Visualizzazione post con etichetta Pierfrancesco Favino. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pierfrancesco Favino. Mostra tutti i post

giovedì 18 ottobre 2012

la Svizzera tedesca.



Il Comandante E La Cicogna
id., 2012, Italia, 108 minuti
Regia: Silvio Soldini
Sceneggiatura originale: Doriana Leondeff, Marco Pettenello, Silvio Soldini
Cast: Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston,
Claudia Gerini, Luca Zingaretti, Maria Paiato, Michele Maganza
Voto: 7.2/ 10
_______________

Film a episodi misti e mischiati, pasticcio di generi e di trovate, la “nuova commedia di Silvio Soldini” promette benissimo dal trailer e ancora meglio dal titolo (dopo Pane E Tulipani, Agata E La Tempesta, Giorni E Nuvole, gli piacciono le coppie insomma). Promette bene, poi, per il cast, che è il solito (Battiston è in tutti i suoi film, la Rohrwacher negli ultimi tre) e che sappiamo essere sempre ben diretto e magistrale. Ma poi il film comincia, mentre Garibaldi in groppa al suo cavallo guarda tutta la piazza dall'alto e ciò che la abita, le liti tra le parcheggiatrici, gli incendi dolosi dei liceali, i furti ai parchimetri, e fuori campo si mette pure a parlare (con la voce subito riconoscibile di Pierfrancesco Favino) e no, la cosa non ci piace. Non ci piace nemmeno che poco dopo Garibaldi si metta a parlare, sempre statua e sempre a bocca cucita, con il cavalier Cazzaniga poco lontano da lui, fatto di un altro materiale, adagiato su un altro marciapiedi. I battibecchi, simpatici se li si prende con la satira dell'Italia di oggi e soprattutto se non si è della Lega, fanno una parentesi a sé stante che ogni tanto viene riaperta e richiusa, mentre a Torino cala la notte e l'unico che rimane sveglio è Leopardi, pure lui parlante, o Leonardo (entrambi doppiati da Neri Marcorè), dato che i busti li fanno con gli occhi aperti.
Nel mentre, anche Alba Rohrwacher, col nome simbolico di Diana, si guarda intorno. Si guarda come può fare solo un'artista, una disegnatrice, e come le artiste non arriva a fine mese e non si decide a partire per Berlino o Barcellona come tutti i suoi amici. Vede passare un furgoncino di idraulici e poi vede il suo proprietario di casa con cui è sempre in debito, senza sapere che tutte le loro strade si incroceranno. L'idraulico, Valerio Mastandrea, arranca pure lui tirando avanti una casa gravata da mutuo, una figlia porno-diva involontaria, un figlio ambientalisticamente nerd, una moglie morta che alle quattro di notte torna ad annusare il caffè miscela indiana Coop. Il proprietario di casa, Giuseppe Battiston, cita grandi nomi del passato e impara lingue per frasi fatte e dorme su cassetti impilati e sotto radio pendenti e ruba (sempre alla Coop) per dare a se stesso.
La commedia procede ad alti e bassi e bassissimi e più procede più migliora e sorprende (fatta eccezione per le solite dissolvenze a cerchio nero che non si possono vedere più e gli effetti speciali soprattutto nella corsa in bici in mezzo al traffico). Sono un po' patetici e ritriti i personaggi di Luca Zingaretti avvocato dei malavitosi e Maria Paiato segretaria lecchina mentre sono originalissimi e ben riusciti quelli dei protagonisti, e su tutti la Rohrwacher dà una delle migliori interpretazioni della carriera. Di contorno ci sono anche Giselda Volodi, appena vista in È Stato Il Figlio, che ha due battute contate ma le dice benissimo, e poi tale Shi Yang, cinese con nome italiano (geniale abbreviazione) che parla fluentemente dialetto. Altro aspetto interessante del film: il melting pot sociale e giustificato - Claudia Gerini è irrealmente genovese e ha sposato un realistico napoletano da cui si presentano due genitori sardi disperati...
Poi, mentre continuano gli alti e i bassi (bella la storia dei morti che fanno sciopero eccetera, meno bella la scappatella in Svizzera), si giunge a una pessima scena finale che però viene subito ripresa da splendidi titoli di coda.
Un film da vedere alla domenica pomeriggio, se ci si è abbuffati a pranzo.

mercoledì 1 agosto 2012

Venezia69: line-up.



