venerdì 25 ottobre 2013

i film stranieri.



I cinema sono proibiti in Arabia Saudita e i film si guardano in dvd o se passano in televisione; per cui è la prima volta nella storia che il Paese manda una pellicola in lizza per gli Oscar – e per di più è diretto da una donna (Haifaa Al-Mansour). Il film in questione, La Bicicletta Verde, oltre ai tre premi veneziani nel 2012 ha riscosso successi a Dubai, Vancouver, Sidney, Oslo, Los Angeles, ed è uno dei molti film di ritorno da grandi festival che aspirano alla nomination più importante dell'anno. Che sarà annunciata il 16 gennaio 2014, durante la lettura dei candidati agli 86esimi Academy Awards. Gli Oscar al Miglior Film Straniero, però, vengono sempre anticipati da una scrematura di nove titoli pubblicati circa otto giorni prima della data ufficiale, in cui le speranze vengono perse o rafforzate. Sono 76 quest'anno i film a gareggiare; Repubblica Ceca e Libano hanno all'ultimo momento cambiato idea sul film da spedire oltreoceano, mentre l'Italia ha grazie a Dio orientato la propria scelta sull'unico film che poteva avere speranze, La Grande Bellezza, tanto elogiato quanto criticato allo scorso Cannes dove Paolo Sorrentino è ormai di casa. Da Cannes ne arrivano altri 12, tra cui il Renoir che a sorpresa la Francia schiera senza grassi entusiasmi, dopo la disdetta (giustificata) del Quasi Amici dell'anno scorso, partito per essere uno dei Migliori Film in assoluto dopo la precedente vittoria di The Artist. Renoir, di Gilles Bourdos, biopic sulla vita del pittore analizzata al suo crepuscolo, odora di seconda scelta dietro alla Palma d'Oro La Vita Di Adele, ora nelle nostre sale e da troppo poco in Francia (9 ottobre), motivo per cui non ha potuto rappresentare lo Stato. Potrà farlo l'anno prossimo, ma già questa volta Adèle Exarchlopoulos e Léa Seydoux potrebbero ricevere la nomination per l'interpretazione femminile (e la prima lo meriterebbe come poche). Stessa sorte toccò l'anno scorso a Il Sospetto di Vinterberg, mandato quest'anno, e distribuito in Italia da BiM che si ritrova in sala due pellicole di questa lista, Il Passato del già Oscar Farhadi (Palma alla Béjo) e The Grandmaster di Wong Kar-Wai, di ritorno sul grande schermo dopo l'americano Un Bacio Romantico del 2007. È la prima volta anche per la Moldavia ed è la prima volta che il Montenegro spedisce un film come stato indipendente; rinunciano alla gara invece il Vietnam e la Macedonia.
Sussurri sull'alta probabilità nostrana di farcela almeno quest'anno e grida sulle possibili più grasse nominations per La Migliore Offerta di Tornatore (recitato in inglese). La Grande Bellezza uscirà negli Stati Uniti il 15 novembre distribuito da Criterion e Janus. La competizione più agguerrita: sicuramente il bel Gloria (altra formidabile attrice, Orso a Berlino), il tedesco Zwei Leben, la solita Polonia, appena applaudita a Venezia per Walesa di Andrzej Wajda, il romeno Child's Pose (Orso d'Oro al Miglior Film) e l'inglese Metro Manila, recitato però in tagalog, la più diffusa lingua delle Filippine.
Di seguito, tutti i titoli in corsa per la candidatura.

Afghanistan: Wajma (An Afghan Love Story) di Barmak Akram
Albania: Agon di Robert Budina
Arabia Saudita: La Bicicletta Verde di Haifaa Al-Mansour
Argentina: Wakolda (The German Doctor) di Lucía Puenzo
Australia: The Rocket di Kim Mordaunt
Austria: Die Wand (The Wall) di Julian Pölsler
Azerbaijan: Çölçü (Steppe Man) di Shamil Aliyev

Bangladesh: Television di Mostofa Sarwar Farooki
Belgio: The Broken Circle Brakedown di Felix van Groeningen
Bosnia & Erzegovina: An Episode In The Life Of An Iron Picker di Danisa Tanovica
Brasile: O Som Ao Redor (Neighbouring Sounds) di Kleber Mendonça Filho
Bulgaria: The Color Of The Chameleon di Emil Hristov

