Annunciate dall'Accademia del Cinema Italiano le candidature ai più importanti premi cinematografici nostrani giunti oggi alla 59esima edizione, i premi David di Donatello. Una vergogna: di una lunghissima lista sono stati presi una manciata di titoli e replicati in ogni cinquina senza cognizione di causa, a partire dal capofila Anime Nere, 16 candidature per il terzo lungometraggio di Francesco Munzi, già nominato al David all'esordio Saimir, che conta anche un posto per Barbara Bobulova come attrice non protagonista, unica a parlare in italiano – seguito subito dopo da Il Giovane Favoloso di Mario Martone, vincitore con Noi Credevamo quattro anni fa, 14 nominations che ci aspettavamo (scene, costumi, che se la devono vedere con Maraviglioso Boccaccio; la magnifica musica di Apparat) a cominciare dalla sacrosanta performance di Elio Germano, attore senza rivali nonostante in gara contro i previsti Marco Giallini, Riccardo Scamarcio e Alessandro Gassmann. Quest'ultimo ritrova tutto il cast de Il Nome Del Figlio fra i nominati, Scamarcio soltanto la compare Jasmine Trinca per Nessuno Si Salva Da Solo. Sul versante femminile il disastro: causa morte, nomination d'obbligo per Virna Lisi come protagonista in un film senza protagonisti e di cui ogni attrice meritava la considerazione; Paola Cortellesi ci piace sempre tanto ma all'Accademia ancora di più, seconda nomination di fila dopo Sotto Una Buona Stella scorso (vinse nel 2011, per Nessuno Mi Può Giudicare), Margherita Buy era ovvia ma dovrebbe essere Alba Rohrwacher a trionfare, con Hungry Hearts del compagno Saverio Costanzo – 7 nomine – anche se quella di Vergine Giurata è la sua performance più riuscita; una sola candidatura per Laura Bispuri: regista esordiente contro il comedy Se Dio Vuole e il non-film N-Capace. Niente Short Skin, niente The Repairman: c'è Cloro, l'intenso dramma di una nuotatrice schiacciata dai problemi familiari, e a sorpresa il minuscolo Banana. Accanto alle 10 nominations di Mia Madre, appena proiettato a Cannes, tra cui quella giustissima per Giulia Lazzarini e quella un po' regalata a Nanni Moretti, Torneranno I Prati chiude il ciclo degli eterni candidati – ultimo film di Ermanno Olmi che promette sempre di essere giunto all'ultimo film (8 candidature); 7 invece per la commedia dell'anno Noi E La Giulia che addirittura fa doppietta di attori non protagonisti rubando ciò che spetterebbe a Kim Rossi Stuart e concorre al David Giovani che però, in quanto tale, potrebbe preferire Il Ragazzo Invisibile di Salvatores (10). Più vergognosa di ogni altra cosa è l'assenza de Le Meraviglie, colpevole di essere uscito ormai un anno fa, candidato solo alla produzione: Gran Premio a Cannes scorso, è in assoluto il miglior film italiano dell'anno. Invece i candidati secondo l'Accademia sono:
miglior film
Anime Nere di Francesco Munzi
Hungry Hearts di Saverio Costanzo
Il Giovane Favoloso di Mario Martone
Mia Madre di Nanni Moretti
Torneranno I Prati di Ermanno Olmi
migliore regista
Francesco Munzi per Anime Nere
Saverio Costanzo per Hungry Hearts
Mario Martone per Il Giovane Favoloso
Nanni Moretti per Mia Madre
Ermanno Olmi per Torneranno I Prati
Francesco Munzi per Anime Nere
Saverio Costanzo per Hungry Hearts
Mario Martone per Il Giovane Favoloso
Nanni Moretti per Mia Madre
Ermanno Olmi per Torneranno I Prati