Cominciamo dal manifesto: finalmente! La sigla tremenda che l'anno scorso ha accompagnato l'inizio delle proiezioni veneziane è stata ben sostituita da una piccola perla firmata dal vincitore del David (quest'anno, per il corto Dell'ammazzare Il Maiale) Simone Massi, ormai una celebrità, che sarà celebrato con la proiezione dei suoi sedici cortometraggi animati realizzati dal 1995 ad oggi durante la 69esima Mostra del Cinema di Venezia che si svolgerà al Lido Casinò dal 29 agosto all'8 settembre. Per questo, che dura 30 secondi, sono serviti più di 300 disegni (fatti tutti a mano) in cui omaggia il cinema di Fellini (riconoscete il rinoceronte di E La Nave Va...?), Angelopulos, Wenders, Olmi, Tarkovskij, Dovzenko, tutti autori di pellicole importanti per il disegnatore e regista “a passo uno”, rimasto unico nel suo genere. La sigla, dopo il manifesto, è stata presentata il 26 luglio a Roma durante la conferenza stampa dell'evento, quando è stato anche annunciato che il film d'apertura del festival sarà The Reluctant Fundamentalist di Mira Nair, regista Leone d'Oro nel 2001 con Monsoon Wedding e che torna al Lido per la quinta volta, questa volta fuori concorso. Basato sul best-seller omonimo di Mohsin Hamid e con nel cast Kate Hudson e Kiefer Sutherland, racconta la storia di un giovane pakistano che lavora a Wall Street e che si ritrova la vita sconvolta dopo l'attentato alle Torri Gemelle del 2001, causate dalla sua patria contro l'America di cui vive il sogno.
Insieme alla pellicola indo-americana, fuori concorso, ci saranno anche Spike Lee, Manoel De Oliveira, Robert Redford e la Susanne Bier premio Oscar per In Un Mondo Migliore - un sacco di registe donne, alla faccia di Cannes - oltre a Michael Mann (che l'anno scorso ha accompagnato sua figlia) e il Daniele Vicari di Diaz che ha sconvolto tutti, fuori concorso in sezione speciale.
Per 11 dei 17 registi in concorso (ma si aspetta l'annuncio del film-sorpresa) è la prima volta a Venezia, col ritorno di Marco Bellocchio che l'anno scorso ha ricevuto dalle mani di Bernardo Bertolucci il Leone d'Oro alla Carriera (mentre io stavo a guardare). Gli fanno compagnia, sul fronte italiano, Daniele Ciprì (che per Bella Addormentata è direttore della fotografia), noto per Il Ritorno Di Cagliostro e qualcosa in tv, e Francesca Comencini di ritorno dopo Lo Spazio Bianco. E c'è il regista cardine del 2011, Terrence Malick, che sarebbe volentieri tornato a Cannes a maggio ma To The Wonder (con Rachel Weisz, Rachel McAdams, Javier Bardem, Ben Affleck) non era pronto.
Gli altri nomi di quest'anno: Kasia Smutniak è stata scelta come madrina del Festival (presenterà le due cerimonie d'apertura e chiusura e affiancherà il direttore nella consegna dei vari premi), Pierfrancesco Favino sarà il presidente di giuria della sezione Orizzonti mentre Michael Mann il presidente della giuria per il concorso; il Leone alla Carriera di quest'anno sarà per un altro italiano, Francesco Rosi, che accompagnerà la proiezione del suo Il Caso Mattei del '72. E Marco Müller, spedito a Roma, lascia il posto ad Alberto Barbera, che già per tre anni ha assunto l'incarico di direttore artistico del Festival e che promette una rassegna meno grassa, meno ricca, ma lodevole. Si mormora che quindi, con Venezia alleggerita e Müller a Roma, potremmo avere due festival allo stesso livello.
I film annunciati per la 69esima Mostra del Cinema di Venezia sono:

concorso
Apres Mai di Olivier Assayas
At Any Price di Ramin Barhani
Bella Addormentata di Marco Bellocchio
La Cinquieme Saison di Peter Brosens & Jessica Woodworth
Lemale Et Ha'Chalal di Rama Burshtein
È Stato Il Figlio di Daniele Ciprì
Un Giorno Speciale di Francesca Comencini
Passion di Brian De Palma
Superstar di Xavier Giannoli
Pieta di Kim Ki-DukOutrage Beyond di Takeshi Kitano
Spring Breakers di Harmony Korine
To The Wonder di Terrence Malick
Sinapupunan di Brillante Mendoza
Linhas De Wellington di Valeria Sarmiento
Paradies: Glaube di Ulrich Seidl
Izmena di Kirill Serebrennikov