Cambogia: L'image Manquante (The Missing Picture) di Rity Panh [documentario]
Canada: Gabrielle di Louise Archambault
Chad: GrisGris di Mahamat-Saleh Haroun
Cile: Gloria di Sebastián Lelio
Cina: Back To 1942 di Xiaogang Feng
Colombia: La Playa DC di Juan Andrés Arango Garcia
Corea del Sud: Beom-joe-so-nyeon (Juvenile Offender) di Kang Yi-kwan
Croazia: Alima's Path di Arsen A. Ostojic

Danimarca: Il Sospetto di Thomas Vinterberg

Equador: The Porcelain Horse di Javier Andrade
Egitto: Winter Of Discontent di Ibrahim El-Batout
Estonia: Free Range/ Ballaad Maailma Heakskiitmisest (Free Range) di Veiko Ounpuu

Filippine: Transit di Hannah Espia
Finlandia: Lärjungen (The Disciple) di Ulrika Bengts
Francia: Renoir di Gilles Bourdos

Georgia: In Bloom di Nana Ekvtimishvili & Simon Groß
Germania: Zwei Leben (Two Lives) di Judith Kaufmann & Georg Maas
Giappone: Fune Wo Amu (The Great Passage) di Yuya Ishii
Grecia: Boy Eating The Bird's Food di Ektoras Lygtizos

Hong Kong: The Grandmaster di Wong Kar Wai

India: The Good Road di Gyan Correa
Indonesia: Sang Kiai di Rako Prijanto
Iran: Le Passé (Il Passato) di Asghar Farhadi
Islanda: Of Horses And Men di Benedikt Erlingsson
Israele: Bethlehm di Yval Adler
Italia: La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino

Kazakistan: Old Man aka Shal di Ermek Tursunov

Lettonia: Mother, I Love You di Janis Nords
Libano: Blind Intersections di Lara Saba
Lituania: Conversations On Serious Topics di Giedre Beinoriute [documentario]
Lussemburgo: Blind Spot di Christophe Wagner

Marocco: Les Chevaux De Dieu (Horses Of God) di Nabil Ayouch
Messico: Heli di Amas Escalante
Moldavia: All God's Children di Adrian Popovici
Montenegro: Ace Of Spades - Bad Destiny di Drasco Durovic

Nepal: Soongava (Soongava: Dance Of The Orchids) di Subarna Thapa
Norvegia: Jeg Er Din (I Am Yours) di Iram Haq
Nuova Zelanda: Tuakiri Huna (White Lies) di Dana Rotberg

Paesi Bassi: Borgman di Alex van Wardmedam
Pakistan: Zinda Bhaag di Meenu Gaur & Farjad Nabi
Palestina: Omar di Hany Abu-Assad
Perù: El Limpiador (The Cleaner) di Adrián Saba
Polonia: Walesa - L'uomo Della Speranza di Andrzej Wajda
Portogallo: Linhas De Wellington (Lines Of Wellington) di Valeria Sarmiento

Repubblica Ceca: The Don Juans aka Skirt Chasers di Jirí Menzel
Repubblica Domenicana: Who's The Boss di Ronny Castillo

Romania: Il Caso Kerenes di Calin Peter Netzer
Russia: Stalingrad di Fedor Bondarchuk

Serbia: Krugovi (Circles) di Srdan Golubovic
Singapore: Ilo Ilo di Anthony Chen
Slovacchia: My Dog Killer di Mira Fornay
Slovenia: Class Enemy di Rok Bicek
Spagna: 15 Años Y Un Día (15 Years And One Day) di Garcia Querejeta
Sud Africa: Die Vier Hoeke (Four Corners) di Ian Gabriel
Svezia: Eat Sleep Die di Gabriella Pichler
Svizzera: More Than Honey di Markus Imhoof [documentario]

Tailandia: Countdown di Nattawut Poonpiriya
Taiwan: Soul di Chung Mong-Hong
Turchia: The Butterfly's Dream di Yilmaz Erdogan

Ucraina: Paradjanov di Serge Avedikian & Olena Fetisova
UK: Metro Manila di Sean Ellins
Ungheria: The Notebook di János Szász
Uruguai: Anina di Alfredo Soderguit

Venezuela: Brecha En El Silencio (Breach In The Silence) di Luis & Andrés Rodríguez

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