mercoledì 5 febbraio 2014

il film danese.



Candidato al Golden Globe, in corsa per il BAFTA di domenica 16 e poi per l'Oscar del 2 marzo, vincitore della Palma al miglior attore Mads Mikkelsen e del Premio della Giuria Ecumenica a Cannes 2012, Il Sospetto è uno dei due film contro cui la nostra Grande Bellezza ha probabilità di perdere. Ed ha probabilità di perdere in parte perché l'Academy ama sempre dare l'Oscar al film straniero a sorpresa (si ricordi l'anno del Nastro Bianco e de Il Profeta) (e si guardi la cinquina di quest'anno), in parte perché l'effettiva concorrenza (La Vita Di Adèle, Il Passato, La Bicicletta Verde) non compare in gara, come non compare un unico film arraffa-tutto, tutti i premi stranieri, come fu per Amour l'anno scorso e Una Separazione quello prima. E la probabilità di farcela per Il Sospetto si misura sulla filmografia del suo regista Thomas Vinterberg, autore di un cult ormai consolidato, Festen, che fu snobbato dall'AMPAS ma ha fatto la storia, e di un altro film apprezzato, Submarino, che passò in concorso a Berlino. A ciò si aggiunge la cerimonia appena conclusa dei 67esimi Bodil Awards, i premi del cinema nordico (qui i vincitori, ma non sono in inglese) dove lo scontro era tutto tra il film di Vinterberg e quello di Lars von Trier, che ha produzione danese ma è recitato in inglese, Nymphomaniac, presuntamente diviso in due parti, probabilmente in Italia dopo la primavera. Al pimo sono andati i trofei per il miglior film, l'attrice non protagonista (Susse Wold), l'attore e la fotografia; al secondo è stata premiata l'interpretazione della protagonista Charlotte Gainsbourg (era contro Stacy Martin dallo stesso film), dopo che aveva ottenuto nominations anche per von Trier, Jamie Bell (non protagonista), Uma Thurman (non protagonista) e Stellan Skarsgård (protagonista). In questa edizione poliglotta c'era anche Kristin Scott Thomas per Solo Dio Perdona, e i film stranieri erano divisi in americani e non-in-inglese: Beasts Of The Southern Wild batte Frances Ha, Before Midnight, Django e addirittura Gravity; La Vita Di Adèle vince contro il nostro Sorrentino, il francese Ruggine E Ossa, la trilogia di Ulrich Seidl Paradise (Austria) e l'altro concorrente a cui dobbiamo stare attenti, Alabama Monroe.

Nessun commento:

Posta un commento