fuori concorso
L'homme Qui Rit di Jean-Pierre Ameris
Love Is All You Need? di Susanne Bier
Cherchez Hortense di Pascal Bonitzer
Sur Un Fil... di Simon Brook
Enzo Avitabile Music Life di Jonathan Demme
Tai Chi 0 di Stephen Fung
Lullaby To My Father di Amos Gitai
Shokuzai di Kiyoshi Kurosawa
Bad 25 di Spike Lee
The Reluctant Fundamentalist di Mira Nair
O Gebo E A Sombra di Manoel De Oliveira
The Company You Keep di Robert Redford
Shark (Bait 3D) di Kimble Rendall
Disconnect di Henry-Alex Rubin
The Iceman di Ariel Vromen

fuori concorso - proiezioni speciali
Anton Tut Ryadom di Lyubov Arkus
Ya Man Aach di Hinde Boujemaa
Clarisse di Liliana Cavani
Sfiorando Il Muro di Silvia Giralucci & Luca Ricciardi
Carmel di Amos Gitai
El Impenetrable di Daniele Incalcaterra & Fausta Quattrini
Witness: Libya di Michael Mann
Medici Con L'Africa di Carlo Mazzacurati
La Nave Dolce di Daniele Vicari

orizzonti
Wadjda di Haifaa Al Mansour
Khaneh Pedari di Kianoosh Ayari
Ja Tozhe Hochu di Alexey Balabanov
Gli Equilibristi di Ivano de Matteo
L'intervallo di Leonardo Di Costanzo
El Sheita Elli Fat di Ibrahim El Batout
Tango Libre di Frederic Fonteyne
Menatek Ha-Maim di Idan Hubel
Gaosu Tamen, Wo Cheng Baihe Qu Le di Li Ruijun
Kapringen di Tobias Lindholm
Leones di Jazmin Lopez
Bellas Mariposas di Salvatore Mereu
Low Tide di Roberto Minervini
Boxing Day di Bernard Rose
Yema di Djamila Sahraoui
Araf di Yesim Ustaoglu
Sennen No Yuraku di Koji Wakamatsu
San Zi Mei di Wang Bing

mercoledì 4 luglio 2012

Nastri d'Argento 2012 - vincitori.





Sono stati assegnati il 30 giugno a Taormina i Nastri d'Argento 2012, i premi assegnati dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani, durante una premiazione tenuta muta che andrà in onda in differita il 14 luglio su Rai 1.
Tra le candidature precedentemente annunciate e riportate anche qui sotto, non compare il film dei fratelli Taviani Cesare Deve Morire perché considerato una sorta di “inarrivabile” ed è stato insignito del Nastro dell'anno 2012 mentre all'intero cast maschile è andato un premio speciale. Premi speciali anche per gli scenografi italiani Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per il loro contributo artistico americano, per i fratelli Vanzina ormai simbolo della commedia italiana (e non all'italiana), per Matteo Garrone vincitore del Gran Prix a Cannes con Reality e poi Premio Person a Pierfrancesco Favino (personaggio dell'anno), Premio Lene Thun a Posti In Piedi In Paradiso (per la sensibilità con cui affronta un tema sociale), Premio Biraghi ad Andrea Osvart e Andrea Bosca.
I film in gara, invece, son sempre gli stessi, reduci o meno dai David: This Must Be The Place si porta a casa il Nastro più ambito e la scenografia, come a voler compensare ciò che non ha ottenuto nell'altra serata di cerimonia; un premio-contentino anche a Özpetek (soggetto e costumi), molti premi tecnici, a sorpresa, a Diaz, e gli attori protagonisti che ai David erano stati stranieri, qua devono essere per forza italiani e sono - di nuovo - Micaela Ramazzotti e Pierfrancesco Favino (nella foto d'apertura), entrambi bravissimi ed entrambi col doppio ruolo.
The Artist miglior film europeo e sorprendentemente Drive batte Una Separazione al miglior film straniero. Mentre un film italiano, girato in America, a cui abbiamo dato meno dell'insufficienza perché osceno, non solo aveva ricevuto un paio di nominations ma ha anche vinto, la migliore canzone.
Vincitori e candidati sono:


Regista del Miglior Film: Paolo Sorrentino per This Must Be The Place
Terraferma | Romanzo Di Una Strage Magnifica Presenza Diaz

Miglior Regista Esordiente: Francesco Bruni per Scialla!
Sette Opere Di Misericordia La-Bàs. Educazione Criminale Io Sono Li A.C.A.B.

