del Suo Volto</a> </i></b>di Christian Petzold<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=14.</b> <i><b>Diamante Nero</b></i> di Céline Sciamma<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=14.</b> <i><b>Hard To Be A God</b></i> di Aleksei German<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=14.</b> <i><b>Inside Out</b></i> di Pete Docter & Ronnie Del Carmen<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=14.</b> <i><b>Tangerine</b></i> di Sean Baker<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=14.</b> <i><b>Taxi Tehran</b></i> di Jafar Panahi<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=19.</b> <b><i>Horse Money</i></b> di Pedro Costa<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">=19.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2014/11/prendete-e-bevetene.html">The Look Of Silence</a></b></i> di Joshua Oppenheimer<br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">BBC</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: #0b5394; font-size: large;">Owen Gleiberman</span></span><br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">01.</b> <b><i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2016/01/carol-of-bell.html">Carol</a></i></b> di Todd Haynes<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">02.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/05/interceptor.html">Mad Max: Fury Road</a></b></i> di George Miller<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">03.</b> <b><i>Love & Mercy</i></b> di Bill Pohlad<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">04.</b> <b><i>Going Clear: Scientology E La Prigione Della Fede</i></b> di Alex Gibney<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">05.</b> <b><i>Un Disastro Di Ragazza</i></b> di Judd Apatow<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">06.</b> <b><i>Inside Out</i></b> di Pete Docter & Ronnie Del Carmen<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">07.</b> <b><i>The End Of The Tour</i></b> di James Ponsoldt<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">08.</b> <b><i>Creed – Nato Per Combattere</i></b> di Ryan Coogler<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">09.</b> <b><i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2014/11/maloja-snake.html">Sils Maria</a></i></b> di Olivier Assayas<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">10.</b> <b><i>Amy</i></b> di Asif Kapadia<br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Indiewire</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>01.</b></span> <b><i>Heaven Knows What</i></b> di Ben Safdie & Joshua Safdie<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">02. </b><i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/02/sono-contento-di-sentire-che-state.html">Un Piccione Seduto Su Un Ramo Riflette Sull'esistenza</a></b></i> di Roy Andersson<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">03. </b><i><b>Buzzard</b></i> di Joel Potrykus<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">04.</b> <i><b>Diamante Nero</b></i> di Céline Sciamma<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">05. </b><i><b>'71</b></i> di Yann Demange<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">06.</b> <i><b>Cheatin'</b></i> di Bill Plympton<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">07.</b> <i><b>Ned Rifle</b></i> di Hal Hartley<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">08.</b> <i><b>Kumiko, The Treasure Hunter</b></i> di David Zellner<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">09.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/05/interceptor.html">Mad Max: Fury Road</a></b></i> di George Miller<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">10.</b> <i><b>What We Do In The Shadows</b></i> di Jemaine Clement & Taika Waititi<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">11.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2014/12/larchitecture.html">La Sapienza</a></b></i> di Eugéne Green<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">12.</b> <i><b>The Kidnapping Of Michel Houellebecq</b></i> di Guillaume Nicloux<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">13.</b> <i><b>Seymour: An Introduction</b></i> di Ethan Hawke<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">14.</b> <i><b>Appropriate Behavior</b></i> di Desiree Akhavan<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">15.</b> <i><b>Güeros</b></i> di Alonso Ruiz Palacios<br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Best Movie</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>01.</b></span> <i><b>Room</b></i> di Lenny Abrahamson<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">02. </b><i><b>The End Of The Tour</b></i> di James Ponsoldt<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">03. </b><b><i>Inside Out</i></b> di Pete Docter & Ronnie Del Carmen<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">04.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/05/interceptor.html">Mad Max: Fury Road</a></b></i> di George Miller<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">05. </b><i><b>A Most Violent Year </b></i>di J.C. Chandor<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">06. </b><i><b>Il Caso Spotlight</b></i> di Tom McCarthy<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">07.</b> <i><b>Bone Tomahawk</b></i> di Craig Zahler<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">08.</b> <b><i>Anomalisa</i></b> di Charlie Kaufman & Duke Johnson<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">09.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/02/pizza.html">Vizio Di Forma</a></b></i> di Paul Thomas Anderson<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">10.</b> <b><i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/03/rat.html">Blackhat</a></i></b> di Michael Mann<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">11.</b> <b><i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/08/la-pelle-che-abito.html">Ex Machina</a></i></b> di Alex Garland<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">12.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2016/01/carol-of-bell.html">Carol</a></b></i> di Todd Haynes<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">13.</b> <i><b>La Grande Scommessa</b></i> di Adam McKay<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">14.</b> <i><b>Il Ponte Delle Spie</b></i> di Steven Spielberg<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">15.</b> <i><b>Dove Eravamo Rimasti</b></i> di Jonathan Demme<br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>16.</b></span> <b><i>Steve Jobs</i></b> di Danny Boyle<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">17. </b><i><b>Irrational Man</b></i> di Woody Allen<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">18. </b><i><b>It Follows</b></i> di David Robert Mitchell<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">19.</b> <b><i>The Assassin</i></b> di Hou Hsiao-Hsien<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">20. </b><i><b>Figlio Di Saul</b></i> di László Nemes<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">21.</b> <i><b>Sicario</b></i> di Denis Villeneuve<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">22.</b> <b><i>L'hermine</i></b> di Christian Vincent<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">23.</b> <i><b><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/05/cannes68-il-circo.html">Il Racconto Dei Racconti</a></b></i> di Matteo Garrone<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">24.</b> <i><b>Lo Chiamavano Jeeg Robot</b></i> di Gabriele Mainetti<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">25.</b> <b><i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/01/il-calcolatore-universale.html">The Imitation Game</a> </i></b>di Morten Tyldum<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">26.</b> <i><b>Contagious – Epidemia Mortale</b></i> di Henry Hobson<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">27.</b> <i><b>Legend</b></i> di Brian Helgeland<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">28.</b> <i><b>The Lobster</b></i> di Yorgos Lanthimos<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">29.</b> <i><b>Everest</b></i> di Baltasar Kormákur<br />
<b style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">30.</b> <i><b>Truth</b></i> di James Vanderbilt<br />
<h2 class="cms-markup-wrappers-article-sub-heading" style="background-color: white; border: none; color: #005da6; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 20px; font-stretch: inherit; line-height: 1.4; margin: 15px 0px 20px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</h2>
Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-21558325512372541652016-01-01T11:21:00.000-08:002016-01-03T10:01:28.165-08:00carol of the bell.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKUrlqcaZ6BQNf2OWbZRR9Ju3Yt6XKSfgGqtbP2m_Ae7wu95jiEXR7Mqm9NB2CsXN7-ZLA-Ss0FvT4cVh6qNpstBLcL2IE_1TKI2_hLetaY0aohO2ekvyIRUtD2VMghpGgr6wMVUbtpA/s1600/Carol-Poster.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKUrlqcaZ6BQNf2OWbZRR9Ju3Yt6XKSfgGqtbP2m_Ae7wu95jiEXR7Mqm9NB2CsXN7-ZLA-Ss0FvT4cVh6qNpstBLcL2IE_1TKI2_hLetaY0aohO2ekvyIRUtD2VMghpGgr6wMVUbtpA/s400/Carol-Poster.jpg" width="268" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Carol</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">id. | 2015 | UK, USA | 1h 58min</span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Regia:</b></span> Todd Haynes<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Sceneggiatura:</b></span> Phyllis Nagy<br />
Basata sul romanzo <i>Carol</i> di Patricia Highsmith (Bompiani)<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Cast:</b></span> Cate Blanchett, Rooney Mara, Kyle Chandler,<br />
Jake Lacy, Sara Paulson, John Magaro, Cory Michael Smith<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 7.9/ 10<br />
__________<br />
<br />
Che responsabilità essere «il miglior film attualmente in sala», il film col maggior numero di nominations ai Golden Globes (cinque: film, regia, entrambe le attrici protagoniste e colonna sonora), con due interpreti femminili tra le migliori – una e mezzo in realtà, ché <b>Cate Blanchett</b> è un manuale di recitazione ma <b>Rooney Mara</b>, nonostante il premio (motivante?) a Cannes, non è che proprio passi alla storia; e da tanta responsabilità derivano tante aspettative, per cui in molti, tra quelli che hanno visto <i>Lontano Dal Paradiso</i>, dello stesso regista, non troveranno molto di nuovo: non troveranno, in generale, novità nell'impianto e nel genere. Ma il melodramma, in questo caso, è punto di partenza e punto di arrivo, celebrazione della categoria: ispirazione per una messa in scena che ricalchi quella, un film fatto come si faceva negli anni '50 che racconta – a partire dal retrogusto thriller, con tanto di pistola, che guarda a <i>Gilda</i> ma che è frutto della penna di <b>Patricia Highsmith</b>, dal cui romanzo omonimo è tratta la sceneggiatura di Phyllis Nagy (guardacaso una donna), che è la scrittrice di Mr. Ripley. E le feste natalizie, che spesso ascrivono una pellicola a quel catalogo di film (on-demand?) da fine dicembre, inizio gennaio, quasi improponibili durante il resto dei mesi, non sono altro che una metafora dell'ipocrisia della società americana che si sforza di farsi piacere, e piacere, in una manciata di giorni – stesso sottotesto che era del film di cui prima, ma qui i doppi sensi sono esasperati. La Carol del titolo incontra Therese nei grandi magazzini in cui la seconda lavora: cerca un trenino elettronico da regalare alla figlia il venticinque. Con l'arguzia di chi è meno giovane, lascia (dimentica?) il suo paio di guanti sul bancone e Therese cerca di mettersi in contatto con lei per restituirglieli – finiscono a pranzare insieme, durante una pausa; poi finiscono a girare l'America in macchina attraverso varie stanze d'albergo. Carol è sposata ma il suo matrimonio è finito. Lei parrebbe essere l'unica ad ammettere l'evidenza, a desiderarla, davanti al velo di convenzioni e obblighi che il periodo storico le impone. Il marito la costringe al vincolo nonostante non vivano più insieme con ricatti e rancori che vanno indietro nel tempo, al tempo in cui Carol aveva una relazione non meglio definita con <b>Sara Paulson</b>. A Carol piacciono le donne, e non fatica a negarlo, addirittura arriva ad urlarlo nonostante quello che potrebbe conseguire; Therese chiede al suo fidanzato: «sei mai stato innamorato di un altro ragazzo?» con l'ingenuità di chi non ha ricevuto nessun tipo di educazione. Le costrizioni di <i>Brokeback Mountain</i> che trovano sfogo soltanto nell'isolamento bucolico qui si fanno <i>Thelma & Louise</i> in macchina, guardando a Mildred Pierce e ai suoi impeccabili interni medio-borghesi, aristocratici, color pastello: la fotografia, la musica senza precedenti di <b>Carter Burwell</b> confezionano un'altra metafora, un'altra perfezione che è solo apparente, superficiale, per mascherare le peripezie legali e le minacce individuali. <b>Todd Haynes</b> torna sui suoi passi: torna a dirigere la Blanchett dopo <i>Io Non Sono Qui</i>, film-collage, <i>montage of heck</i>, su un Bob Dylan immaginario dopo il realistico Brian Slade di <i>Velvet Goldmine</i>. Ma più che il “periodo <i>queer</i>”, sono il film con Julianne Moore e Kate Winslet a fare da eco, memori di personaggi forti, donne contro corrente, ribelli, <i>sole senza nessuno</i>, che non accettano supinamente e fanno qualcosa per cambiare: e cambiano un film solo all'apparenza uguale a tanti, come tutti i grandi film.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-51296856545565114042015-09-02T03:28:00.000-07:002015-09-02T03:28:56.394-07:00VENEZIA72.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyABXiTg8_E3utXdEFSR9x06rR_roNFz7gv6G1CDgOULwOEyVSiilnfIs8MSKMcPVMnwLtB6RDDAUDkfWWH644vICBy60QSgt2WJgwujyOHcC7w4ZMkSQl-hj7begMQjAWWz_Qm54ESA/s1600/image.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyABXiTg8_E3utXdEFSR9x06rR_roNFz7gv6G1CDgOULwOEyVSiilnfIs8MSKMcPVMnwLtB6RDDAUDkfWWH644vICBy60QSgt2WJgwujyOHcC7w4ZMkSQl-hj7begMQjAWWz_Qm54ESA/s400/image.jpg" width="282" /></a></div>
<div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
