sabato 21 giugno 2014
#Mix: la lista.
Gerontophilia
id., 2013, Canada, 82 minuti
Regia: Bruce LaBruce
Sceneggiatura originale: Bruce LaBruce & Daniel Allen Cox
Cast: Pier-Gabriel Lajoie, Walter Borden, Katie Boland,
Marie-Hélène Thibault, Yardly Kavanagh, Jean-Alexandre Létourneau,
Brian D. Wright, Nastassia Markiewicz
Voto: 5.4/ 10
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«Questo è un film insolito per me» esordisce Bruce LaBruce presentando la pellicola al secondo giorno del 28° Festival Mix, «perché ho lavorato con attori professionisti, mi sono affidato ad agenzie di casting, avevo un grosso budget e poi, soprattutto, non si scopa». I titoli di testa però compaiono mentre sentiamo rantoli di piacere: è un bacio appassionato che Desirée intervalla all'elenco delle donne rivoluzionarie della sua lista – di cui fa parte Winona Ryder in quanto taccheggiatrice – bacio col fidanzatino Lake, che poi tutto imbacuccato nel freddo Canada anglo-francofono torna a casa in skate passando per la stradina dove un vecchietto aiuta i pedoni ad attraversare. Primo ralenty: capiamo, grazie al titolo, del latente feticismo. Lake, con bizzarra madre Peter Pan in casa e nessuna figura maschile se non quella di Gandhi sul letto, fa il bagnino per racimolare qualche soldo, in piscina, e recuperando un vecchio mezzo annegato, un giorno, facendogli la respirazione bocca-a-bocca, ha un'erezione che non riesce a nascondere: secondo ralenty. Finirà a lavorare in una casa di cura dal nome intelligente Colpo Al Cuore, per merito della genitrice che non si capisce come sia diventata amministratrice dello stabile, grazie a un'ellisse gigantesca che accorcia il già corto film. Qua dentro il bel giovinastro – labbra carnose e spalle chilometriche – potrà realizzare le sue fantasie di ritrattistica matusa, e tra un'accurata pulizia di un vecchio e la scoperta di una masturbazione di un altro, si insidierà nell'edificio senza passare dalla strada più ovvia: quella dei suoi colleghi coetanei. «Credo di avere un feticismo» dice alla fidanzatina, che resta sempre, e che sempre crede nella rivoluzione; «tipo la pelle?» chiede lei, e lui risponde che no, non così tanto. In effetti il feticismo non c'è, e se c'è non è sviluppato. Eccetto qualche disegno e il durello di cui prima, Lake è totalmente mancante di spessore psicologico: l'averlo privato del padre è una trovata banalmente semplicistica, l'avergli dato una madre che pensa più agli uomini che al mantenimento di se stessa idem; Pier-Gabriel Lajoie è, effettivamente, l'unico che ne esce sconfitto perché completamente vuoto, svuotato da caratteri d'interesse. Parrebbe un neo-nonsessuale ingenuo che trova un primo grande mecenate in questo vecchio, elegantissimo, colto, navigato, che decide di portare in giro per l'America come se fosse un parente, più che un amante. È bravo a piangere alla fine ma per tutto il resto del film mantiene la sua mono-espressione da copertina indie – ed effettivamente LaBruce ci dice che «si trova a Milano, ma non ha potuto essere qui perché domani sfila per Armani». È un modello, prima di essere un attore, e si vede. Al contrario i tre figuri che lo circondano sono splendidi: a partire da Walter Borden, prima grande fonte di comicità nella pellicola – e poi Katie Boland, con la sua faccia da Disney Channel (era in un cameo in The Master). LaBruce è simpatico e lo sa, è uno spasso: sa tenere il pubblico in sala sia quando parla sia quando scrive i suoi copioni. Si ride moltissimo, i più trasportabili avevano le lacrime: ma non è sempre un pregio, sganasciarsi, perché si è sprecata l'occasione di affrontare un tema così insolito, patologicamente quasi, per favorire qualche bella immagine, ben fotografata, che (complice la troppa musica indie di sottofondo) crea una lunga pubblicità di profumo più che un film. Impossibile non farsi venire in mente il ben più funereo e poetico e raffinato Harold & Maude; eppure c'è una scena, in un motel, con un preservativo e un vecchio stesso che, specularmente, cita in modo chiaro Gli Abbracci Spezzati. Ecco, quella era una gerontofilia al contrario; questa è, semplicemente, una relazione.
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