martedì 5 novembre 2013

Roma Film Fest 2013 - concorso.



Si svolgerà dall'8 al 17 novembre l'ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, per la seconda volta diretta dall'ex-veneziano Marco Müller che al Lido compì miracoli – soprattutto in chiusura di mandato – e che nella capitale si ritrova le solite polemiche di finanziamento e di identità («a differenza degli altri festival, quello di Roma non ha dei connotati propri»).
Per la prima volta ci saranno due madrine: Sabrina Ferilli, appena uscita dal successo de La Grande Bellezza, film-elogio della Città Eterna, aprirà le proiezioni questo venerdì sera – mentre Anna Foglietta condurrà la cerimonia di premiazione.
In giuria compare, unico italiano, il regista di Melissa P. che poi ha battuto la testa e ha emulato Visconti Luca Guadagnino, apprezzato in tutto il mondo per Io Sono L'amore; con lui al tavolo si sederanno la regista argentina Verónica Chen, l'attore russo Aleksei Guskov reduce dal ruolo di Giovanni Paolo II nel film italiano Era Santo, Era Uomo, la regista, sceneggiatrice e attrice francese di Camille Redouble Noémie Lvovsky, il regista iraniano Amir Naderi (Cut) e il regista cinese Zhang Yuan (La Guerra Dei Fiori Rossi). Presidente di giuria, James Gray, regista americano dell'appena presentato a Cannes The Immigrant oltre che di Two Lovers e I Padroni Della Notte. La sezione Cinema XXI sarà presieduta invece dal vincitore dell'anno scorso (con Marfa Girl) Larry Clark.
Premio postumo alla Carriera per il cineasta russo Aleksej Jurevic German, primo caso di festival europeo che celebra un regista defunto (riceverà il premio la moglie Svetlana Karmalita e sceneggiatrice dei suoi film). Cinque pellicole in cinquant'anni, l'ultima, È Difficile Essere Un Dio, sarà proiettata alla fine della cerimonia di consegna: epopea fantascientifica filosofica dal romanzo dei fratelli Strugatski.
In concorso troviamo l'italiano Mirko Locatelli autore di cui parlammo anni fa che dopo il minuscolo Come Prima (mediometraggio sulla disabilità che ha colpito anche il regista) e il piccolo Il Primo Giorno D'inverno passato di sfuggita a Venezia (storia carica di simboli di un ragazzo silenzioso e della sua rabbia omofobica) si ritrova in gara con I Corpi Estranei, scritto ancora con Giuditta Tarantelli e interpretato da Filippo Timi; altro italiano è il Take Five di Guido Lombardi, ex esordiente con Là-Bas, che ritorna sui toni criminali spostandosi nella grande bellezza di Napoli da riscoprire, tra le fogne e l'acquedotto sotto la città, in cui la banda dei cinque del titolo si sposta per raggiungere le banche. Sempre in concorso c'è il Dallas Buyers Club già celebrato all'Hollywood Film Fest per la coppia Matthew McConaughey e Jared Leto – il primo meccanico ammalato di AIDS e il secondo trans al seguito. Spike Jonze torna dopo quattro anni dalle Creature Selvagge con il quarto lungometraggio da regista (Essere John Malkovich, Il Ladro Di Orchidee) e ripropone la coppia sullo schermo Joaquin Phoenix-Amy Adams in un'ambientazione leggermente futuristica in cui un sistema operativo di nome Samantha (voce di Scarlett Johansson) soddisfa tutti i bisogni di chi l'acquista. Ultimo film di cui parliamo è Out Of The Furnace dell'attore Scott Cooper, regista nel 2009 di Crazy Heart con cui vinse l'Oscar Jeff Bridges; Christian Bale appena uscito di prigione pensa al matrimonio con la fidanzata Zoe Saldana prima di scoprire che suo fratello è stato ucciso; nel cast anche Woody Harrelson, Willem Dafoe, Forest Whitaker e Casey Affleck.
Di seguito, dopo l'interruzione, tutti i film in concorso all'ottavo Festival del Cinema di Roma.

concorso
Another Me di Isabel Coixet (Spagna, UK)
I Am Not Him di Tayfun Pirselimoglu (Turchia, Francia, Grecia, Germania)
I Corpi Estranei di Mirko Locatelli (Italia)
Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée (USA)
Entre Nós di Paulo Morelli (Brasile)
Gass di Kiarash Asadizadeh (Iran)
Her di Spike Jonze (USA)
Lanse Gutou di Cui Jian (Cina)
Manto Acuífero di Michael Rowe (Messico)
Mogura No Uta di Takashi Miike (Giappone)
Out Of The Furnace di Scott Cooper (USA, UK)
Quod Erat Demonstrandum di Andrei Gruzsniczki (Romania)
Sebunsu Kodo di Kiyoshi Kurosawa (Giappone)
Sorg Og Glæde di Nils Malmros (Danimarca)
Take Five di Guido Lombardi (Italia)
Tir di Alberto Fasulo (Croazia, Italia)
A Vida Invisívle di Vítor Gonçalves (Portogallo)
Volantin Cortao di Diego Ayala & Anibal Jofré (Cile)

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