Presentato senza successo, prima di vincere poi ogni Oscar, qualche anno fa, <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2013/10/space-odyssey.html">Gravity</a></i>, <b>Alfonso Cuarón</b> torna al Lido per la <b>Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2015</b> a presiedere una giuria di molti registi (Hou Hsiao-hsien, Lynne Ramsay e il nostro <b>Francesco Munzi</b> fresco di tutti i premi ricevuti da <i>Anime Nere</i>), le attrici Diane Kruger ed Elizabeth Banks e lo scrittore Emmanuel Carrère: una Mostra che si prospetta eclettica in tutte le sue parti: il Concorso Ufficiale vanta i soliti molteplici italiani, il <i>nostalgic rock</i> di <b>Luga Guadagnino</b> per <i>A Bigger Splash</i>, remake de <i>La Piscina</i> di Deray (nel cast: Matthias Schoenaerts, Tilda Swinton, Dakota Johnson e Ralph Fiennes), <i>L'attesa</i> di <b>Piero Messina</b>, esordiente alle prese con Juliette Binoche, <b>Giuseppe Gaudino</b> con <i>Per Amor Vostro</i> – dopo diciotto anni dall'ultimo lungometraggio di finzione e un ritrovato <b>Marco Bellocchio</b>, di nuovo alle prese con la sua città natale, Bobbio, a cavallo tra il passato e il presente di <i>Sangue Del Mio Sangue</i>. Poi ancora: un film targato Netflix (<i>Beasts Of No Nation</i>) e un lungometraggio animato in stop-motion finanziato via Kickstarter (<i>Anomalisa</i>, del geniaccio <b>Charlie Kaufman</b> con Duke Johnson), e i nomi di rilievo – <b>Amos Gitai</b>, il Leone d'Oro 2011 <b>Aleksandr Sokurov</b>, che dopo l'Ermitage di Pietroburgo va ad esplorare il Louvre durante l'occupazione nazista, fino al Premio Oscar <b>Tom Hooper</b> che racconta, col Premio Oscar <b>Eddie Redmayne</b>, la prima trans della storia, del 1930, Lili Elbe (<i>The Danish Girl</i>). Leone d'Oro alla Carriera per <b>Bertrand Tavernier</b>: il maestro francese, classe 1941, ha scelto le quattro pellicole di Venezia Classici: a queste si aggiungeranno i capolavori restaurati (che gareggiano per il premio tecnico) formando una rosa che spazia da Kurosawa (<i>Barbarossa</i>, 1965) a Chabrol (<i>Le Beau Serge</i>, 1958), Ejzenstein (<i>Aleksandr Nevskij</i>, 1938) e Pasolini (<i>Salò O Le 120 Giornate Di Sodoma</i>, 1975). Ci sarà anche l'immancabile Fellini, presentato da Giuseppe Tornatore, con <i>Amarcord</i> (1973). Fuori concorso i film-evento più attesi: dal kolossal <i><b>Everest</b></i>, film di apertura in 3D di Baltasar Kormákur che racconta le spedizioni del 1996, a <i><b>Black Mass – L'ultimo Gangster</b></i> di Scott Cooper, con il solito irriconoscibile Johnny Depp, questa settimana sulle copertine di tutti i giornali, stempiato, ingrassato per interpretare James Bulger nella Boston degli anni '70; altri tre italiani: Franco Maresco con <i>Gli Uomini Di Questa Città Io Non Li Conosco</i>, documentario su Franco Scaldati (che va ad affiancarsi ai documentari su De Palma di Baumbach & Paltrow e quello su Jackson Heights di Wiseman), <i>I Ricordi Del Fiume</i> di Gianluca e Massimiliano De Serio e <i>Non Essere Cattivo</i> di Claudio Caligari, sulla mafia ostense degli anni '90. La sezione Orizzonti, invece, è presieduta nientemeno che da <b>Jonathan Demme</b>, con le attrici Anita Caprioli e Paz Vega, i registri Fruit Chan e Alix Delaporte: la carrellata più innovativa della kermesse conta di nuovo <b>Renato De Maria</b>, già lo scorso anno con <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/06/non-meno-della-gioia.html">La Vita Oscena</a></i> che non vide particolare fortuna distributiva (<i>Italian Gangster</i>, sulla celebre banda Cavallero degli anni '50), e il discusso <b>Shia LaBeouf</b>, con Kate Mara in <i>Man Down</i>, nei panni di un marine nel futuro alla ricerca della moglie. Dopo le due Coppe Volpi dello scorso anno per <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/01/i-semi-oleosi.html">Hungry Hearts</a></i>, <b>Saverio Costanzo</b> decreterà il miglior esordio per il Premio De Laurentiis. Dopo le due esperienze a Cannes spunta a Venezia anche <b>Alice Rohrwacher</b> con un cortometraggio, <i>De Djess</i>, in cui dirige sua sorella Alba che gioca a fare la vamp. Di seguito e dopo l'interruzione, tutti i film e i giurati del cartellone ufficiale.<br />
<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;">concorso</span></span><br />
<i><b>11 Minuit</b></i> (<i>11 Minutes</i>) di Jerzy Skolimowski <span style="color: #999999;">(Polonia & Irlanda)</span><br />
<i><b>A Bigger Splash</b></i> di Luca Guadagnino <span style="color: #999999;">(Italia & Francia)</span><br />
<i><b>Abluka</b></i> (<i>Frenzy</i>) di Emin Alper <span style="color: #999999;">(Turchia, Francia e Qatar)</span><br />
<i><b>Anomalisa</b></i> di Charlie Kaufman & Duke Johnson <span style="color: #999999;">(USA)</span> <span style="color: #3d85c6;">[animazione]</span><br />
<i><b>Beasts Of No Nation</b></i> di Cary Fukunaga <span style="color: #999999;">(USA & Ghana)</span><br />
<i><b>Behemoth</b></i> di Zhao Liang <span style="color: #999999;">(Cina & Francia)</span> <span style="color: #3d85c6;">[documentario]</span><br />
<i><b>Desde Allá</b></i> di Lorenzo Vigas <span style="color: #999999;">(Venezuela & Messico)</span><br />
<i><b>El Clan</b></i> di Pablo Trapero <span style="color: #999999;">(Argentina & Spagna)</span><br />
<i><b>Equals</b></i> di Drake Doremus <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<i><b>Francofonia</b></i> di Aleksandr Sokurov <span style="color: #999999;">(Francia, Germania e Paesi Bassi)</span><br />
<i><b>Heart Of A Dog</b></i> di Laurie Anderson <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<i><b>L'attesa</b></i> (<i>The Wait</i>) di Piero Messina <span style="color: #999999;">(Italia & Francia)</span><br />
<i><b>L'hermine</b></i> di Christian Vincent <span style="color: #999999;">(France)</span><br />
<i><b>Looking For Grace</b></i> di Sue Brooks <span style="color: #999999;">(Australia)</span><br />
<i><b>Marguerite</b></i> di Xavier Giannoli <span style="color: #999999;">(Francia, Republica Ceca e Belgio)</span><br />
<i><b>Per Amor Vostro</b></i> di Giuseppe M. Guadino <span style="color: #999999;">(Italia & Francia)</span><br />
<i><b>Rabin, The Last Day</b></i> di Amos Gitai <span style="color: #999999;">(Israele & Francia)</span><br />
<i><b>Remember</b></i> di Atom Egoyan <span style="color: #999999;">(Canada & Germania)</span><br />
<i><b>Sangue Del Mio Sangue</b></i> (<i>Blood Of My Blood</i>) di Marco Bellocchio <span style="color: #999999;">(Italia, Francia e Svizzera)</span><br />
<i><b>The Danish Girl</b></i> di Tom Hooper <span style="color: #999999;">(UK & USA)</span><br />
<i><b>The Endless River</b></i> di Oliver Hermanus <span style="color: #999999;">(Sud Africa & Francia)</span><br />
<br />
<a name='more'></a><span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">giuria</span><br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">presidente:</span> <b>Alfonso Cuarón</b>, regista <span style="color: #999999;">(Messico)</span><br />
<b>Nuri Bilge Ceylan</b>, regista <span style="color: #999999;">(Turchia)</span><br />
<b>Hou Hsiao-hsien</b>, regista <span style="color: #999999;">(Taiwan)</span><br />
<b>Pavel Pawlikowski</b>, director <span style="color: #999999;">(Polonia)</span><br />
<b>Lynne Ramsay</b>, regista e sceneggiatrice <span style="color: #999999;">(UK)</span><br />
<b>Francesco Munzi</b>, regista <span style="color: #999999;">(Italia)</span><br />
<b>Emmanuel Carrère</b>, autore, sceneggiatore e regista <span style="color: #999999;">(Francia)</span><br />
<b>Diane Kruger</b>, attrice <span style="color: #999999;">(Germania)</span><br />
<b>Elizabeth Banks</b>, attrice e regista <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">fuori concorso</span><br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">film d'apertura:</span> <i><b>Everest</b></i> di Baltasar Kormákur <span style="color: #999999;">(UK & USA)</span><br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">film di chiusura:<b><i> </i></b></span><b><i>Lao Pao Er</i></b> (<i>Mr. Six</i>) di Hu Guan <span style="color: #999999;">(Cina)</span><br />
<i><b>Black Mass</b></i> di Scott Cooper <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<i><b>Go With Me</b></i> di Daniel Alfredson <span style="color: #999999;">(USA, Canada e Svezia)</span><br />
<i><b>La Calle De La Amargura</b></i> di Arturo Ripstein <span style="color: #999999;">(Messico & Spagna)</span><br />
<i><b>La Vie Et Rien D'autre</b></i> (<i>Life And Nothing But</i>) di Bertrand Tavernier <span style="color: #999999;">(Francia)</span> <span style="color: #3d85c6;">[1998]</span><br />
<i><b>Non Essere Cattivo</b></i> di Claudio Caligari <span style="color: #999999;">(Italia)</span><br />
<i><b>Spotlight</b></i> di Thomas McCarthy <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<i><b>Na Ri Xiawu</b></i> (<i>Afternoon</i>) di Tsai Ming-Liang <span style="color: #999999;">(Cina & Taiwan)</span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">documentari</span><br />
<i><b>De Palma</b></i> di Noah Baumbach and Jake Paltrow <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<i><b>Gli Uomini Di Questa Citta Io Non Li Conosco</b></i> di Franco Maresco <span style="color: #999999;">(Italia)</span><br />
<i><b>Human</b></i> di Yann Arthus-Bertrand <span style="color: #999999;">(Francia)</span><br />
<i><b>In Jackson Heights</b></i> di Frederick Wiseman <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<i><b>Janis</b></i> di Amy Berg <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<i><b>L'esercito Più Piccolo Del Mondo</b></i> di Gianfranco Pannone <span style="color: #999999;">(Città del Vaticano, Italia e Svizzera)</span><br />
<i><b>Sobytie</b></i> (<i>The Event</i>) di Sergei Loznitsa <span style="color: #999999;">(Paesi Bassi & Belgio)</span><br />
<i><b>Winter On Fire</b></i> (<i>Pray For Ukraine</i>) di Evgeny Afineevsky <span style="color: #999999;">(Ucraina & USA)</span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">cortometraggi</span><br />
<i><b>The Audition</b></i> di Martin Scorsese <span style="color: #999999;">(USA)</span> <span style="color: #0b5394;">[16']</span><br />
<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">orizzonti</span><br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">lungometraggi</span><br />
<b><i>A Copy Of My Mind</i></b> di Joko Anwar <span style="color: #999999;">(Indonesia & Corea del Sud)</span><br />
<b><i>Boi Neon </i></b>(<i>Neon Bull</i>) di Gabriel Mascaro <span style="color: #999999;">(Brasile, Uruguay e Paesi Bassi)</span><br />
<b><i>Chaharshanbe 19 Ordibeheshtt</i></b> (<i>Wednesday, May 9</i>) di Vahid Jalilvand <span style="color: #999999;">(Iran)</span><br />
<b><i>Free In Deed</i></b> di Jake Mahaffy <span style="color: #999999;">(USA & Nuova Zelanda)</span><br />
<b><i>Interruption</i></b> di Yorgos Zois <span style="color: #999999;">(Grecia, Francia e Croazia)</span><br />
<b><i>Italian Gangster</i></b> di Renato de Maria <span style="color: #999999;">(Italia)</span><br />
<b><i>Krigen</i></b> (<i>A War</i>) di Tobias Lindholm <span style="color: #999999;">(Danimarca)</span><br />
<b><i>Lama Azavtani</i></b> (<i>Why Hast Thou Forsaken Me?</i>) di Hadar Morag <span style="color: #999999;">(Israele & Francia)</span><br />
<b><i>Madame Courage</i></b> di Merzak Allouache <span style="color: #999999;">(Algeria, Francia ed Emirati Arabi)</span><br />
<b><i>Man Down</i></b> di Dito Montiel <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<b><i>Mate-me Por Favor</i></b> (<i>Kill Me Please</i>) di Anita Rocha Da Silveira <span style="color: #999999;">(Brasile & Argentina)</span><br />
<b><i>Mountain</i></b> di Yaelle Kayam <span style="color: #999999;">(Israele)</span><br />
<b><i>Pecore In Erba</i></b> di Alberto Caviglia <span style="color: #999999;">(Italia)</span><br />
<b><i>Taj Mahal</i></b> di Nicolas Saada <span style="color: #999999;">(Francia & Belgio)</span><br />
<b><i>Tempete</i></b> di Samuel Collardey <span style="color: #999999;">(Francia)</span><br />
<b><i>The Childhood Of A Leader</i></b> di Brady Corbet <span style="color: #999999;">(UK, Ungheria, Belgio e Francia)</span><br />
<b><i>Un Monstruo De Mil Cabezas</i></b> di Rodrigo Plá <span style="color: #999999;">(Messico)</span><br />
<b><i>Visaaranai</i></b> (<i>Interrogation</i>) di Vetri Maaran <span style="color: #999999;">(India)</span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">cortometraggi</span><br />
<b><i>55 Pastillas</i></b> di Sebastian Muro <span style="color: #999999;">(Argentina)</span> <span style="color: #0b5394;">[13']</span><br />
<b><i>Belladona</i></b> di Dubravka Turic <span style="color: #999999;">(Croazia)</span> <span style="color: #0b5394;">[18']</span><br />
<i><b>Champ Des Possibles</b></i> di Cristina Picchi <span style="color: #999999;">(Canada)</span> <span style="color: #0b5394;">[13']</span> <span style="color: #3d85c6;">[documentario]</span><br />
<b><i>Dvorista</i></b> (<i>Backyards</i>) di Ivan Salatic <span style="color: #999999;">(Montenegro)</span> <span style="color: #0b5394;">[20']</span><br />
<b><i>En Defensa Propia</i></b> di Mariana Arriaga <span style="color: #999999;">(Messico)</span> <span style="color: #0b5394;">[14']</span><br />
<b><i>E.T.E.R.N.I.T.</i></b> di Giovanni Aloi <span style="color: #999999;">(Francia)</span> <span style="color: #0b5394;">[11']</span><br />
<b><i>Hou</i></b> (<i>Monkey</i>) di Shen Jie <span style="color: #999999;">(Cina)</span> <span style="color: #0b5394;">[5'] </span><span style="color: #3d85c6;">[animazione]</span><br />
<b><i>It Seems To Hang On</i></b> di Kevin Jerome Everson <span style="color: #999999;">(USA)</span> <span style="color: #0b5394;">[20']</span><br />
<b><i>Jer Gun Muer Rao Jer Gun</i></b> (<i>The Young Man Who Came From The Chee River</i>) di Wichanon Somumjarn <span style="color: #999999;">(Tailandia)</span> <span style="color: #0b5394;">[16']</span><br />
<b><i>New Eyes</i></b> di Hiwot Admasu Getaneh <span style="color: #999999;">(Francia & Germania)</span> <span style="color: #0b5394;">[11']</span><br />
<b><i>Oh Gallow Lay</i></b> di Julian Wayser <span style="color: #999999;">(USA)</span> <span style="color: #0b5394;">[20']</span><br />
<b><i>Seide</i></b> di Elnura Osmonalieva <span style="color: #999999;">(Kirghizistan)</span> <span style="color: #0b5394;">[15']</span><br />
<b><i>Tarântula</i></b> di Aly Muritiba and Marja Calafange <span style="color: #999999;">(Brasile) </span><span style="color: #0b5394;">[20']</span><br />
<b><i>Violence En Réunion</i></b> di Karim Boukercha <span style="color: #999999;">(Francia)</span><span style="color: #0b5394;">[15']</span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">fuori concorso</span><br />
<b><i>Zero</i></b> di David Victori <span style="color: #999999;">(USA, UK, Spagna e Messico)</span> <span style="color: #0b5394;">[28']</span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">giuria</span><br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">presidente:</span> <b>Jonathan Demme</b>, regista <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<b>Alix Delaporte</b>, regista e sceneggiatore <span style="color: #999999;">(Francia)</span><br />
<b>Paz Vega</b>, attrice <span style="color: #999999;">(Spagna)</span><br />
<b>Fruit Chan</b>, regista <span style="color: #999999;">(Hong Kong)</span><br />
<b>Anita Caprioli</b>, attrice <span style="color: #999999;">(Italia)</span><br />
<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">biennale college</span><br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">workshop per lo sviluppo e la produzione di lungometraggi a micro-budget</span><br />
<b><i>Baby Bump</i></b> di Kuba Czekaj <span style="color: #999999;">(Polonia)</span><br />
<b><i>Blanka</i></b> di Kohki Hasei <span style="color: #999999;">(Giappone)</span><br />
<b><i>The Fits</i></b> di Anna Rose Holmer <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">giornate degli autori</span><br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">selezione ufficiale</span><br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">film d'apertura:</span> <i><b>El Desconocido</b></i> (<i>Retribution</i>) di Dani de la Torre <span style="color: #999999;">(Spagna)</span><br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">film di chiusura:</span> <b><i>The Daughter</i></b> di Simon Stone <span style="color: #999999;">(Australia)</span><br />
<b><i>A Peine J'ouvre Les Yeux</i></b> (<i>As I Open My Eyes</i>, aka <i>Dieu protège ma fille</i>) di Leyla Bouzid <span style="color: #999999;">(Francia, Tunisia e Belgio)</span><br />
<b><i>Arianna </i></b>di Carlo Lavagna <span style="color: #999999;">(Italia)</span><br />
<i><b>Early Winter</b></i> (<i>Rest Home</i>) di Michael Rowe <span style="color: #999999;">(Australia & Canada)</span><br />
<b><i>Island City</i></b> di Ruchika Oberoi <span style="color: #999999;">(India)</span><br />
<b><i>Klezmer</i></b> di Piotr Chrzan <span style="color: #999999;">(Polonia)</span><br />
<b><i>La Memoria Del Agua</i></b> (<i>The Memory Of Water</i>) di Matías Bize <span style="color: #999999;">(Cile)</span><br />
<b><i>La Prima Luce</i></b> (<i>First Light</i>) diVincenzo Marra <span style="color: #999999;">(Italia & Cile)</span><br />
<b><i>Lolo</i></b> di July Delpy <span style="color: #999999;">(Francia)</span><br />
<b><i>Underground Fragrance</i></b> di Song Pengfei <span style="color: #999999;">(Francia & Cina)</span><br />
<b><i>Viva La Sposa</i></b> (<i>Long Live The Bride</i>) di Ascanio Celestini <span style="color: #999999;">(Italia, Francia e Belgio)</span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">eventi speciali</span><br />
<b><i>Argentina</i></b> (<i>Zonda: Folclore Argentino</i>) di Carlos Saura <span style="color: #999999;">(Argentina, Spagna e Francia)</span> <span style="color: #3d85c6;">[documentario]</span><br />
