martedì 28 gennaio 2014

Directors Guild Awards - vincitori.



Alfonso Cuarón riceve da Ben Affleck, vincitore della scorsa edizione, il premio come miglior regista 2014 ai 66esimi Directors Guild Awards (foto), i premi del sindacato americano dei registi che ogni anno premia il cinema e la televisione (qui il sito ufficiale, con i vincitori di tutte le categorie). L'autore, produttore e montatore di Gravity incassa un altro trofeo dopo il Golden Globe per lo stesso ruolo, per lo stesso travagliato film che, con 100 milioni di budget, scritto anni fa e poi acquistato nel 2010 dalla Warner Bros, ha rappresentato uno dei maggiori incassi del 2013 (più di 675 milioni di dollari, l'80% dei quali per le proiezioni in 3D, battendo l'incasso parziale di Avatar). Durante la cerimonia di premiazione, dove era secondo favorito Steve McQueen, è comparsa anche Sandra Bullock, protagonista quasi unica del film dopo che la sua parte era stata data a Blake Lively e Natalie Portman, che rifiutarono durante la lavorazione. Cuarón ha ripreso su green screen attraverso una macchina digitale il cui ricavato è stato poi convertito in 3D. Lavorando con la Framestone (Oscar agli effetti de La Bussola D'oro), Cuarón ha montato 155 inquadrature di circa un minuto l'una, fatta eccezione per la prima, di quasi 20: un pianosequenza magistrale.
L'Oscar a questo punto è certo, a meno che la presenza di Ben Affleck, che l'anno scorso non fu neanche candidato per la sua direzione di Argo, non porti sfortuna all'autore de I Figli Degli Uomini; ma l'Academy premiò Ang Lee per la super-digitale Vita Di Pi, segno di un interesse verso l'uso impastato del digitale.


miglior regista
di un lungometraggio di finzione
Alfonso Cuarón per  Gravity 
Paul Greengrass per Captain Phillips - Attacco In Mare Aperto
Steve McQueen per 12 Anni Schiavo
David O. Russell per American Hustle - L'apparenza Inganna
Martin Scorsese per The Wolf Of Wall Street

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