Miglior Produttore: Domenico Procacci per Diaz
Romanzo Di Una Strage Un Giorno Questo Dolore Ti Sarà Utile This Must Be The Place La-Bàs. Educazione Criminale

Miglior Commedia: Posti In Piedi In Paradiso, regia di Carlo Verdone
CiliegineImmaturi, Il Viaggio | I Più Grandi Di Tutti | La Kryptonite Nella Borsa

Autore del Miglior Soggetto: Ferzan Özpetek & Federica Pontremoli per Magnifica Presenza
L'industriale I Primi Della Lista Io Sono Li 100 Metri Dal Paradiso

Miglior Sceneggiatura: Marco Tullio Giordana, Stefano Rulli e Sandro Petraglia per Romanzo Di Una Strage
Posti In Piedi In Paradiso DiazThis Must Be The Place Scialla!

Miglior Attore Protagonista: Pierfrancesco Favino in A.C.A.B. e Romanzo Di Una Strage
Fabrizio Bentivoglio | Elio Germano | Roberto Herlitzka | Vinicio Marchioni

Miglior Attrice Protagonista: Micaela Ramazzotti in Posti In Piedi In Paradiso e Il Cuore Grande Delle Ragazze
Carolina Crescentini | Donatella Finocchiaro | Claudia Gerini | Valeria Golino

Miglior Attore Non Protagonista: Marco Giallini in Posti In Piedi In Paradiso e A.C.A.B.
Giuseppe Fiorello | Fabrizio Gifuni | Michele Riondino | Riccardo Scamarcio

Miglior Attrice Non Protagonista: Michela Cescon in Romanzo Di Una Strage
Barbara Bobulova | Alessandra Mastronardi | Paola Minaccioni | Elisa Di Eusanio

Miglior Film Europeo: The Artist, regia di Michel Hazanavicius (Francia/ Belgio)
Carnage Faust | Melancholia | Shame

Miglior Film Extraeuropeo: Drive, regia di Nicholas Winding Refn (USA)
Hugo Cabret | Midnight In Paris The Tree Of Life Una Separazione

Miglior Fotografia: Luca Bigazzi per This Must Be The Place
Magnifica Presenza | A.C.A.B. | L'industriale | Terraferma

Miglior Montaggio: Benni Atria per Diaz
Romanzo Di Una Strage | A.C.A.B. | Magnifica Presenza | Il Primo Uomo

Miglior Scenografia: Stefania Cella per This Must Be The Place
Romanzo Di Una Strage | L'industriale | Mozzarella Stories | Diaz

Migliori Costumi: Alessandro Lai per Magnifica Presenza
Il Cuore Grande Delle Ragazze | La Scomparsa Di Patò | La Kryptonite Nella Borsa | L'ultimo Terrestre

Miglior Sonoro In Presa Diretta: Remo Ugolinelli e Alessandro Palmerini per Diaz
Romanzo Di Una Strage | Sette Opere Di Misericordia | Io Sono Li | La-Bàs. Educazione Criminale

Migliore Colonna Sonora: Franco Piersanti per Terraferma e Il Primo Uomo
Magnifica Presenza | Quasi Amici | Diaz | I Più Grandi Di Tutti

Migliore Canzone Originale: Andrea Guerra, Michele von Buren e Elisa per “Love Is Required” da Un Giorno Questo Dolore Ti Sarà Utile
Immaturi, Il Viaggio | Posti In Piedi In Paradiso | Scialla! | Il Giorno In Più

Nastro Europeo Bulgari: Matteo Garrone

Nastro d'Oro 2012: Dante Ferretti & Francesca Lo Schiavo per Hugo Cabret

Nastro Speciale 2012 per la Commedia: Carlo Vanzina & Enrico Vanzina