<b><i>Harry's Bar</i></b> di Carlotta Cerquetti <span style="color: #999999;">(Italia)</span> <span style="color: #3d85c6;">[documentario]</span><br />
<b><i>Innocence Of Memories – Orhan Pamuk's Museum And Istanbul</i></b> di Grant Gee <span style="color: #999999;">(UK, Irlanda e Italia)</span> <span style="color: #3d85c6;">[documentario]</span><br />
<b><i>Ma</i></b> di Celia Rowlson Hall <span style="color: #999999;">(USA)</span><br />
<b><i>Milano 2015</i></b> di Elio, Roberto Bolle, Silvio Soldini, Walter Veltroni, Cristiana Capotondi e Giorgio Diritti <span style="color: #999999;">(Italia)</span> <span style="color: #3d85c6;">[documentario]</span><br />
<b><i>Viva Ingrid!</i></b> di Alessandro Rossellini <span style="color: #999999;">(Italia)</span> <span style="color: #3d85c6;">[documentario]</span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">women's tale</span><br />
<b><i>De Djess</i></b> di Alice Rohrwacher <span style="color: #999999;">(Italia)</span><br />
<b><i>Les 3 Boutons</i></b> di Agnès Varda <span style="color: #999999;">(Italia & Francia)</span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">proiezioni speciali</span><br />
<b><i>Bangland</i></b> di Lorenzo Berghella <span style="color: #999999;">(Italia)</span> <span style="color: #3d85c6;">[documentario]</span><br />
<b><i>Il Paese Dove Gli Alberi Volano – Eugenio Barba E I Giorni Dell'Odin</i></b> (<i>The Country Where Trees Fly</i>) di Davide Barletti & Jacopo Quadri <span style="color: #999999;">(Italia)</span> <span style="color: #3d85c6;">[documentario]</span><br />
<b><i>I Sogni Del Lago Salato</i></b> di Andrea Segre <span style="color: #999999;">(Italia)</span> <span style="color: #3d85c6;">[documentario]</span><br />
<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">settimana della critica</span><br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">selezione ufficiale</span><br />
<i><b>Ana Yurdu</b></i> (<i><b>Motherland</b></i>) di Senem Tuzen <span style="color: #999999;">(Turchia & Grecia)</span><br />
<i><b>Banat</b></i> (<i>Il viaggio</i>) di Adriano Valerio <span style="color: #999999;">(Italia, Romania, Bulgaria e Macedonia)</span><br />
<i><b>Kalo Pothi</b></i> (<i>The Black Hen</i>) di Min Bahadur Bham <span style="color: #999999;">(Nepal, Francia e Germania)</span><br />
<i><b>Light Years</b></i> di Esther May Campbell <span style="color: #999999;">(UK)</span><br />
<i><b>Montanha</b></i> di João Salaviza <span style="color: #999999;">(Portogallo & Francia)</span><br />
<i><b>The Return</b></i> di Green Zeng <span style="color: #999999;">(Singapore)</span><br />
<i><b>Tanna</b></i> di Martin Butler & Bentley Dean <span style="color: #999999;">(Australia & Vanuatu)</span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">fuori concorso</span><br />
<b><i>Jia</i></b> (<i>The Family</i>) di Liu Shumin <span style="color: #999999;">(Australia & Cina)</span><br />
<b><i>Orphans</i></b> di Peter Mullan <span style="color: #999999;">(UK)</span> <span style="color: #3d85c6;">[1998]</span><br />
<i><b>Bagnoli Jungle</b></i> di Antonio Capuano <span style="color: #999999;">(Italia)</span><br />
<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">premio Luigi De Laurentiis</span><br />
<span style="color: #3d85c6; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">giuria </span><br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">presidente: </span><b>Saverio Constanzo</b>, regista <span style="color: #999999;">(Italia)</span><br />
<b>Roger Garcia</b>, produttore <span style="color: #999999;">(Hong Kong)</span><br />
<b>Natacha Laurent</b>, critico cinematografico <span style="color: #999999;">(Francia)</span><br />
Charles Burnett<b>, regista <span style="color: #999999;">(USA)</span></b><br />
<b>Daniela Michel</b>, giornalista e direttrice del Morelia Film Festival <span style="color: #999999;">(Messico)</span>Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-6393020808785034792015-09-01T05:08:00.002-07:002015-09-01T05:12:56.280-07:00la terza menzogna.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4GpdHSKrS_QWwb9byfxyi0-doEdr_MNKl3kgslysh_QfgzqBhmSqcsWZ2l_4NRRR57Lwk6zeamMVapA9-2Dhyy03AtI7_602Npoj2N33loR5iAyXocljl3tsFzPT3oKAEHSis6ZtsKw/s1600/locandinapg2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4GpdHSKrS_QWwb9byfxyi0-doEdr_MNKl3kgslysh_QfgzqBhmSqcsWZ2l_4NRRR57Lwk6zeamMVapA9-2Dhyy03AtI7_602Npoj2N33loR5iAyXocljl3tsFzPT3oKAEHSis6ZtsKw/s400/locandinapg2.jpg" width="277" /></a></div>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Il Grande Quaderno</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">A Nagy Füzet, 2013, Ungheria/ </span><span style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Germania/</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Austria/ Francia, 112 minuti</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Regia:</b></span> János Szász<br />
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Sceneggiatura non originale:</span></b> Tom Abrams,<br />
András Szekér e János Szász<br />
Basata sul romanzo <i>Trilogia Della Città Di K.</i><br />
di Ágota Kristóf (Einaudi)<br />
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Cast:</span></b> László Gyémánt, András Gyémánt, Piroska Molnár,<br />
Ulrich Thomsen, Ulrich Matthes, Gyöngyvér Bognár,<br />
Diána Kiss, Orsolya Tóth, Orsolya Tóth<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 7/ 10<br />
_______________<br />
<br />
Ungheria, Seconda Guerra Mondiale. L'occupazione tedesca è agli sgoccioli e la resistenza aspra e imponderabile. Un uomo senza nome, ufficiale richiamato al fronte, decide insieme alla moglie di lasciare la città e affidare i figli, una coppia di gemelli omozigoti tanto identici quanto uniti, alla madre di lei, che abita in un paese, all'ultima casa della via sterrata tra i campi. Questa non ha notizie della figlia da anni, non ne conosce il marito, non sapeva neanche di avere due nipoti. Se li vede piombare in casa, all'improvviso: reagisce alla cosa con i suoi modi burberi, sprezzanti, volgari. La chiama <i>cagna</i>, la caccia da casa, caccia i ragazzi, che passano le prime notti sulla panca in giardino, al gelo. Di giorno la guardano lavorare, lei li insulta: solo dopo, sfiancati dalla noia, si metteranno a tagliare la legna guadagnandosi l'accesso alla stamberga, al pasto – di cui non possono avere seconde razioni. La parente li chiama <i>figli di cagna</i>, li picchia, loro la spiano mentre sotterra i tesori del marito morto, si fanno picchiare: per affrontare questo mondo crudo, inasprito dal conflitto, capiscono di dover imparare a sopportare ogni tipo di dolore: chiedono la violenza, i pugni, ma assolutamente non devono essere separati. Prima di lasciarli andare, il padre regala loro un quaderno bianco, il <i>grande</i> quaderno del titolo, con la preghiera di scrivere tutto, annotare ogni cosa, incollare foto, rifare disegni, la cronaca degli eventi, il diario del conflitto. Così, attraverso di esso – cui sono dedicate grandi inquadrature che spezzano con la narrazione degli eventi – scopriamo l'amicizia che nasce con la vicina, Labbro Leporino, prima causa della loro accusa di furto e poi oggetto di percussioni, infine ammazzata dai soldati che avrebbero dovuto portare la felicità; sua madre, muta e cieca, e la casa che va a fuoco; <i>aguzzini in talare, donnine faccia d’angelo dall’incoffessabile libido, l’omosessualità malcelata di un ufficiale tedesco</i> – fedelissimo al libro da cui parte, <b>János Szász</b> puntella il percorso di formazione (inversa) dei due protagonisti (doppiati dallo stesso attore) di cose e persone <i>sui generis</i> come le tappe iniziatiche dentro a una fiaba. Il libro da cui parte ha un peso notevole: pubblicato nel 1987, <i>Il Grande Quaderno</i>, scritto in francese dall'ungherese <b>Ágota Kristóf</b>, corsa via dall'Armata Russa verso la Svizzera nel '56, sarebbe andato a completare con <i>La Prova</i> e poi <i>La Terza Menzogna</i> la celeberrima, best-seller, <i><b>Trilogia Della Città Di K.</b></i>, resoconto in prima persona delle conseguenze di una guerra che non vediamo e di cui non sappiamo il nome tra la popolazione più becera di un paese non identificato: corpulento, sudicio, grave, è un romanzo che atterrisce per la sua schiettezza e che è stato trasposto sul grande schermo con una minuzia lodevole: minuzia che, però, toglie (oltre allo stupro subìto dai due protagonisti, che però ne prendono abbastanza) mordente al <i>plot</i>, all'intreccio narrativo, che si dipana arrivando al gelido finale senza farsi particolarmente inseguire – e senza risparmiare né edulcorare le immagini da cui parte. Soprattutto quando abbandoniamo una pazzesca <b>Piroska Molnár</b> nei panni fetidi della nonna, che dà una straordinaria prova d'attrice. Uscito in patria (l'Ungheria) nel 2013, annunciato da noi l'anno scorso, promesso a gennaio e poi continuamente rimandato fino a questo 27 agosto, viene da domandarsi se sarà effettivamente il primo di tre film.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-15375204407581985012015-08-29T09:13:00.000-07:002015-08-29T09:13:02.700-07:00ukulele!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjudadeGvhDnn50QsapEheHQFcDOVxfLhXdGIdkxU2b-Q-0LH44ObS5Th7H0m6TJ4_z7Q5RVm9kH3UgLQfFEzXU7sBco-hEZgADSmFFGUFgm4fBWUHNrlYie5xsKL4-K96DnoqeS3kNoQ/s1600/minions_ver2_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjudadeGvhDnn50QsapEheHQFcDOVxfLhXdGIdkxU2b-Q-0LH44ObS5Th7H0m6TJ4_z7Q5RVm9kH3UgLQfFEzXU7sBco-hEZgADSmFFGUFgm4fBWUHNrlYie5xsKL4-K96DnoqeS3kNoQ/s400/minions_ver2_xlg.jpg" width="252" /></a></div>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Minions</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">id., 2015, USA, 91 minuti</span><br />
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Regia:</span></b> Kyle Balda, Pierre Coffin<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Sceneggiatura originale:</b></span> Brian Lynch<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voci originali:</b></span> Geoffrey Rush, Sandra Bullock, Jon Hamm,<br />
Michael Keaton, Allison Janney, Steve Coogan, Jennifer Saunders,<br />
Steve Carell, Pierre Coffin, Katy Mixon<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Doppiatori italiani:</b></span> Alberto Angela, Luciana Littizzetto,<br />
Fabio Fazio, Riccardo Rossi, Selvaggia Lucarelli<br />
Ralph Palka, Roberta Pellini, Max Giusti, Monica Ward<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 6.7/ 10<br />
_______________<br />
<br />
In principio il Signore divise la luce dalle tenebre, le acque dalle terre – e nelle acque creò un microrganismo, che crebbe a mo' di girino, che mise su due piedi e due mani e, a volte, due occhi, scampò alle fauci dei mostri marini e popolò la terraferma: un microrganismo che divenne una tribù, priva di leader, desiderosa di servire e riverire il più cattivo della terra. La tribù lo cercò, il più cattivo, per decenni, per secoli: ma con Dracula e con gli unni, persino con Napoleone, ha avuto qualche intoppo. Negli anni '60 qualcuno si eleva sulla folla, e parla alla tribù, e dice – ehm, e <i>dice</i>: che partiranno in tre per andare a trovare quel cattivo <i>cattivissimo</i> da servire e riverire, da rispettare e inseguire, e con quel cattivo torneranno indietro – e partono: Kevin, Stuart e Bob – l'adulto, il teenager e l'infante, in qualche modo riescono ad arrivare nella New York hippie del '68 prima e nella Swingin' London poi, illuminati dal Villain-Con, il festival della cattiveria presso cui giungono scortati da una famiglia di ladruncoli. Ospite d'onore, attesissima, della serata, è Scarlet Overkill, voce originale di <b>Sandra Bullock </b>inspiegabilmente piazzata su tutte le locandine, causa Oscar – la cui gonna è capace di diventare punta d'astronave, razzo, canna di cannone. Questa, dal palco, indice un contest: premio in palio è il diventare suo assistente per un colpaccio alla regina – e indovinate chi vince. Peccato, giustappunto, per questa trama un po' insipida, un po' sempliciotta, per questi personaggi umani un po' invadenti senza averne le qualità, un po' surreali. Era il 2010 quando la Illumination ci provò: un film su un cattivo, e non su un buono, che rubava la piramide di Cheope e la torre di Pisa – un cattivo però che scopriva il suo lato tenero e umano, che si circondava di marmocchie e di <i>cosi gialli</i> – un film che a differenza di <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2013/12/lamore-in-un-clima-freddo.html">Frozen</a></i> metteva d'accordo tutti, maschi e femmine piccoli e grandi: risultato: 534 milioni di dollari d'incasso; ne derivò un previsto sequel, in cui i <i>cosi gialli</i> già prendevano il sopravvento, finendo (da soli) sulla locandina: risultato: 970 milioni di dollari d'incasso. I <i>cosi gialli</i>, poi, furono inseriti da Empire nei cento personaggi cinematografici più rilevanti di tutti i tempi, e come i pinguini di Madagascar (ma attenzione: in TV adesso arrivano anche le scimmie) hanno cominciato col fagocitare l'attenzione; ne derivò prima un corto, poi un previsto spin-off: mischiando italiano, spagnolo, inglese, francese, cinese, indi, giapponese, coreano e indonesiano, seguiamo i <i>cosi</i> dal loro formarsi fino ad oggi, dal loro scoprire la prima salopette dopo il giaccone per i ghiacci, la loro inesistente gerarchia tribale. Basandosi sulla <i>slapstick comedy</i> (di Charlie Chaplin, di Stanlio e Ollio, ma anche di Tom & Jerry) ma soprattutto sulla voce digitalizzata del loro creatore e regista <b>Pierre Coffin</b> (qui in coppia con <b>Kyle Balda</b>) che conia tormentoni dal semplice «banana» o «mega ukulele», i minions ne combinano, involontariamente, una dopo l'altra – e come tutti gli eroi dell'involontario la scampano sempre: sbucano dai tombini della capitale inglese mentre i Beatles ci passano sopra, passando per Abbey Road, e infastidiscono le riprese dell'allunaggio in realtà ricostruito e girato negli studi USA: i due momenti di comicità più brillante della pellicola. Nonostante si sia rinunciato ai soliti meccanismi di traino in favore della trama, a partire dall'inesistente canzone originale: Jimi Hendrix, i Doors, i Kinks, gli Who e i già citati scarafaggi fanno da sfondo alla detronazione di una finta Elisabetta e alla conservazione degli ori inglesi già visti (e quasi rubati) in <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/01/toy-story-4.html">Muppets Most Wanted</a></i>: tutto fa sfondo per lasciare spazio e campo ai <i>cosi gialli</i> adesso negli Happy Meal di McDonald's, nelle edicole, sulle confezioni della UHU, su certi taxi: mettendo tutti d'accordo, e molti scontenti. Risultato, in due mesi, solo in America: 325 milioni di dollari. (E non avendo, purtroppo?, visto il film in italiano non posso dilungarmi sulla performance di Selvaggia Lucarelli, voce adesso, oltre che firma, del più noto giornalismo nostrano).Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-21842063889419095322015-08-23T08:37:00.001-07:002015-08-23T08:37:14.221-07:00bianca come il.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvmHK-93dUooHq1TUobsaLHZ0F9og-DwMKhMOHQGoNG-I_30szwUEf4Pw0jD1lXoqPJHBce0UxEFGdQuuiQx4oyC9rpsFdgO0Cj5XTy8aP-joH-lwCa-PoOw4bww_OB1YKkhcZ9Ye0ow/s1600/duff_ver6_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvmHK-93dUooHq1TUobsaLHZ0F9og-DwMKhMOHQGoNG-I_30szwUEf4Pw0jD1lXoqPJHBce0UxEFGdQuuiQx4oyC9rpsFdgO0Cj5XTy8aP-joH-lwCa-PoOw4bww_OB1YKkhcZ9Ye0ow/s400/duff_ver6_xlg.jpg" width="268" /></a></div>
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br class="Apple-interchange-newline" /></span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">L'A.S.S.O.</span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Nella Manica</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">The DUFF, 2015, USA, 101 minuti</span><br />
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Regia:</span></b> Ari Sandel<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Sceneggiatura non originale:</b></span> Josh A. Cagan<br />
Basata sul romanzo <i>The DUFF</i> di Kody Keplinger<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Cast: </b></span>Mae Whitman, Robbie Amel, Bella Thorne,<br />
