venerdì 21 dicembre 2012

Oscar 2013 - il film straniero.



È con le lacrime agli occhi che scrivo.
Neanche quest'anno l'Italia riesce ad arrivare alla cinquina del Miglior Film Straniero; c'era andata vicina, nel 2007, con La Sconosciuta di Tornatore (capolavoro indiscusso del regista), dopo che nel 2005 era riuscita ad ottenere addirittura una nomination, per un'ubriacatura della giuria, grazie a La Bestia Nel Cuore, che fu battuta da Tsotsi, dopo che nel 1998 Benigni fece arraffatutto con La Vita È Bella, portando alla statuetta anche Nicola Piovani. Quello fu il nostro ultimo Oscar, il decimo ufficiale dal '56 (anno in cui la categoria fu istituita; prima di allora venivano assegnati dei premi onorari che De Sica e Clément hanno ottenuto con Sciuscià, Ladri Di Biciclette e Le Mura Di Malapaga). Noi, che siamo stati i primi a vincere questo premio. Noi che siamo stati anche i secondi. Che abbiamo record di candidature. Che abbiamo avuto due attori vittoriosi per un film in lingua straniera. Che adesso siamo stati raggiungi, in questo record, da una rinata Francia, capace l'anno scorso di scavalcare la categoria “minore” e portare The Artist dritto dritto al Miglior Film. E quest'anno scendono di nuovo in campo: Quasi Amici, come previsto, è tra le nove pellicole appena annunciate tra cui l'Academy il 10 gennaio sceglierà i cinque candidati al Miglior Film Straniero 2013.
Gli fanno compagnia, con immenso diritto, i capolavori Amour e Oltre Le Colline, insieme a Sister della Meier, il canadese Rebelle (quarto film in lingua francese, quindi), il cileno No con Gael García Bernal e a sorpresa un trittico di nordici: l'islandese The Deep, il norvegese Kon-Tiki e il danese A Royal Affair, epopee storiche (su una zattera in pieno oceano, sui reali di Danimarca) che non hanno niente a che vedere col nostro incredibile Cesare.
Sono fuori anche À Perdre La Raison, Barbara, La Sposa Promessa, Después De Lucía e Pietà. E se neanche quest'anno, con un film così potente e originale ce l'abbiamo fatta, non vedo in cosa sperare ancora.

Amour di Michael Haneke (Austria)
Rebelle [War Witch] di Kim Nguyen (Canada)
No di Pablo Larraín (Cile)
A Royal Affair [En Kongelig Affære] di Nikolaj Arcel (Danimarca)
Quasi Amici di Olivier Nakache & Eric Toledano (Francia)
The Deep [Djúpio] di Baltsar Kormákur (Islanda)
Kon-Tiki di Joachim Rønnig & Espen Sandberg (Norvegia)
Oltre Le Colline di Cristian Mungiu (Romania)
Sister [L'enfant D'en Haut] di Ursula Meier (Svizzera)

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