sabato 8 dicembre 2012

NYFCC - vincitori.



La Bigelow colpisce ancora.
Dopo aver stracciato l'ex marito agli Oscar di tre anni fa con The Hurt Locker, la regista-con-le-palle (come amano definirla dall'altra sponda del mare), capace di girare film “da maschio” più dei maschi, gira un altro film “da maschio” e dopo essere stata quasi ignorata per venticinque anni diventa la regista dalle mani d'oro. Dopo aver parlato di un disinnescatore di mine incapace di (soprav)vivere senza l'adrenalina del suo mestiere, facendo vincere ad Avatar solo i premi per gli effetti, le scene e la fotografia, Kathryn Bigelow si rimette a lavorare con il co-premio Oscar Mark Boal già autore della pellicola precedente e manda nelle sale Zero Dark Thirty, in italiano con “Operazione” davanti al titolo, cronaca decennale della ricerca, della cattura e dell'uccisione di Osama Bin Laden. Attrice protagonista, la figura cardine dell'anno scorso, Jessica Chastain, in un'interpretazione idolatrata ma che non è bastata a farle vincere il premio come Migliore Attrice. Ci pensa infatti Rachel Weisz a ritirarlo, Academy-Award-winners per The Constant Gardener e unico nome bisbigliato per i prossimi Oscar. In The Deep Blue Sea interpreta la moglie di un giudice inglese che intraprende una relazione extra-coniugale con un pilota dell'Air Force che la consumerà dall'interno. Mentre il film della Bigelow è programmato per uscire da noi il prossimo gennaio (qui il trailer), quest'ultimo non ha ancora data italiana programmata.
Uscirà sempre a gennaio da noi, il 24, l'altro film pluri-vincitore, Lincoln di Steven Spielberg che ritorna serio dietro la macchina da presa dopo il disneyano War Horse, Miglior Attore il bravo Daniel Day-Lewis e Migliore Attrice la due volte Oscar Sally Field, Norma Rae, M'Lynn Eatenton, Mrs. Gump, Nora Walker, insomma un'attrice poco nominata ma che tutti abbiamo visto almeno due volte.
E prosegue l'affermazione - finalmente - di Matthew McConaughey proprio ora che l'età avanza e il suo corpo si inflaccidisce, ma lui fa vedere come sta messo bene in Magic Mike che miracolosamente arriva ai premi per la sua interpretazione bizzarra, insieme a quella ancora meglio di Bernie.
How To Survive A Plague, documentario sulla lotta all'AIDS da parte di due coalizioni particolarmente volenterose, non vince il premio per il film non-fiction ma per l'Opera Prima, mentre il Miglior Documentario è The Central Park Five, storia dei cinque latino-americani che violentarono una donna bianca in Central Park nel 1989.
Tim Burton se ne torna a casa contento perché per una volta si mette a dirigere un cartone animato (e non solo a produrlo come i precedenti) e vince dato che per Dark Shadows non possono mica dargli niente, mentre Amour meritatamente trionfa anche qui.

Miglior Film
Operazione Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow

Miglior Regia
Kathryn Bigelow per Operazione Zero Dark Thirty

Miglior Attrice
Rachel Weisz in The Deep Blue Sea

Miglior Attrice Non Protagonista
Sally Field in Lincoln

Miglior Attore
Daniel Day-Lewis in Lincoln

Miglior Attore Non Protagonista
Matthew McConaughey in Bernie e Magic Mike

Miglior Fotografia
Greig Fraser per Operazione Zero Dark Thirty

Miglior Sceneggiatura
Tony Kushner per Lincoln

Miglior Opera Prima
How To Survive A Plague di David France

Miglior Documentario
The Central Park Five di Ken Burns, Sarah Burns e David McMahon

Miglior Film d'Animazione
Frankenweenie di Tim Burton

Miglior Film Straniero
Amour di Michael Haneke (Austria/ Francia)

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