Bianca A. Santos, Skyler Samuels, Romany Malco,<br />
Nick Eversman, Chris Wylde, Ken Jeong, Allison Janney,<br />
Rebecca Weil, Seth Meriwether, Benjamin Davis<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 6.3/ 10<br />
_______________<br />
<br />
Sempre con la mano alzata a scuola, bravissima in tutte le materie, inspiegabile amica di due ragazze mediamente inserite nella società, Bianca è totalmente disinteressata a far apparire le sue tette staccate, più lunghe le sue gambe: in salopette e scarponi e camicia di flanella va a scuola mentre Madison – nella perfetta esistenza di <b>Bella Thorne</b> – ondeggia nei corridoi verso Wesley, che prende e lascia, che ama e disprezza, che si allena per sfoderare i marmorei addominali, che si aggira in casa in canottiera, col trapezio visibile, mentre la sua vicina e amica d'infanzia, compagna di giochi e di bagnetto, Bella appunto, gli vive di fronte. A una festa lui si lascia scappare ciò che tutti pensano: che è un'A.S.S.O., un'<i>Amica Sfigata Strategicamente Oscena</i>: utile alle sue inseparabili compagne in modo che quelli carini le si avvicinino per sapere: «sono single?», «ti parla mai di me?». Allibita dalla rivelazione, scende al patto (eccolo, lo stavamo aspettando): lei gli dà ripetizioni in modo da farlo diventare uno <i>sportivo</i> anche <i>intelligente</i>, lui l'accompagna per i soliti centri estetici, negozi d'abbigliamento, a svelarle i misteri della bellezza (perché, poi, un uomo?). Nei vari step della metamorfosi succedono due cose: la prima è nascosta dietro ogni angolo, «in un film, si diceva, le colline hanno gli occhi; qui le colline hanno una stronza che riprende tutto col telefonino»: i video di Bianca che sculetta, limona con i manichini, fa il nome del compagno di scuola che le piace, si cambia mostrando cosce flaccide e monociglio, vengono caricati online e resi virali – perché un film che oggi parla del liceo americano non può non contenere il termine <i>virale</i>, qualche smartphone e un riferimento a YouTube. La seconda cosa che succede è che Bianca e Wesley parlano, ridono, si baciano per scherzo allenatorio e così il resto lo sappiamo già – come il restante precedente d'altronde. Se <i>The DUFF</i> sta in piedi (e mi rifiuto di chiamarlo con l'italico nome) è semplicemente per la sua protagonista <b>Mae Whitman</b>, voce originale di Trilli per la Disney, caratterista comica, classe 1988, che attraverso sproloqui, vocalizzi, smorfie tiene la pellicola sempre per le bretelle mentre affonda nel previsto ovvio. Tiene addirittura testa ad <b>Allison Janney</b>, la signora <i>number six</i> degli Emmy Awards, madre abbandonata dal marito che mette in piedi un corso di autostima, autodifesa sentimentale e rinascita spirituale con cui diventa celebre – e che cerca di rivendere online – ricordando l'infoiato Tom Cruise di <i>Magnolia</i>. <b>Robbie Amell</b>, 27 anni appena, star della serie <i>The Tomorrow People</i>, cugino di Stephen Amell, star della serie <i>Arrow</i>, è utile solo ad essere senza maglietta nello spogliatoio, scena d'obbligo nel filone cinematografico, con la stessa incursione di <i>The Hole</i> anche se lì l'audacia era ben più spogliata: qualche coraggio nei termini usati, pochissima volgarità, demenzialità assente nonostante la presenza del <b>Ken Jeong</b> di <i>Community</i>, eppure se il film risulta sufficiente non decolla mai sopra ai suoi cugini più rodati, sforzandosi solo nei titoli di coda di vomitare <i>social networking</i> e tecnologia, ritagliando agli sms e alla dipendenza dal virtuale solo gli spiragli a cui siamo già abituati: anche la madre, rimasta sola e che si vuole rimettere in gioco, che apre un profilo su un sito d'incontri («abbiamo scritto che siamo giovanili e in forma, e abbiamo mentito entrambi») è già un cliché. E chissà se scopriremo mai che l'appellativo «duff» venga sul serio utilizzato, adesso, nei college e nei licei, luoghi-impero di così tante storie infinitamente lontane dalle nostre, eppure così padroneggiate.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-48643130974686765022015-08-15T04:12:00.000-07:002015-08-15T04:12:44.507-07:00piccino picciò.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdNJLl32UiJP76MDx-KefebtTSV4xsqfrnkCi_VRRSz_6m9La-nEbkyN6788dR6jb0zcHimYva4L6tmSwDgGYrsp7vkz81zqbS2QcMS3tBXDTxuBpVQ53w8Eh3ub7EwiKJKdt_TM5UcA/s1600/ant_man_ver20_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdNJLl32UiJP76MDx-KefebtTSV4xsqfrnkCi_VRRSz_6m9La-nEbkyN6788dR6jb0zcHimYva4L6tmSwDgGYrsp7vkz81zqbS2QcMS3tBXDTxuBpVQ53w8Eh3ub7EwiKJKdt_TM5UcA/s400/ant_man_ver20_xlg.jpg" width="270" /></a></div>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Ant-Man</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">id., 2015, USA, 117 minuti</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Regia:</b></span> Peyton Reed<br />
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Sceneggiatura non originale:</span></b> Edgar Wright, Joe Cornish,<br />
Adam McKay e Paul Rudd<br />
Basata sulla graphic novel di Stan Lee, Larry Lieber e Kack Kirby<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Cast:</b></span> Paul Rudd, Michael Douglas, Corey Stoll, Evangeline Lilly,<br />
Bobby Cannavale, Anthony Mackie, Judy Greer, Michael Peña,<br />
Abby Ryder Forston, David Dastmalchian, T.I., Hayley Atwell,<br />
John Slattery, Wood Harris, Martin Donovan<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 5.5/ 10<br />
_______________<br />
<br />
C'è uno scassinatore, Scott Lang, ladro ricercato e finito in prigione che ha visto la compagna passare a miglior marito (poliziotto!) e la figlia venirgli sottratta sotto agli occhi, senza poterci fare niente: ne esce, e decide di cambiare, migliorarsi: ma è difficile trovare lavoro dopo essere stato ripetutamente sul giornale. Gli amici poco furbi di sempre gli propongono un affare, un furto con scasso facile facile – una cassaforte pluri-blindata in una camera da letto. La camera è di <b>Michael Douglas</b>, Hank Pym, colui che inventò il sistema (liquido) per rimpicciolire gli atomi e rimpicciolirsi, senza apparenti danni al corpo né al cervello – e poi tornare ad essere grandi normalmente, sistema che fu utile in guerra, per disinnescare bombe, trasportare carri armati. Pym assiste all'intrusione di Lang – da lui architettata e permessa – perché necessita di un allievo a cui affidare la sua prossima missione: e Lang, nella camera con cassaforte blindata, trova solo una tuta, una maschera e una fiala. Scoprirà il meccanismo e la famiglia che lo governa (<b>Evangeline Lilly</b> ripropone i capelli della Howard in <i>Jurassic World</i>, che però non le si scompigliano): famiglia spezzata dalla perdita di una madre, da un rapporto conflittuale tra il genitore e la figlia, segreti taciuti, competenze non riconosciute, calderone perfetto per affiancarsi ai problemi familiari di Lang, perseguitato dal nuovo compagno della moglie <b>Bobby Cannavale</b> (e sono tre film contemporaneamente in sala), desideroso di riscatto, di realizzazione, esiliato dal sistema sociale. La missione sarebbe quella di: salvare il mondo. Perché un ex allievo di Pym, <b>Corey Stoll</b>, da sempre desideroso di ricreare il sistema di rimpicciolimento, forse ci è riuscito, senza però prevedere la catastrofe (continuare a rimpicciolire entrando nella dimensione quantica), sperimentando su capre e colleghi di laboratorio – accecato dal denaro e dal finanziamento di altre aziende. Se venisse messo in circolazione, sarebbe il caos: così Michael Douglas ritorna sulla piazza. In un flashback scopriamo che è stato Ant-Man, in un passato che non ci viene mostrato, ricordando la prima comparsa del «nuovo supereroe <b>Marvel</b>» già nel 1962, quando Pym era supereroe lui stesso. Tanto parlare delle dimensioni ristrette del protagonista contro il gigantismo degli effetti digitali solitamente usati, degli scenari a cui siamo abituati – omettendo che diventano giganti un trenino (Disney) e una formica. Tanto parlare del doppio finale (Pixar) e degli addominali del 46enne <b>Paul Rudd</b> («ho seguito per un anno intero un regime molto rigido, allenandomi tutti i giorni, riducendo all'essenziale i carboidrati ed eliminando completamente l'alcol – per un'unica scena in cui posso mostrarli») dato che della trita trama del supereroe con superproblemi (e un supercattivo che cambia identità sfruttando la tecnologia rubata) si può dire ben poco: diamo la colpa all'abbandono del set da parte del geniaccio <b>Edgar Wright</b> (<i>Scott Pilgrim</i>), autore comunque della sceneggiatura ritoccata poi da Rudd stesso, divoratore di fumetti a sua detta, a discapito del meno avvezzo <b>Peyton Reed</b> (<i>Abbasso L'amore</i>, <i>Yes Man</i>), dietro al quale le case di produzione spingevano la seconda fase del cinema Marvel, prevedendo per Ant-Man già la presenza nel prossimo <i>Captain America</i> (2016) e nei prossimi <i>Avengers</i> (2018). Ne deriva un film privo di elementi notevoli, dall'intreccio banalissimo, dai personaggi scontati, a cui manca soprattutto ciò che ormai pareva ben promesso (con il primo <i>Iron Man</i>, ma soprattutto con <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2014/11/footloose.html">Guardiani Della Galassia</a></i>): l'(auto)ironia, lo humor che Scott si lascia scappare in pochissime scene – che contraddicono l'idea di lui che ci siamo fatti – che <b>Michael Peña</b> da solo si deve caricare fino all'ultima – attesissima – scena. Un film <i>dovuto</i> perché indispensabile per rinnovarsi, infilare un nuovo personaggio, ormai presentato, nelle saghe collettive e soprattutto farci un sequel – «Pym è ossessionato dall'idea di ritrovare sua moglie, mentre Hope potrebbe seguire le orme della madre e indossare la tuta di Wasp…» – perché a incassi stellari con un sequel si risponde: e che ringrazi la contemporanea uscita dei disastrosi <i>Fantastici 4</i>.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-39889238765567327742015-08-15T02:14:00.000-07:002015-08-15T02:14:25.378-07:00cinema d'agosto.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQGl-H8gPVJRnKeidA03ZUgj_PibsU6h9ilnAnJFpeEbFZS4J5mQCGdcKmwTYw5zyAuZusSjgUCMXn10dNtd0zjnd8tMsurj9-RRkuqFdyKHTUcewo4fqMH49ALUfs3pI3qu9V96ZiyQ/s1600/Speciale2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQGl-H8gPVJRnKeidA03ZUgj_PibsU6h9ilnAnJFpeEbFZS4J5mQCGdcKmwTYw5zyAuZusSjgUCMXn10dNtd0zjnd8tMsurj9-RRkuqFdyKHTUcewo4fqMH49ALUfs3pI3qu9V96ZiyQ/s400/Speciale2.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span>
Prima che il Natale diventasse il fenomeno cinematografico d'aggregazione e, quindi, il momento dell'anno prediletto di alcune commedie a sfondo invernale – il cinema post-neorealista guardava con occhio interessato anche all'estate, alla città svuotata del primo episodio di <i><b>Caro Diario</b></i> di Nanni Moretti, ai turisti spaesati che non sanno a chi domandare aiuto di <i><b>Un Sacco Bello</b></i>, opera prima di Carlo Verdone regista e attore per il grande schermo. Così, questo 15 agosto, mentre – guardacaso – il MIC - Museo Interattivo del Cinema di Milano, propone quattro pellicole tra il 15 e il 16, la mia trasmissione radiofonica <b>Start Rec</b> ripercorre trame e backstage dei più importanti (noti e meno noti) film ambientati nel giorno più spensierato dell'estate, a partire dall'ovvio <i><b>Il Sorpasso</b></i> di Dino Risi (titolo originale: <i>Il Giretto</i>, interprete originale: Alberto Sordi, finale originale: meno funesto, co-protagonista originale: non si sa), o nel giorno precedente, come <i><b>L'ascensore</b></i> di Luigi Comencini, cortometraggio conclusivo di <i>Quelle Strane Occasioni</i>, occasioni tutte incentrate sul sesso dei borghesi, in cui la Sandrelli e monsignor Sordi si ritrovano bloccati in un palazzo senza nessuno che li possa tirare fuori. Ma nell'ora di trasmissione si spazia andando indietro e in avanti nel tempo: da <i><b>La Famiglia Passaguai</b></i> di Aldo Fabrizi – incredibile campione di incassi nel '53, quando arrivò sullo schermo anche la conclusione della trilogia (<i>La Famiglia Passaguai Fa Fortuna</i> e <i>Papà Diventa Mamma</i>), al più recente e celebrato <i><b>Pranzo Di Ferragosto</b></i> (anche in TV, ore 2:30, Rai 1) di Gianni Di Gregorio, riportando in auge una pellicola dimenticata e attualissima come <i><b>Casotto</b></i>, regia e sceneggiatura di Sergio Citti, con la collaborazione di Vincenzo Cerami, nel cast Ugo Tognazzi, Gigi Proietti, Michele Placido, Mariangela Melato, Paolo Stoppa e addirittura una sedicenne Jodie Foster. Per ascoltare anche le precedenti puntate di Start Rec, all'<a href="https://www.mixcloud.com/start_rec/">indirizzo ufficiale di Mixcloud</a> sono disponibili tutti i podcast; in previsione della nuova stagione, da ottobre, e della puntata speciale sugli Emmy del 4 settembre, tutte le informazioni sono disponibili sulla <a href="https://www.facebook.com/pages/Start-Rec-PoliRadio/945409548813077">pagina di Facebook</a>.<br />
<br />
<iframe frameborder="0" height="180" src="https://www.mixcloud.com/widget/iframe/?embed_type=widget_standard&embed_uuid=913d905a-df5a-4d2e-bfbe-f301ef25b0da&feed=https%3A%2F%2Fwww.mixcloud.com%2Fstart_rec%2Fstart-rec-ferragosto%2F&hide_cover=1&hide_tracklist=1&replace=0" width="100%"></iframe><br />
<div style="clear: both; height: 3px; width: auto;">
</div>
<div style="color: #999999; display: block; font-family: 'Open Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 11px; margin: 0px; padding: 3px 4px; width: auto;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="https://www.mixcloud.com/start_rec/start-rec-ferragosto/?utm_source=widget&utm_medium=web&utm_campaign=base_links&utm_term=resource_link" style="color: grey; font-weight: bold;" target="_blank">Start Rec • Ferragosto</a> by <a href="https://www.mixcloud.com/start_rec/?utm_source=widget&utm_medium=web&utm_campaign=base_links&utm_term=profile_link" style="color: grey; font-weight: bold;" target="_blank">Start Rec - Poli.Radio</a> on <a href="https://www.mixcloud.com/?utm_source=widget&utm_medium=web&utm_campaign=base_links&utm_term=homepage_link" style="color: grey; font-weight: bold;" target="_blank"> Mixcloud</a></span></div>
Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-71872951850543268322015-08-14T10:28:00.000-07:002015-08-15T02:45:34.319-07:00spaccatutto.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnqsv2_2griowH3byNok6PYCR9azSVGtlIk7UwcsjEdzAW4iLRkIxIZSyG7zhJ3VsEARh9oYevnQ2PVRH7TxAWBHEX9EvlAId9117fFHPCdV0aBr4CQxwWTfC3fWnQrXvdCKZTvHjAbA/s1600/pixels_ver4_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnqsv2_2griowH3byNok6PYCR9azSVGtlIk7UwcsjEdzAW4iLRkIxIZSyG7zhJ3VsEARh9oYevnQ2PVRH7TxAWBHEX9EvlAId9117fFHPCdV0aBr4CQxwWTfC3fWnQrXvdCKZTvHjAbA/s400/pixels_ver4_xlg.jpg" width="285" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br class="Apple-interchange-newline" /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Pixels</span></span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">id., 2015, USA/ Cina/ Canada, 106 minuti</span><br />
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Regia:</span></b> Chris Columbus<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Sceneggiatura non originale:</b></span> Tim Herlihy & Timothy Dowling<br />
Basata sul cortometraggio di Patrick Jean<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Cast:</b></span> Adam Sandler, Kevin James, Michelle Monaghan,<br />
Peter Dinklage, Josh Gad, Matt Lintz, Brian Cox, Sean Bean,<br />
Jane Krakowski, Ashley Benson, Jakie Sandler,<br />
Anthony Ippolito, Jared Riley, Andrew Bambridge,<br />
Jacob Shinder, Matt Frewer, Dan Aykroyd, Affion Crockett<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 4.8/ 10<br />
_______________<br />
<br />
Nei favolosi anni '80 che tutti (quelli che c'erano) adesso rimpiangono in diversi approcci creativi, a seconda dei propri mestieri, la NASA, capitanata dalla volontà sociale, inviò nello spazio senza meta precisa una di quelle <i>boxes</i> effettivamente inviate nello spazio – contenente immagini, video e simboli della cultura e dell'evoluzione umana: quindi registrazioni di <i>Happy Days</i> e Madonna, videogiochi <i>arcade</i> e anche i risultati di un campionato, di questi ultimi, in cui Brenner si piazzò secondo dietro il <b>Peter Dinklage</b> de <i>Il Trono Di Spade</i> («la migliore serie dopo <i>Twin Peaks</i>», riporto); adesso Dinklage è dietro le sbarre e Brenner alla guida di un furgoncino per andare a riparare pezzi elettro-meccanici dalla gente che lo chiama dalle Pagine Gialle, miglior amico del Presidente (che c'era, quando lui si piazzò secondo) con cui è passato ad apprezzare Scarlett Johansson dopo Farrah Fawcett – ma ancora non coglie il divertimento nelle consolle fatte per giochi spara-tutto, ammazza-tutti, carichi di violenza e senza «uno schema». Trentatré anni dopo quell'evento, decaduto Obama che però viene ricordato, <b>Kevin James</b> prepara torte alla Casa Bianca con la compagna <b>Jane Krakowski</b>, che dirà sì e no due frasi, e sarebbe stata molto divertente se ne avesse dette di più – invece a parlare è lui, e il divertimento è inesistente – e la NASA avvisa di avvistamenti nell'etere perché quelle intercettazioni aliene che hanno ricevuto, aperto e studiato la <i>box</i>, hanno creduto che quei videogiochi arcade fossero minacce di guerra (loro i fantasmini e la Terra Pac-Man) per cui hanno costruito versioni gigantesche di Donkey Kong o degli Space Invaders utilizzando, come da titolo, <i>pixels</i>, materiale cioè capace di ricomporsi una volta disintegrato (a meno che non sia disintegrato secondo le regole del gioco) e che riporta a se stesso tutto il materiale che colpisce. Per fronteggiare l'attacco allora il governo chiama a rapporto gli unici in grado di analizzare e rispondere allo «schema» digitale: e quindi, oltre al creatore di Pac Man, Adam Sandler, Dinklage e <b>Josh Gad</b> che negli anni '80 era un bambino. Moderni Ghostbusters – impossibile evitare il confronto – riportano in auge la moderna figura del <i>nerd</i> sfigato alle feste di compleanno e osannato nelle sale-giochi, chiuso in casa tutto il tempo davanti al proprio schermo e poco propenso alla cura di sé. Sandler infatti, che già non brilla di appetibilità estetica, è qui un trasandato operaio sovrappeso, con la battuta pronta per clienti ricche che si mettono a piangere nella cabina armadio (vedi alla voce: <b>Michelle Monaghan</b>) e dal quale quindi non ci aspettiamo un sì facile flirt amoroso. Ma Sandler si è fatto il film su misura, scansando addirittura il regista <b>Chris Columbus</b>, classe 1958, il regista addirittura di <i>Mamma Ho Perso L'aereo</i>, di alcuni <i>Harry Potter</i>, il primo <i>Percy Jackson</i> e <i>Una Notte Al Museo</i>, il quale è arrivato per ultimo nello sviluppo del progetto: basato sul cortometraggio dallo stesso nome diretto dal francese Patrick Jean e vincitore dell'Annecy Crystal 2011, lo script di Tim Herlihy è stato commissionato da <b>Adam Sandler </b>mentre Columbus proponeva il remake di <i>Hello Ghost</i>, film della Corea del Sud di Kim Young-tak. Ne risulta un prodotto inclassificabile (al quale è stato tolto il danno alla Grande Muraglia per non incappare nella censura cinese): oscillando nei fenomeni disneyani di queste decadi, la Marvel e la Pixar, la commistione della catastrofe planetaria a certe trovate di <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2012/12/insert-coin.html">Ralph Spaccatutto</a></i> dovrebbe concludersi come film perfetto per gli amanti del genere – eppure si riempie di battute demenziali, trovate surreali, risvolti da commedia romantica: un pasticcio, e incassa 135 milioni di dollari.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-58193165874462569542015-08-14T10:22:00.000-07:002015-08-14T10:31:44.260-07:00Emmys 2015 – nominations.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTJ6lCoo5dp-ROIetZKQ3D8rkooSd-xqg0TvsErHa00Vk9u5BcwAuispy2OsYWNrj2vCkL40-p1srW5eDv1-LlMa805aR5xLkUCQ8FcLH1K6jL6IBiY6qbL_qnUvjuypqBpKFIP4TYEw/s1600/emmys_nominations_full_list.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTJ6lCoo5dp-ROIetZKQ3D8rkooSd-xqg0TvsErHa00Vk9u5BcwAuispy2OsYWNrj2vCkL40-p1srW5eDv1-LlMa805aR5xLkUCQ8FcLH1K6jL6IBiY6qbL_qnUvjuypqBpKFIP4TYEw/s400/emmys_nominations_full_list.jpeg" width="400" /></a></div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span>Si svolgerà il 20 settembre al Microsoft Theater di Los Angeles, in diretta americana sui canali Fox in prima serata, la cerimonia dei <b>67esimi Emmy Awards</b>, i premi della televisione d'oltreoceano che conta così tante categorie, così tante maestranze e canali e prodotti per il piccolo schermo che necessita una cerimonia preventiva, il 12 dello stesso mese, per consegnare, tra gli altri, premi al trucco, alle musiche, alle coreografie, ai titoli di testa o ai programmi per bambini – tra serie drammatiche e commedie, mini-serie (che da quest'anno si chiamano <i>limited series</i>), speciali, reality, varietà e programmi d'intrattenimento e informazione. Una schiera di riconoscimenti così ampia e minuziosamente segmentata da richiedere altri interventi (oltre alla dicitura “<i>limited serie</i>”) nella catalogazione e nel regolamento della giuria dell'<b>Academy of Television Art & Sciences</b>: prima di tutto, la differenza drama/ comedy si baserà adesso solo sulla durata dei singoli episodi della serie: sotto i trenta minuti comedy, intorno all'ora drama: per cui <i><b>Orange Is The New Black</b></i>, il fenomeno Netflix dell'anno scorso, scivola nel recipiente opposto a quello in cui era candidato nel 2014, quando prodotti come <i>True Detective</i> e <i>Fargo</i> non erano ben collocati tra le mini-serie e le serie. L'Academy però si è permessa di non toccare prodotti dichiaratamente comedy come <i>Glee</i>, <i>Jane The Virgin</i> e <i>Shameless</i>. Sempre per le serie, saranno da adesso sette i titoli nominati come programmi e non più sei. Le <i>limited series</i> saranno composte da due o più episodi che non superano le 150 ore complessive e non hanno personaggi, situazioni o riferimenti a stagioni successive o precedenti. Allo stesso modo, il <i>guest actor</i> per essere tale deve comparire in meno del 50% degli episodi (ed ecco perché <b>Uzo Aduba</b>, annunciatrice delle candidature, del grassetto precedente, da <i>guest</i> diventa adesso <i>supporting</i>). I varietà infine si dividono: tra quelli parlati e quelli composti da sketch – i primi saranno premiati il 12, i secondi il 20. Passando ora alle nominations, al solito, la <b>HBO</b> fa da padrona con 126 candidature, 27 in più dello scorso anno, e, al solito, <i><b>Il Trono Di Spade</b></i> è capofila – 24 nominations, due volte per la regia, tre attori – seguito da <i><b>American Horror Story: Freak Show</b></i> (19 candidature, sei per gli interpreti di cui tre attrici non protagoniste), la limited serie <i><b>Olive Kitteridge </b></i>dal romanzo premio Pulitzer di Elizabeth Strout con Frances McDormand, Richard Jenkis e Bill Murray, poi ancora la miniserie antologica <i><b>American Crime</b></i> di John Ridley (10), la serie broadcast più nominata. Sul versante on-demand invece <b>Netflix</b> si scontra ora con <b>Amazon</b>: 46 candidature in due, da spartire tra i fenome(nal)i <i><b>House Of Cards</b></i> e <i><b>Transparent</b></i>, insieme a <i>Bloodline</i>, <i>Orange</i> di cui prima e la novità di Tina Fey, decisamente sottovalutata, <i><b>Unbreakable Kimmy Schmidt</b></i>. La stagione conclusiva di <i><b>Mad Men</b></i> guadagna 11 nominations: finiscono anche <i><b>Parks And Recreation</b></i> (che porterà il trofeo, finalmente, ad Amy Poehler) e <i>Glee</i>, mentre <i><b>Better Call Saul</b></i> prende il posto di <i><b>Breaking Bad</b></i>, trionfatore l'anno scorso, 7 nomine. <i><b>Homeland</b></i> si ripropone, con la quarta stagione, tra le migliori serie drammatiche, e dopo ben nove anni, per lo stesso ruolo in <i>The Comeback</i>, viene candidata <b>Lisa Kudrow</b>. Spunta di poco <i><b>The Last Man On Earth</b></i>, ideata e interpretata da Will Forte, con 4 nominations, poi ancora <i>Le Regole Del Delitto Perfetto</i> ed <i>Empire</i>. Ma incredibilmente le attrici vincitrici del Golden Globe, così come le loro serie (<i>The Affair</i>, <i>Jane The Virgin</i>), non vengono prese in considerazione. Alla regia c'è anche <b>Steven Soderbergh</b> per il suo <i>The Knick</i>; resta un mistero la presenza dei documentari candidati all'Oscar (e il vincitore) <i>Virunga</i>, <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/04/my-country-my-country.html">CITIZENFOUR</a></i>. Di seguito, dopo l'interruzione, le categorie maggiori (tutti i programmi, le interpretazioni, sceneggiature e regie); per l'elenco completo dei candidati rimando al <a href="http://www.emmys.com/awards/nominees-winners">sito ufficiale</a>.<br />
<br />
<div>
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">programmi</span></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie comedy</span></div>
<div>
<i><b>Louie</b></i> <span style="color: #999999;">(FX)</span><br />
<i><b>Modern Family</b></i> <span style="color: #999999;">(ABC)</span><br />
<b><i>Parks A</i></b><b><i>nd Recreation</i></b> <span style="color: #999999;">(NBC)</span></div>
<div>
<b><i>Silicon Valley</i></b> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<b><i>Transparent</i></b> <span style="color: #999999;">(Amazon)</span><br />
<b><i>Unbreakable Kimmy Schmidt</i></b> <span style="color: #999999;">(Netflix)</span><br />
<b><i>Veep</i></b> <span style="color: #999999;">(HBO)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie drammatica</span><br />
<b><i>Better Call Saul</i></b> <span style="color: #999999;">(AMC)</span><br />
<b><i>Downton Abbey</i></b> <span style="color: #999999;">(PBS)</span><br />
<b><i>Il Trono Di Spade</i></b> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<b><i>Homeland</i></b> <span style="color: #999999;">(Showtime)</span><br />
<b><i>House Of Cards</i></b> <span style="color: #999999;">(Netflix)</span><br />
<b><i>Mad Men</i></b> <span style="color: #999999;">(AMC)</span><br />
<b><i>Orange Is the New Black</i></b> <span style="color: #999999;">(Netflix)</span><br />
<br /></div>
<div>
<a name='more'></a><span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">varietà. talk serie</span><br />
<i><b>The Colbert Report</b></i> <span style="color: #999999;">(Comedy Central)</span><br />
<i><b>The Daily Show With Jon Stewart</b></i> <span style="color: #999999;">(Comedy Central)</span><br />
<i><b>Jimmy Kimmel Live!</b></i> <span style="color: #999999;">(ABC)</span><br />
<i><b>Last Week Tonight With John Oliver</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Late Show With David Letterman</b></i> <span style="color: #999999;">(CBS)</span><br />
<i><b>The Tonight Show Starring Jimmy Fallon</b></i> <span style="color: #999999;">(NBC)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">varietà. sketch serie</span><br />
<i><b>Drunk History</b></i> <span style="color: #999999;">(Comedy Central)</span><br />
<i><b>Inside Amy Schumer</b></i> <span style="color: #999999;">(Comedy Central)</span><br />
<i><b>Key & Peele</b></i> <span style="color: #999999;">(Comedy Central)</span><br />
<i><b>Portlandia</b></i> <span style="color: #999999;">(IFC)</span><br />
<i><b>Saturday Night Live</b></i> <span style="color: #999999;">(NBC)</span></div>
<div>
<br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">limited serie</span><br />
<i><b>American Crime</b></i> <span style="color: #999999;">(ABC)</span><br />
<i><b>American Horror Story: Freak Show</b></i> <span style="color: #999999;">(FX)</span><br />
<i><b>The Honorable Woman</b></i> <span style="color: #999999;">(SundanceTV)</span><br />
<b><i>Olive Kitteridge</i></b> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Wolf Hall</b></i> <span style="color: #999999;">(PBS)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">film per la TV</span></div>
<div>
<i><b>Agatha Christie’s Poirot: Curtain, Poirot’s Last Case</b></i> (PBS)<br />
<i><b>Bessie</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Grace Di Monaco</b></i> (Lifetime)<br />
<i><b>Hello Ladies: The Movie</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Killing Jesus</b></i> (Nat Geo)<br />
<i><b>Nightingale</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span></div>
<div>
<br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">reality. competizione</span><br />
<i><b>The Amazing Race</b></i> <span style="color: #999999;">(CBS)</span><br />
<i><b>Dancing With The Stars</b></i> <span style="color: #999999;">(ABC)</span><br />
<i><b>Project Runway</b></i> <span style="color: #999999;">(Lifetime)</span><br />
<i><b>So You Think You Can Dance</b></i> <span style="color: #999999;">(Fox)</span><br />
<i><b>Top Chef </b></i><span style="color: #999999;">(Bravo)</span><br />
<i><b>The Voice</b></i> <span style="color: #999999;">(NBC)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">reality strutturato</span><br />
<i><b>Antiques Roadshow</b></i> <span style="color: #999999;">(PBS)</span><br />
<i><b>Diners, Drive-Ins And Dives</b></i> <span style="color: #999999;">(Food Network)</span><br />
<i><b>MythBusters</b></i> <span style="color: #999999;">(Discovery Channel)</span><br />
<i><b>Property Brothers</b></i> <span style="color: #999999;">(HGTV)</span><br />
<i><b>Shark Tank</b></i> <span style="color: #999999;">(ABC)</span><br />
<i><b>Undercover Boss</b></i> <span style="color: #999999;">(CBS)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">reality non strutturato</span><br />
<i><b>Alaska: The Last Frontier</b></i> <span style="color: #999999;">(Discovery Channel)</span><br />
<i><b>Deadliest Catch</b></i> <span style="color: #999999;">(Discovery Channel)</span><br />
<i><b>Intervention</b></i> <span style="color: #999999;">(A&E)</span><br />
<i><b>Million Dollar Listing New York</b></i> <span style="color: #999999;">(Bravo)</span><br />
<i><b>Naked And Afraid</b></i> <span style="color: #999999;">(Discovery Channel)</span><br />
<i><b>Wahlburgers</b></i> <span style="color: #999999;">(A&E)</span></div>
<div>
<br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">varietà speciale</span><br />
<b><i>Bill Maher: Live from D.C.</i></b> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<b><i>Louis C.K.: Live At The Comedy Store</i></b> <span style="color: #999999;">(LouisCK.net)</span><br />
<i><b>Mel Brooks Live At The Geffen</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Kennedy Center Honors</b></i> <span style="color: #999999;">(CBS)</span><br />
<i><b>Saturday Night Live 40th Anniversary Special</b></i> <span style="color: #999999;">(NBC)</span><br />
<b><i>Tony Bennett And Lady Gaga: Cheek To Cheek Live!</i></b> <span style="color: #999999;">(PBS)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie o speciale di informazione</span><br />
<b><i>Anthony Bourdain: Parts Unknown</i></b> <span style="color: #999999;">(CNN)</span><br />
<i><b>Foo Fighters: Sonic Highways</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Inside The Actors Studio</b></i> <span style="color: #999999;">(Bravo)</span><br />
<i><b>StarTalk With Neil deGrasse Tyson</b></i> <span style="color: #999999;">(National Geographic Channel)</span><br />
<i><b>Vice</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span></div>
<div>
<br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">programma documentario o non-fiction</span><br />
<i><b>American Masters</b></i> <span style="color: #999999;">(PBS)</span><br />
<i><b>Cancer: The Emperor of All Maladies</b></i> <span style="color: #999999;">(PBS)</span><br />
<i><b>The Jinx: The Life and Deaths Of Robert Durst</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>The Roosevelts: An Intimate History</b></i> <span style="color: #999999;">(PBS)</span><br />
<i><b>The Sixties</b></i> <span style="color: #999999;">(CNN)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">speciale documentario o non-fiction</span><br />
<i><b>Going Clear: Scientology E La Prigione Della Fede</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Kurt Cobain: Montage Of Heck</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Sinatra: All Or Nothing At All</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>The Case Against 8</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Virunga</b></i> <span style="color: #999999;">(Netflix)</span></div>
<div>
<br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">programma animato</span><br />
<i><b>Archer</b></i> (episodio: <i>Pocket Listing</i>) <span style="color: #999999;">(FX)</span><br />
<i><b>Bob's Burgers</b></i> (episodio: <i>Can't Buy Me Math</i>) <span style="color: #999999;">(Fox)</span><br />
<i><b>Over The Garden Wall</b></i> <span style="color: #999999;">(Cartoon Network)</span><br />
<i><b>South Park</b></i> (episodio: <i>Freemium Isn't Free</i>) <span style="color: #999999;">(Comedy Central)</span><br />
<i><b>I Simpsons</b></i> (episodio: <i>Treehouse Of Horror XXV</i>) <span style="color: #999999;">(Fox)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">programma animato. short-format</span><br />
<i><b>Adventure Time</b></i> (episodio: <i>Jake The Brick</i>) <span style="color: #999999;">(Cartoon Network)</span><br />
<i><b>Mickey Mouse</b></i> (episodio: <i>Mumbai Madness</i>) <span style="color: #999999;">(Disney Channel)</span><br />
<i><b>Regular Show</b></i> (episodio: <i>White Elephant Gift Exchange</i>) <span style="color: #999999;">(Cartoon Network)</span><br />
<i><b>Robot Chicken</b></i> (episodio: <i>Chipotle Miserable</i>) <span style="color: #999999;">(Cartoon Network)</span><br />
<i><b>Steven Universe</b></i> (episodio: <i>Lion 3: Straight to Video</i>) <span style="color: #999999;">(Cartoon Network)</span><br />
<i><b>Wander Over Yonder</b></i> (episodio: <i>The Gift 2: The Giftening</i>) <span style="color: #999999;">(Disney XD)</span></div>
<div>
<br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">programma per l'infanzia</span><br />
<i><b>Alan Alda And The Actor Within You: A YoungArts Masterclass</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Degrassi</b></i> <span style="color: #999999;">(Nickelodeon)</span><br />
<i><b>Dog With A Blog</b></i> <span style="color: #999999;">(Disney Channel)</span><br />
<i><b>Girl Meets World</b></i> <span style="color: #999999;">(Disney Channel)</span><br />
<i><b>Nick News With Linda Ellerbee: Coming Out</b></i> <span style="color: #999999;">(Nickelodeon)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">programma di classe speciale</span><br />
<i><b>68esimi Tony Awards</b></i> <span style="color: #999999;">(CBS)</span><br />
<i><b>On The Run Tour: Beyoncé & Jay Z</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Live From Lincoln Center: Sweeney Todd – The Demon Barber Of Fleet Street</b></i> <span style="color: #999999;">(PBS)</span><br />
<i><b>72esimi Golden Globe Awards</b></i> <span style="color: #999999;">(NBC)</span><br />
<i><b>The Oscars</b></i> <span style="color: #999999;">(ABC)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">programma d'intrattenimento short-format live-action</span><br />
<i><b>Between Two Ferns With Zach Galifianakis</b></i>: <i>Brad Pitt</i> <span style="color: #999999;">(FunnyOrDie.com)</span><br />
<i><b>Billy On The Street</b></i>: <i>With First Lady Michelle Obama, Big Bird And Elena!!!</i> <span style="color: #999999;">(FunnyOrDie.com)</span><br />
<i><b>Childrens Hospital</b></i>: <i>Just Like Cyrano De Bergerac</i> <span style="color: #999999;">(Adult Swim)</span><br />
<i><b>Key & Peele Presents Van And Mike</b></i>: <i>The Ascension</i>, episodio 5 <span style="color: #999999;">(ComedyCentral.com)</span><br />
<i><b>Super Bowl XLIX Halftime Show Starring Katy Perry</b></i> <span style="color: #999999;">(NBC)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">programma short-format non-fiction</span></div>
<div>
<i><b>30 For 30 Shorts</b></i> <span style="color: #999999;">(ESPN)</span><br />
<i><b>A Tribute To Mel Brooks</b></i> <span style="color: #999999;">(FX Networks)</span><br />
<i><b>American Horror Story: Extra-Ordinary Artists</b></i> <span style="color: #999999;">(FX Networks)</span><br />
<i><b>Parks And Recreation: Behind The Final Season</b></i> <span style="color: #999999;">(NBC.com)</span><br />
<i><b>Transparent: This Is Me</b></i> <span style="color: #999999;">(EW.com)</span></div>
<div>
<br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">programma interattivo</span></div>
<div>
<i><b>@midnight With Chris Hardwick</b></i> <span style="color: #999999;">(Comedy Central)</span><br />
<i><b>Last Week Tonight With John Oliver</b></i> <span style="color: #999999;">(HBO)</span><br />
<i><b>Saturday Night Live: SNL 40</b></i> <span style="color: #999999;">(NBC)</span><br />
<i><b>Talking Dead</b></i> <span style="color: #999999;">(AMC)</span><br />
<i><b>The Tonight Show Starring Jimmy Fallon</b></i> <span style="color: #999999;">(NBC)</span></div>
<br />
<div>
<span style="color: #0b5394; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">interpretazioni</span></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attore protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie comedy</span></div>
Anthony Anderson in <b><i>Blackish</i></b> (episodio: <i>Sex, Lies, And Vasectomies</i>)<br />
Don Cheadle in <b><i>House Of Lies</i></b> (episodio: <i>It’s A Box Inside A Box Inside A Box, Dipshit</i>)<br />
Louis C.K. in <b><i>Louie</i></b> (episodio: <i>Bobby’s House</i>)<br />
Will Forte in <b><i>The Last Man On Earth</i></b> (episodio: <i>Alive In Tucson</i>)<br />
Matt LeBlanc in <i><b>Episodes</b></i> (episodio: <i>Episode Five</i>)<br />
William H. Macy in <b><i>Shameless</i></b> (episodio: <i>A Night To Remem... Wait, What?</i>)<br />
Jeffrey Tambor in <b><i>Transparent</i></b> (episodio: <i>The Letting Go</i>)</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attrice protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie comedy</span></div>
Edie Falco in <b><i>Nurse Jackie</i></b> (episodio: <i>I Say A Little Prayer</i>)<br />
Lisa Kudrow in <b><i>The Comeback</i></b> (episodio: <i>Valerie Is Taken Seriously</i>)<br />
Julia Louis-Dreyfus in <i><b>Veep</b></i> (episodio: <i>Election Night</i>)<br />
Amy Poehler in <i><b>Parks And Recreation</b></i> (episodio: <i>One Last Ride</i>)<br />
Amy Schumer in <i><b>Inside Amy Schumer</b></i> (episodio: <i>Cool With It</i>)<br />
Lily Tomlin in <i><b>Grace And Frankie</b></i> (episodio: <i>The Vows</i>)</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attore protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie drammatica</span></div>
Kyle Chandler in <i><b>Bloodline</b></i> (episodio: <i>Part 12</i>)<br />
Jeff Daniels in <i><b>The Newsroom</b></i> (episodio: <i>What Kind of Day Has It Been</i>)<br />
Jon Hamm in <i><b>Mad Men</b></i> (episodio: <i>Person To Person</i>)<br />
Bob Odenkirk in <i><b>Better Call Saul</b></i> (episodio: <i>Pimento</i>)<br />
Liev Schreiber in <i><b>Ray Donovan</b></i> (episodio: <i>Walk This Way</i>)<br />
Kevin Spacey in <i><b>House Of Cards</b></i></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attrice protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie drammatica</span></div>
Claire Danes in <i><b>Homeland</b></i> (episodio: <i>From A To B And Back Again</i>)<br />
Viola Davis ne <i><b>Le Regole Del Delitto Perfetto</b></i> (episodio: <i>Freakin’ Whack-a-Mole</i>)<br />
Taraji P. Henson in <i><b>Empire</b></i> (episodio: <i>Pilot</i>)<br />
Tatiana Maslany in <i><b>Orphan Black</b></i> (episodio: <i>Certain Agony Of The Battlefield</i>)<br />
Elisabeth Moss in <i><b>Mad Men</b></i> (episodio: <i>Person To Person</i>)<br />
Robin Wright in <i><b>House Of Cards</b></i></div>
<div>
<br />
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attore protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">limited-serie o film TV</span></div>
Adrien Brody in <i><b>Houdini</b></i><br />
Ricky Gervais in <i><b>Derek: The Special</b></i><br />
Timothy Hutton in <i><b>American Crime</b></i><br />
Richard Jenkins in <i><b>Olive Kitteridge</b></i><br />
David Oyelowo in <i><b>Nightingale</b></i><br />
Mark Rylance in <i><b>Wolf Hall</b></i></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attrice protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">limited-serie o film TV</span></div>
Maggie Gyllenhaal in <i><b>The Honorable Woman</b></i><br />
Felicity Huffman in <i><b>American Crime</b></i><br />
Jessica Lange in <i><b>American Horror Story: Freak Show</b></i><br />
Queen Latifah in <i><b>Bessie</b></i><br />
Frances McDormand in <i><b>Olive Kitteridge</b></i><br />
Emma Thompson in <i><b>Sweeney Todd: Live At The Lincoln Center</b></i><br />
<br />
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attore non protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie comedy</span></div>
Andre Braugher in <i><b>Brooklyn Nine-Nine</b></i> (episodio: <i>The Mole</i>)<br />
Tituss Burgess in <i><b>Unbreakable Kimmy Schmidt</b></i> (episodio: <i>Kimmy Goes To School!</i>)<br />
Ty Burrell in <i><b>Modern Family</b></i> (episodio: <i>Crying Out Loud</i>)<br />
Adam Driver in <i><b>Girls</b></i> (episodio: <i>Close-up</i>)<br />
Tony Hale in <i><b>Veep</b></i> (episodio: <i>East Wing</i>)<br />
Keegan-Michael Key in <i><b>Key & Peele</b></i> (episodio: <i>Sex Detective</i>)</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attrice non protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie comedy</span></div>
Mayim Bialik in <i><b>The Big Bang Theory</b></i> (episodio: <i>The Prom Equivalency</i>)<br />
Julie Bowen in <i><b>Modern Family</b></i> (episodio: <i>Valentine’s Day 4: Twisted Sister</i>)<br />
Anna Chlumsky in <i><b>Veep</b></i> (episodio: <i>Convention</i>)<br />
Gaby Hoffmann in <i><b>Transparent</b></i> (episodio: <i>Rollin’</i>)<br />
Allison Janney in <i><b>Mom</b></i> (episodio: <i>Dropped Soap And A Big Guy On A Throne</i>)<br />
Jane Krakowski in <i><b>Unbreakable Kimmy Schmidt</b></i> (episodio: <i>Kimmy Gets A Job!</i>)<br />
Kate McKinnon in <i><b>Saturday Night Live</b></i> (episodio: <i>Host: Taraji P. Henson</i>)<br />
Niecy Nash in <i><b>Getting On</b></i> (episodio: <i>The 7th Annual Christmas Card Competition</i>)</div>
<div>
<br />
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attore non protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie drammatica</span></div>
Jonathan Banks in <i><b>Better Call Saul</b></i> (episodio: <i>Five-O</i>)<br />
Jim Carter in <i><b>Downton Abbey</b></i> (episodio: <i>A Moorland Holiday</i>)<br />
Alan Cumming in <i><b>The Good Wife</b></i> (episodio: <i>Undisclosed Recipients</i>)<br />
Peter Dinklage ne <i><b>Il Trono Di Spade</b></i> (episodio: <i>Hardhome</i>)<br />
Michael Kelly in <b><i>House Of Cards</i></b> (episodio: <i>Chapter 27</i>)<br />
Ben Mendelsohn in <i><b>Bloodline</b></i> (episodio: <i>Part 12</i>)</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attrice non protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie drammatica</span></div>
Uzo Aduba in <i><b>Orange Is the New Black</b></i> (episodio: <i>Hugs Can Be Deceiving</i>)<br />
Christine Baranski in <i><b>The Good Wife</b></i> (episodio: <i>Loser Edit</i>)<br />
Emilia Clarke ne <b><i>Il Trono Di Spade</i></b> (episodio: <i>The Dance of Dragons</i>)<br />
Joanne Froggatt in <i><b>Downton Abbey</b></i> (episodio: <i>Episode Eight</i>)<br />
Lena Headey ne <i><b>Il Trono Di Spade</b></i> (episodio: <i>Mother’s Mercy</i>)<br />
Christina Hendricks in <i><b>Mad Men</b></i> (episodio: <i>Lost Horizon</i>)</div>
<div>
<br />
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attore non protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">limited-serie o film TV</span></div>
Richard Cabral in <i><b>American Crime</b></i> (episodio: Episode Ten)<br />
Damian Lewis in <i><b>Wolf Hall</b></i> (episodio: <i>Crows</i>)<br />
Bill Murray in<i><b> Olive Kitteridge</b></i> (episodio: <i>Security</i>)<br />
Denis O’Hare in <i><b>American Horror Story: Freak Show</b></i> (episodio: <i>Pink Cupcakes</i>)<br />
Michael Kenneth Williams in <i><b>Bessie</b></i><br />
Finn Wittrock in <i><b>American Horror Story: Freak Show </b></i>(episodio: <i>Bullseye</i>)</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">attrice non protagonista</span></div>
<div>
<span style="color: #9fc5e8; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">limited-serie o film TV</span></div>
Angela Bassett in <i><b>American Horror Story: Freak Show </b></i>(episodio: <i>Show Stoppers</i>)<br />
Kathy Bates in <i><b>American Horror Story: Freak Show</b></i> (episodio: <i>Edward Mordrake, Part 1</i>)<br />
Zoe Kazan in <i><b>Olive Kitteridge</b></i> (episodio: <i>Pharmacy</i>)<br />
Regina King in <i><b>American Crime</b></i> (episodio: <i>Episode Four</i>)<br />
Mo’Nique in <i><b>Bessie</b></i><br />
Sarah Paulson in <i><b>American Horror Story: Freak Show</b></i> (episodio: <i>Tupperware Party Massacre</i>)<br />
<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior regia</span><br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie comedy</span><br />
<i><b>The Last Man On Earth</b></i> (episodio: <i>Alive In Tucson</i>), regia di Phil Lord & Christopher Miller<br />
<i><b>Louie</b></i> (episodio: <i>Sleepover</i>), regia di Louis C.K.<br />
<i><b>Silicon Valley</b></i> (episodio: <i>Sand Hill Shuffle</i>), regia di Mike Judge<br />
<i><b>Transparent</b></i> (episodio: <i>Best New Girl</i>), regia di Jill Soloway<br />
<i><b>Veep</b></i> (episodio: <i>Testimony</i>), regia di Armando Iannucci</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie drammatica</span><br />
<i><b>Boardwalk Empire</b></i> (episodio: <i>Eldorado</i>), regia di Tim Van Patten<br />
<i><b>Il Trono Di Spade</b></i> (episodio: <i>Mother’s Mercy</i>), regia di David Nutter<br />
<i><b>Il Trono Di Spade</b></i> (episodio: <i>Unbowed, Unbent, Unbroken</i>), regia di Jeremy Podeswa<br />
<b><i>Homeland</i></b> (episodio: <i>From A To B And Back Again</i>), regia di Lesli Linka Glatter<br />
<i><b>The Knick</b></i> (episodio: <i>Method And Madness</i>), regia di Steven Soderbergh</div>
<div>
<br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">varietà speciale</span><br />
Hamish Hamilton per <i><b>The 87th Academy Awards</b></i> <span style="color: #999999;">(ABC)</span><br />
Louis J. Horvitz per <i><b>The Kennedy Center Honors</b></i> <span style="color: #999999;">(CBS)</span><br />
Natalie Johns per <i><b>Annie Lennox: Nostalgia Live In Concert</b></i> <span style="color: #999999;">(PBS)</span><br />
Don Roy King per <i><b>Saturday Night Live 40th Anniversary Special</b></i> <span style="color: #999999;">(NBC)</span><br />
Glenn Weiss per <i><b>The 68th Tony Awards</b></i> <span style="color: #999999;">(CBS) </span><br />
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">limited series, film o speciale drammatico</span></div>
<div>
<i><b>American Horror Story: Freak Show</b></i> (episodio: <i>Monsters Among Us</i>), regia di Ryan Murphy<br />
<i><b>Bessie</b></i>, regia di Dee Rees<br />
<i><b>The Honorable Woman</b></i>, regia di Hugo Blick<br />
<i><b>Houdini</b></i>, regia di Uli Edel<br />
<i><b>The Missing</b></i>, regia di Tom Shankland<br />
<i><b>Olive Kitteridge</b></i>, regia di Lisa Cholodenko<br />
<i><b>Wolf Hall</b></i>, regia di Peter Kosminsky<br />
<br />
<span style="color: #0b5394; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">miglior sceneggiatura</span><br />
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie comedy</span><br />
<b><i>Episodes</i></b> (episodio: <i>Episode Nine</i>), sceneggiatura di David Crane & Jeffrey Klarik<br />
<i><b>The Last Man On Earth</b></i> (episodio: <i>Alive In Tucson</i>), sceneggiatura di Will Forte<br />
<i><b>Louie</b></i> (episodio: <i>Bobby’s House</i>), sceneggiatura di Louis C.K.<br />
<i><b>Silicon Valley</b></i> (episodio: <i>Two Days Of The Condor</i>), sceneggiatura di Alec Berg<br />
<i><b>Transparent</b></i> (episodio: <i>Pilot</i>), sceneggiatura di Jill Soloway<br />
<i><b>Veep</b></i> (episodio: <i>Election Night</i>), sceneggiatura di Simon Blackwell, Armando Iannucci e Tony Roche</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">serie drammatica</span><br />
<i><b>The Americans</b></i> (episodio: <i>Do Mail Robots Dream Of Electric Sheep?</i>), sceneggiatura di Joshua Brand<br />
<i><b>Better Call Saul</b></i> (episodio: <i>Five-O</i>), sceneggiatura di Gordon Smith<br />
<i><b>Game Of Thrones</b></i> (episodio: <i>Mother’s Mercy</i>), sceneggiatura di David Benioff & D. B. Weiss<br />
<i><b>Mad Men</b></i> (episodio: <i>Lost Horizon</i>), sceneggiatura di Matthew Weiner & Semi Chellas<br />
<i><b>Mad Men</b></i> (episodio: <i>Person To Person</i>), sceneggiatura di Matthew Weiner<br />
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">varietà speciale</span><br />
<i><b>The 72nd Golden Globe Awards</b></i><br />
<i><b>Key & Peele’s Super Bowl Special</b></i>, sceneggiatura di Brendan Hunt, Keegan-Michael Key, Jordan Peele e Rich Talarico<br />
<i><b>Louis C.K.: Live At The Comedy Store</b></i>, sceneggiatura di Louis C.K.<br />
<i><b>Mel Brooks: Live At The Geffen</b></i>, sceneggiatura di Mel Brooks<br />
<i><b>Saturday Night Live 40th Anniversary Special</b></i></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #6fa8dc; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">limited series, film o speciale drammatico</span><br />
<b><i>American Crime</i></b> (<i>Episode One</i>), sceneggiatura di John Ridley<br />
<b><i>Bessie</i></b>, sceneggiatura di Dee Rees, Christopher Cleveland, Bettina Gilois e Horton Foote<br />
<b><i>Hello Ladies: The Movie</i></b>, sceneggiatura di Stephen Merchant, Gene Stupnitsky e Lee Eisenberg<br />
<b><i>The Honorable Woman</i></b>, sceneggiatura di Hugo Blick<br />
<b><i>Olive Kitteridge</i></b>, sceneggiatura di Jane Anderson<br />
<b><i>Wolf Hall</i></b>, sceneggiatura di Peter Straughan</div>
Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-30597782085480479242015-08-10T13:43:00.001-07:002015-08-10T13:43:29.695-07:00la pelle che abito.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiukHn6W0hAjHQMxy7TnEgoK_d7d8xWNzn4zE2hubKxodlETJck3UYwd9ohHtVMXsm0qSDtBq-ZbJLgMUjdQmT5wmiSF2GaRUy1DkNDVI5aBGGYYTN8oNycOfdTivUtJQHzeqIflMj2xA/s1600/ex_machina_ver5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiukHn6W0hAjHQMxy7TnEgoK_d7d8xWNzn4zE2hubKxodlETJck3UYwd9ohHtVMXsm0qSDtBq-ZbJLgMUjdQmT5wmiSF2GaRUy1DkNDVI5aBGGYYTN8oNycOfdTivUtJQHzeqIflMj2xA/s400/ex_machina_ver5.jpg" width="268" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="color: #3d85c6; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Ex Machina</span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">id., 2015, UK, 108 minuti</span><br />
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Regia:</span></b> Alex Garland<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Sceneggiatura originale:</b></span> Alex Garland<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Cast:</b></span> Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander,<br />
Sonoya Mizuno, Corey Johnson, Symara A. Templeman<br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Voto:</b></span> 7.9/ 10<br />
_______________<br />
<br />
Il <i>ginger</i> irlandese <b>Domhnall Gleeson</b> (figlio di Brendan, con cui ha condiviso il set religioso di <a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/05/di-pubblica-crocifissione.html" style="font-style: italic;">Calvario</a>, il maggiore dei fratelli Weasley in <i>Harry Potter E I Doni Della Morte </i>ma soprattutto il protagonista, non talentuoso, John di <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2014/10/i-love-your-wall.html">Frank</a></i>) viene scelto (selezionato?, sorteggiato?) per accedere nella blindatissima casa di Nathan, il CEO della Bluebook, il programmatore che ha ideato l'algoritmo su cui si basa adesso uno dei più importanti motori di ricerca del mondo: una casa dispersa tra prati e cascate e colline al punto che l'elicottero, impossibilitato ad arrivarci, lo lascia metri prima, e lo fa andare a piedi. Caleb, Gleeson, conosce così <b>Oscar Isaac</b>, che si conferma il più sottovalutato attore dei nostri tempi: rasato ma con barba e due vizi: l'allenamento fisico e la vodka liscia. Motivo del “viaggio premio” è testare un prodotto segreto e riservatissimo del suo capo e mentore, al punto da dover firmare contratti di riservatezza, avere ristrettezze sulle stanze della casa, telecamere dovunque che registrano ogni mossa, ogni movimento, addirittura fotocellule nel muro che impediscono l'abbandono in certi casi. Un'esagerazione a cui presto è data risposta: Ava, donna-macchina con componenti elettroniche ma dal mirabile volto umano, dai modi umani; dai sentimenti umani? Ecco il compito di Caleb, testare la macchina per scoprire fin dove è macchina e fin dove persona – senza rivelare niente a nessuno, ché pure la domestica di casa, giapponese silenziosa, non capisce l'inglese e quindi non può lasciarsi scappare una nota ad anima viva – rinchiusa com'è in quel posto, poi… Ma Ava, durante un blackout, ammonisce Caleb: di non fidarsi di tutto ciò che gli verrà detto. L'avviso ingigantisce il <i>thrilling</i> della situazione, claustrofobica già di suo, tipico risultato degli ingredienti: sconosciuto, sconosciuto, casa isolata. Con uno sconosciuto che ha il coltello dalla parte del manico e l'altro che siamo noi. Il gioco delle parti si ribalta, alla fine, senza spoiler, quando il dubbio colpisce anche la macchina: che magari ha troppe pretese umane e nessun vero sentimento. Da che parte stare? Ricalcando temi e utopie più universali ed eterne del sogno creazionista, <b>Alex Garland</b> (lo sceneggiatore di <i>The Beach</i>, di <i>28 Giorni Dopo</i>, di <i>Non Lasciarmi</i> che è il diretto anticipatario di questa pellicola) abbandona i libri da cui di solito attinge per il suo materiale ma se ne ricorda, soprattutto di quei romanzi ottocenteschi dall'impianto gotico e dagli archetipi tragicamente greci, Prometeo, Frankenstein, il dottor Jekyll – tutta roba che è pure servita a Pedro Almodóvar per il suo penultimo <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2011/09/la-pelle-che-abita-pedro-2.html">La Pelle Che Abito</a></i>, dove la partenza non è la codificazione digitale ma una vendetta corporale. Garland però si supera: asciuga trama, personaggi, unità di tempo e di luogo al punto da ridurre al minimo indispensabile e non sbava neanche in una scena; mentre riempito di barocchismi Almodóvar era incappato in qualche scivolone. La prima idea per <i>Ex Machina</i> gli venne in mente quando a 11, 12 anni circa, i genitori gli comprarono un computer e lui ebbe le prime nozioni di programmazione. Crescendo, si batté coi suoi compagni che sostenevano che le macchine non avrebbero mai raggiunto la sensibilità: lesse libri sulla coscienza e realizzazione dei robot e lavorò ai suoi progetti con scrittori esperti di neuroscienze, lasciandosi ispirare da <i>2001: Odissea Nello Spazio</i> e <i>Stati Di Allucinazione</i> di Ken Russell. Per realizzare un film genuino, privo di scene d'azioni banali richieste dalle major, ha cercato di restare al minor budget possibile (15 milioni di dollari): durante le riprese non è stato infatti usato il <i>green screen</i>, né <i>tracking marker</i> né effetti digitali: tutto è stato aggiunto in post-produzione. La parte più corposa degli effetti sta in Ava, interpretata dalla futura onnipresente <b>Alicia Vikander</b>; questa si compone del suo effettivo volto, ripreso in rotoscopio, e una parte del busto completamente trasparente, che permette di farci vedere cosa c'è alle sue spalle. Non a caso, si legge: <i>Ex Machina</i> si appoggia con più forza alle sulle idee e non sugli effetti – ed è un film di fantascienza insolitamente coinvolgente.<br />
Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-17112309158043774692015-08-04T04:04:00.000-07:002015-08-04T04:04:01.386-07:00Omero, Iliade.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmbyrLXxgpDanLFFLsNon__FqcGmCvltxDes8Z_7JiLLkPNz3f26CBUBY_sk7A7iM-j3I1H5uSUj8VtYoeydu80S95vMMv7vGDKfgdaWRk9U1rq2gFqqY19RonzSEWYxJC6QidiiX2NA/s1600/boy_next_door_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmbyrLXxgpDanLFFLsNon__FqcGmCvltxDes8Z_7JiLLkPNz3f26CBUBY_sk7A7iM-j3I1H5uSUj8VtYoeydu80S95vMMv7vGDKfgdaWRk9U1rq2gFqqY19RonzSEWYxJC6QidiiX2NA/s400/boy_next_door_xlg.jpg" width="252" /></a></div>
<b><i><span style="font-size: x-large;"><br /></span></i></b>
<b><i><span style="font-size: x-large;"><br /></span></i></b>
<b><i><span style="font-size: x-large;">Il Ragazzo Della Porta Accanto</span></i></b><br />
<i>The Boy Next Door, 2015, USA, 92 minuti</i><br />
<b>Regia:</b> Rob Cohen<br />
<b>Sceneggiatura originale:</b> Barbara Curry<br />
<b>Cast:</b> Jennifer Lopez, Ryan Guzman, Ian Nelson, John Corbett,<br />
Brian Mahoney, Kristin Chenoweth, Lexi Atkins,<br />
Hill Harper, Jack Wallace, Adam Hicks, François Chau,<br />
Bailey Chase, Kent Avenido, Travis Schuldt, Raquel Gardner<br />
<b>Voto:</b> 3.6/ 10<br />
_______________<br />
<div>
<br /></div>
La sveltina più famosa del mondo: quella con la segretaria, che porta <b>Jennifer Lopez</b> a separarsi dal marito – quasi a divorziare, perché la migliore amica le impone di riprendere in mano le redini della vita, di rifarsene una nuova, di uscire con uomini più dignitosi, a prescindere dalla loro opinione sull'attuale studio dei classici greci e latini (forse non sanno che J.K. Rawling…) – ma Jenny from the block è insegnante di Lettere (…) divorata dal cattolicesimo, diciamo, che passa giorno e notte a ripensare alla vita famigliare, con un figlio adolescente con problemi di inserimento sociale a cui farebbe bene una figura paterna fissa – preso in giro a scuola, bullizzato davanti alla ragazzina che gli piace a cui non riesce a chiedere nemmeno l'ora, come tutti gli <i>high school movies</i> ci hanno insegnato. Per cui, restata sola a gestire gli sgoccioli di una bollente estate, la Lopez fatica a uscire dal garage causa saracinesca difettosa: un bicipite si impone sovrano: è quello di <b>Ryan Guzman</b>, faccia banale come il titolo della pellicola, quasi ventenne (ah ah ah!) che si propone di passare dal ferramenta e comprare le due viti necessarie a rimettere in sesto l'impianto. Si è appena trasferito, orfano di entrambi i genitori causa incidente stradale e abitante ora della casa dello zio lontano, anziano e disabile. La sua finestra-di-fronte è di fronte a quella di Jenny, che per caso e per fortuna una sera lo guarda rimirarsi in appannato specchio (cit.), completamente nudo. E lui se ne accorge. E la invita a cucinare, una sera, e poi a restare a cena, e poi a restare in camera da letto – e lei cucina mangia e si stende ma nessuna delle tre mosse renderà celebre il film ai posteri, nemmeno la sfrontatezza con cui il naso le si insinua tra le cosce, e poi le mani che la invitano a tastare i multipli solchi addominali. Lei gli spiega, dopo: si è trattato della debolezza di una sera. Lui le risponde senza parole: si infiltra nella casella di posta, le tappezza l'aula di foto sconce, finisce ad essere studente nella sua classe, la ricatta col video di quella notte, la sveglia con la musica a tutto volume mentre a finestre aperte se la spassa con altre pollastre. Lo <i>stalking</i> – tema brividoso del film che si vorrebbe staccare dagli esempi cinematografici precedenti per attualizzarsi con dispositivi mobili e <i>web practices</i> – s'infittisce a differenza della trama, che galoppa verso una conclusione sempre più separata: di qua i buoni di là i cattivi – e i buoni, vedrai, finiranno tutti con lo stare insieme, e i cattivi, ovviamente, sono pazzi. Dita infilate negli occhi, torture, un rogo umano per un epilogo che ci ricorda chi è che produce il tutto: «potrà finire come uno dei peggiori film del 2015» scrive il Boston Globe, «ma è anche uno dei più coinvolgenti». Tre voti sufficienti ogni dieci, ma nonostante le recensioni negative – che comunque sottolineano la distanza tra questo film e lo <i>scult</i> – la Lopez ha ottenuto buoni risultati, dice Vanity Fair: «crede veramente in quello che dice e fa, ma è consapevole di non stare facendo Shakespeare». Andato molto bene al box office, incassando venti volte il suo budget e classificandosi come “thriller erotico” grazie alla facilità con cui i pantaloni di Guzman cadano quando è di spalle, segna la Storia per la scena all'inizio del flirt fra l'insegnante e l'addominale, quando lui si presenta a casa di lei regalandole, attenzione, la prima edizione di Omero, che, come fa notare lei, gli sarà costata un putiferio visto che, facendo due conti, la prima edizione dovrebbe essere stata stampata circa duemilatrecento anni fa, profetizzando l'invenzione di Gutenberg del 1455.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-24698917178703383302015-07-18T10:45:00.000-07:002015-07-18T10:45:18.034-07:00totally.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg99U_6owcTM4KBPWs685Qr4i0Pn45wYZW8pXKzJL8iyjXOgKCh5v_mMZP458-CpzNQ_2Pwi6K-amtyPy4S5SFg09I7vSVp81QeHoNpFv430OmI0iiwcCg2_xMB44jCVyfr5yZ3fkKvFA/s1600/spy_ver7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg99U_6owcTM4KBPWs685Qr4i0Pn45wYZW8pXKzJL8iyjXOgKCh5v_mMZP458-CpzNQ_2Pwi6K-amtyPy4S5SFg09I7vSVp81QeHoNpFv430OmI0iiwcCg2_xMB44jCVyfr5yZ3fkKvFA/s400/spy_ver7.jpg" width="268" /></a></div>
<span style="font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span>
<span style="font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span>
<span style="font-size: x-large;"><b><i>Spy</i></b></span><br />
<i>id., 2015, USA, 120 minuti</i><br />
<b>Regia:</b> Paul Feig<br />
<b>Sceneggiatura originale:</b> Paul Feig<br />
<b>Cast:</b> Melissa McCarthy, Jude Law, Rose Byrne, Jason Statham,<br />
Allison Janney, Julian Miller, Sam Richardson, Bobby Cannavale,<br />
Michael McDonald, Raad Rawi, Jessica Chaffin, Miranda Hart,<br />
Katie Dippold, Richard Brake, Morena Baccarin, 50 Cent<br />
<b>Voto:</b> 7/ 10<br />
_______________<br />
<br />
C'è una bomba: e <b>Jude Law</b>, spia della C.I.A. inviata sotto copertura, la sta cercando con l'aiuto di un'agente specializzata ma mai uscita dall'ufficio, Susan Cooper, in collegamento nel suo orecchio e sulla sua lente a contatto. Attraverso questa, Susan vede quello che vede Jude, satelliti sparsi sulla litosfera le mostrano gli interni degli edifici, le mosse degli “scarafaggi”: in questo modo il duo prevede ogni attacco e conclude ogni missione senza un graffio. Fino a quando <b>Rose Byrne</b> si mette in mezzo e per vendicare la morte del padre – morto prima di recuperare la bomba – fa fuori Jude, e avvisa i servizi segreti di conoscere tutte le identità di tutti gli agenti. <b>Allison Janney</b> («number six!» ha gridato alla scorsa cerimonia degli Emmy Awards, e rischia di portarsene a casa altri due quest'anno per un totale di otto) è a capo della cricca super-segregata in uno scantinato infestato dai pipistrelli nel controsoffitto e dai topi; non potendo mandare in Francia, Italia, Ungheria, <b>Jason Statham</b> – la rivelazione del film – perché tra quelli che la Byrne «conosce», opta per Susan: una donna di mezza età con l'orologio di <i>Beaches</i> e creme per le emorroidi o pomate per le unghie incarnite che nascondono in realtà armi di contrattacco. Una nuova identità poco felice e Susan parte: un'anti-James Bond, goffa e con la parlantina nervosa, che al momento giusto saprà sfoderare tutti gli insegnamenti appresi durante l'addestramento, dal pilotare gli aerei allo sfrecciare su una Vespa. Ma essendo una non-James Bond, è anche capace di cadere dalla moto oppure di difendersi con una padella se viene attaccata con un coltello. Amica del suo nemico, si costruirà una seconda identità per non essere ammazzata e non ammazzare – e tutto scorre nella più classica delle trame fino a un insperato ma doveroso colpo di scena. Alla terza collaborazione con <b>Paul Feig</b> (il regista de <i>Le Amiche Della Sposa</i>), ma già al lavoro sulla quarta, il remake tutto al femminile di <i>Ghostbusters</i> approvato da Bill Murray, <b>Melissa McCarthy</b> abbandona le usuali seppur cangianti vesti e resta sì nella commedia, ma del paradosso: e diventa un'<i>action woman</i>: limita le parti della sua stunt e ogni giorno di riprese torna a casa con graffi e lividi – ma, a detta sua, si diverte un sacco. Capeggia un cast tutto azzeccato, che vede tornare insieme la Byrne e <b>Bobby Cannavale</b>, come al solito nel ruolo dell'italo-americano, dopo lo sfacelo di <i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2015/07/hard-knock-life.html">Annie</a></i>, che macina una battuta dopo l'altra a velocità stellare senza particolari vette di genialità ma azzeccando il mood con cui affrontare il gioco cinematografico. «Ho sempre sognato di fare uno <i>007 movie</i> ma non me l'hanno mai proposto; così ho girato <i>Spy</i>» dichiara il regista e sceneggiatore, che ribalta le macchiette a cui siamo abituati dentro agli inseguimenti in macchina e alle sparatorie e ne fa di nuove, tutte caratterizzate allo sfinimento: dai capelli di Rose al suo accento estenuante, passando per l'«amoruccio» di Law, incredibilmente a suo agio come “vero” Bond. La commistione di tutte queste cose, cui si aggiungono certi siparietti sui cliché degli italiani e qualche steadycam soprattutto in macchina per rendere credibile lo sfrecciare a destra e a manca – tutte queste cose funzionano, stranamente, e meglio de <i>Le Amiche</i>: dove forse si cadeva troppo e troppo spesso nel demenziale. Una canzone originale per i titoli di testa che fa il verso a Shirley Bassey e una colonna sonora, di <b>Theodor Shapiro</b>, che fa il verso a tutte le <i>spy stories</i>, e un incasso poderoso mettono già a giugno il film in gara per la prossima stagione di premi, per il ruolo di quella sola, unica commedia accettata dalla critica.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-17760506075070141752015-07-14T04:21:00.001-07:002015-07-14T04:21:50.305-07:00Josh Ho.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizSx9D5JpPftiCzaaQtTCEZcZlUhENK1skKZ0VJN1Yq2SzP0bvoOOZZhKocvj3KQHqoon3Jao9vJ2k5_dUYDC4GhVZNs67RlsK0oLQ-XyLxH-dmjDfDi2WSzo0FDzs2VuJcDJDB7L1sg/s1600/while_were_young.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizSx9D5JpPftiCzaaQtTCEZcZlUhENK1skKZ0VJN1Yq2SzP0bvoOOZZhKocvj3KQHqoon3Jao9vJ2k5_dUYDC4GhVZNs67RlsK0oLQ-XyLxH-dmjDfDi2WSzo0FDzs2VuJcDJDB7L1sg/s400/while_were_young.jpg" width="255" /></a></div>
<b><i><span style="font-size: x-large;"><br /></span></i></b><b><i><span style="font-size: x-large;"><br /></span></i></b><b><i><span style="font-size: x-large;">Giovani Si Diventa</span></i></b><br />
<i>While We're Young, 2014, USA, 97 minuti</i><br />
<b>Regia:</b> Noah Baumbach<br />
<b>Sceneggiatura originale:</b> Noah Baumbach<br />
<b>Cast: </b>Ben Stiller, Naomi Watts, Adam Driver, Amanda Seyfried,<br />
Charles Grodin, Adam Horovitz, Maria Dizzia, Matthew Maher,<br />
Peter Yarrow, Dree Hemingway, Matthew Shear, James Saito<br />
<b>Voto:</b> 7.2/ 10<br />
_______________<br />
<br />
Josh gira documentari, Cornelia li produce; il padre di lui è stato un famoso regista del genere, gli amici di entrambi hanno appena avuto un figlio. Domandano alla coppia: e voi, quando lo fate? – poi si imbarazzano. Josh e Cornelia ci hanno provato due volte, ma lei ha perso il feto in entrambi i casi. Così, escono con gli amici, girano e producono documentari ed evitano il padre di lei perché Josh è convinto che non ci sia particolare compatibilità tra i due maschi. Gli amici, però, iniziano a frequentare solo genitori di figli, classi di canzoncine per bambini, barbecue con la metà degli ospiti under 3. Il caso vuole che Josh, nella scuola dove insegna, si imbatta in uno studente imbucato, <b>Adam Driver</b>, che poi lo inviti a cena insieme alla sua giovane moglie <b>Amanda Seyfried</b> per parlargli di quanto abbia apprezzato la sua carriera, e quella del suocero, dei suoi progetti futuri – ma anche della sua casa di videocassette e vinili, recupero di sigle anni '80, cappelli e occhiali dalla montatura tonda, scrivanie fatte a mano con le assi di legno per spendere meno e vincere l'effetto home-made, il gelato artigianale proto-vegano, il rifiuto di Facebook a meno che non lo si usi per esperimenti sociali e lo sforzo di ricordare qualcosa invece di cercarla su Google dal cellulare. Josh e Cornelia leggono dall'iPad, ascoltano musica dall'iPod, si annotano la lista della spesa sull'iPhone; Jamie e Darby giocano a basket con la gente del quartiere, vanno in bici, ballano hip-hop. Sono ciò che i due protagonisti sono stati: e questo, aggiunto all'entusiasmo e le aspettative dell'essere giovani, li fa scatenare: gli amici (vecchi) non li chiamano più, e travolti da un insolito coinvolgimento si sforzano di essere generosi: Josh si propone per aiutare Jamie nel suo progetto amatoriale documentaristico alla ricerca di un sopravvissuto di guerra. Ma nella costruzione della cosa molto appare poco spontaneo, il protagonismo del ragazzo diventa eccessivo fino a far dubitare della natura del rapporto e della sua nascita. Dopo aver raccontato una ragazza che non accetta di stare diventando donna in <b><i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2013/11/tff31-frances-ha.html">Frances Ha</a></i></b>, <b>Noah Baumbach</b> prosegue linearmente la narrazione dipingendo due adulti che, impossibilitati all'essere etichettati come tutte le altre coppie (“di genitori”) si domandano se stiano invecchiando o se abbiano ancora l'età per fare i giovani. Non rifuggono le loro responsabilità come Frances: rifuggono il loro passato e poi se ne lasciano stregare come se fosse sconosciuto. Dove però quel film (scritto dalla compagna del regista Greta Gerwig e da lei interpretato, nomination al Golden Globe come attrice comedy, arrivato in Italia con un abbondante anno di ritardo e mai visto in DVD) vinceva – asciugando l'intreccio narrativo alla semplice dichiarazione della vita della protagonista – questo pecca: perché lo sconosciuto astutamente inserito nella vita di un altro e poi scoperto bugiardo approfittatore è roba vecchia. <b>Ben Stiller</b>, già nel precedente debole <i>Stravagante Mondo Di Greenberg</i>, si cala appieno nel ruolo ma non affronta particolari ostacoli; <b>Naomi Watts</b> invece aveva tra le mani un personaggio profondissimo – donna che vive il dramma di non poter procreare, che si vede circondata solo da mogli e mamme e bambini, che lavora all'ombra del padre e del marito – ma non hanno le preoccupazioni e i problemi che aveva Frances: non mancano di soldi, di talenti, di decenza estetica. Purtroppo le premesse della prima parte (taglienti fino alla cattiveria satirica, lucidamente contemporanee, antropologicamente analizzate) si perdono alla ricerca spasmodica di una trama interessante da seguire fino alla fine: e come tutte le trame che il pubblico vuole, per la prima volta, fa approdare in sala, quasi per tempo, un film di questo indie-regista.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-21857391303371432642015-07-10T04:33:00.003-07:002015-07-10T04:33:38.828-07:00notti intere ad aspettarti.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdYGZLMIICU9gvC-WIkFqEJSvexbgz4YvNHoPDXqBHNUv98USYxPlT0Vg3Xj7IbWIGUdn_VMIQixjsZcPMADPTeE6N1w7Gz1Owpve4AroD1DGBQgr9EeWQj__Yp1N-Qsh9wxQ4tmMMzA/s1600/babadook_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdYGZLMIICU9gvC-WIkFqEJSvexbgz4YvNHoPDXqBHNUv98USYxPlT0Vg3Xj7IbWIGUdn_VMIQixjsZcPMADPTeE6N1w7Gz1Owpve4AroD1DGBQgr9EeWQj__Yp1N-Qsh9wxQ4tmMMzA/s400/babadook_xlg.jpg" width="272" /></a></div>
<b><i><span style="font-size: x-large;"><br /></span></i></b>
<b><i><span style="font-size: x-large;"><br /></span></i></b>
<b><i><span style="font-size: x-large;">Babadook</span></i></b><br />
<i>The Babadook, 2014, Australia/ Canada, 93 minuti</i><br />
<b>Regia:</b> Jennifer Kent<br />
<b>Sceneggiatura originale:</b> Jennifer Kent<br />
<b>Cast:</b> Essie Davis, Noah Wiseman, Barbara West,<br />
Hayley McElhinney, Daniel Henshall, Benjamin Winspear,<br />
Chloe Hurn, Jacquy Phillips, Bridget Walters<br />
<b>Voto:</b> 7/ 10<br />
_______________<br />
<div>
<br /></div>
Amelia ha un figlio, nato il giorno in cui il marito morì, incidente d'auto portandola in ospedale per partorire. Samuel adesso ha sei anni e non ha mai festeggiato, comprensibilmente, un compleanno. Vivono insieme, da soli, in una grande casa dai toni freddi di tutti i film horror con la fotografia fredda. Sono cianotici, lei parla poco, fa l'infermiera in un centro per anziani, specializzata nel far giocare al bingo, dieci parole al giorno ai colleghi. Lui non è socialmente accettabile né accettato: parla continuamente, troppo, è agitato, perfino violento quando si parla del genitore. A casa si esercita a metà con i giochi di prestigio e l'autodifesa: costruisce piccole armi, lancia petardi per fare fumo. La madre lo rimprovera, lui le risponde angosciato che deve proteggerla, e che lei deve proteggere lui. Poi arriva il momento di andare a letto e bisogna fare il giro delle stanze: aprire tutti gli armadi, guardare sotto a tutti i letti, per assicurarsi che non ci siano eventuali mostri pronti ad attaccare nella notte. Poi si legge una fiaba che dovrebbe condurre al sonno, e invece i due restano svegli. Una sera compare un libro, <i>The Babadook</i> appunto, un pop-up in bianco e nero che racconta la storia di un mostro desideroso di ammazzare gli abitanti della casa. Amelia è incredula, il bambino terrorizzato: quelle immagini, ma anche i suoni che ne derivano, lo perseguitano e non lo fanno dormire, non gli fanno parlare di altro in classe, coi compagni, alle feste di compleanno, con la zia unica parente presente. Presto viene cacciato dalla scuola e poi messo nell'angolo dalle altre mamme. Il demone del Babadook si sposta da lui a sua madre, che con bagagli di sonno arretrato e la perdita del lavoro ha sempre più scatti d'ira, sempre più momenti di poca lucidità, che vanno dal bagno completamente vestita alla violenza sul cane di famiglia. Passano le notti davanti al televisore: e qui la regista, che è una donna, e che si chiama <b>Jennifer Kent</b>, si lascia trasportare dalla sua cinefilia riempiendo lo schermo delle più disparate immagini, dalle televendite a Jakie Chan passando per il cartone animato di un lupo che si traveste da pecora. Se per tutto il tempo crediamo che il mostro che vive nell'ombra, che sentiamo rantolare ogni tanto, sia un parto della mente dato dallo stato delle cose, alla fine il film scivola nell'inaspettato surrealismo, senza però mostrarci quasi mai una goccia di sangue né un essere mostruoso. Presentato in concorso al Festival di Torino Scorso, <i>Babadook</i> è un film horror senza violenza che si basa esclusivamente sul concetto di paura. Non a caso molte sequenze, a partire dalla prima, mostrano Amelia a metà fra il sonno e la veglia, sottolineando che la notte, e il dormire, sono i momenti in cui siamo maggiormente deboli, e quindi spaventati. Si aggiunge la claustrofobia della messa in scena, che quasi per tutto il film è girato in casa, a basso costo, con un montaggio frenetico che mostra una serie di dettagli, di mani, scarpe, pioli della scala fotografati armonicamente col resto. Miglior film australiano agli AACTA Awards parimerito con <i>The Water Diviner</i> di Russel Crowe, miglior regia e sceneggiatura e altri 41 premi internazionali per il primo film da regista dell'attrice di <i>Murder Call</i>. La musica, che esplode nei titoli di coda, è di Jed Kurzel.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4609005093717204686.post-54074932818327634352015-07-10T04:33:00.002-07:002015-07-10T04:33:29.541-07:00Selma.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjnf_cugIPAVhL6SqnbXvRwtmeLADBWbySNycEfO5Y_pwkCMBDs8Q7O7SocOTdX-weYgcH9AC7Y5NlOl-bndfLg_AfXLrHhWsOPlqvbVVlKP3atNPt64ReQKy7-TE1b5zl4DoNNqfZfw/s1600/ted_two_ver5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjnf_cugIPAVhL6SqnbXvRwtmeLADBWbySNycEfO5Y_pwkCMBDs8Q7O7SocOTdX-weYgcH9AC7Y5NlOl-bndfLg_AfXLrHhWsOPlqvbVVlKP3atNPt64ReQKy7-TE1b5zl4DoNNqfZfw/s400/ted_two_ver5.jpg" width="282" /></a></div>
<b><i><span style="font-size: x-large;"><br /></span></i></b>
<b><i><span style="font-size: x-large;"><br /></span></i></b>
<b><i><span style="font-size: x-large;">Ted 2</span></i></b><br />
<i>id., 2015, USA, 115 minuti</i><br />
<b>Regia:</b> Seth MacFarlane<br />
<b>Sceneggiatura originale:</b> Seth MacFarlane, Alec Sulkin e Wellesley Wild<br />
<b>Cast: </b>Mark Wahlberg, Seth MacFarlane, Amanda Seyfried,<br />
Jessica Barth, Giovanni Ribisi, Morgan Freeman,<br />
Sam J. Jones, Patrick Warburton, Michael Dorn,<br />
Bill Smitrovich, John Slattery, Liam Neeson, Tom Brady,<br />
Jay Leno, Jimmy Kimmel, Alec Sulkin<br />
<b>Voto:</b> 6/ 10<br />
_______________<br />
<br />
Tre anni, una nomination all'Oscar (miglior canzone originale <i><a href="https://www.youtube.com/watch?v=veHpPG-Wcy8">Everybody Needs A Best Friend</a></i>, interpretata da Norah Jones nel tipico stile jazzy de <i>I Griffin</i>), la presentazione di quegli Academy Awards, un altro film in sala scritto diretto e interpretato (<i><a href="http://ilfilmstraniero.blogspot.it/2014/11/oh-django-django.html">Un Milione Di Modi Per Morire Nel West</a></i>, un'atrocità del demenziale candidata a quattro Razzie), tre serie animate portate contemporaneamente avanti e <b>Seth MacFarlane</b> ritorna, nel 2015 a dare voce (e movenze) all'orsetto giocattolo che negli anni '80 prese vita diventando un fenomeno mediatico invitato a talk-show e trasmissioni televisive per poi finire nel dimenticatoio dei più – ma non di <b>Mark Wahlberg</b>, adulto mai cresciuto nonostante un matrimonio e un divorzio, che ne sarebbe il “proprietario”, o meglio il “custode”?, il fedele “rimbombamico”, ecco. Perché Ted, peluche con vita e vizi – l'erba, la birra, il sesso – non dovrebbe avere proprietari, in quanto <i>human being</i> – ma lo è poi sul serio? In questo secondo capitolo, ambientato dal giorno delle sue nozze in poi, è questo il fulcro della trama: affermare la propria esistenza, i propri diritti civili, matrimoniali, lavorativi: in quanto fatto di pezza e ripieno di cotone, Ted non viene accettato da alcuni stati americani come marito, come cassiere del supermercato. La querela diventa virale, i giornalisti e i conduttori di TG ne parlano in televisione, ognuno la pensa come vuole e nella condizione di emarginato sociale e politico Ted si ritrova ad affiancare neri e omosessuali nelle annose marce che li hanno contraddistinti: l'elogio del diverso, quindi, a sorpresa, in uno sviluppo narrativo originale ma che nel suo script poi rivela l'obbligatoria banalità di vicende. Meno volgarità barbariche, meno sporcizia e demenzialità per un fondo di serietà legale in cui spunta <b>Morgan Freeman</b> avvocato (ovviamente nero) che non ha mai perso una causa a differenza della novella <b>Amanda Seyfried </b>(ovviamente bionda), già diretta da MacFarlane nel film precedente. Qualche siparietto <i>sui generis</i>, certo: a cominciare dalla raccolta del campione di sperma iniziale per rendere Ted padre di famiglia – privato dello strumento necessario e quindi costretto all'inseminazione artificiale, altro territorio spinoso; insieme a John finisce nella stanza sbagliata e il carrello con tutti i liquidi seminali si ribalta e ricopre uno dei due, sfiorando il vomito suo e di chi guarda. Essendo Ted questa volta più protagonista del suo co-starring, il temuto antagonista a maggior ragione è <b>Giovanni Ribisi</b>, anch'egli nel film precedente – quasi stesso <i>rôle</i> a causa del suo <i>physique</i> – ultimo nella scala gerarchica della Hasbro che vorrebbe riscattarsi coi consensi del proprietario. Satira agli onnipresenti supereroi: dai quali sono tutti mascherati durante il Comic-On e di cui si aspettano continue notizie («il prossimo Superman sarà interpretato da…»), passando per i fenomeni sportivi, i soliti cammei e la conclusiva scena di botte senza apparente spiegazione. L'originalità che ha contraddistinto il giovane regista, sceneggiatore e produttore si accartoccia (di nuovo) sul grande schermo, nonostante la chiave di lettura del film (<i>dei</i> film) sia la presa in giro del target hollywoodiano senza che il target hollywoodiano se ne accorga, anzi ci rida sopra. Ma dove le battute funzionano, il ritmo funziona, anche molto, è l'esito del plot che lascia delusi.Luca Fontòhttp://www.blogger.com/profile/13497445541451642515noreply@blogger.com0