sabato 31 maggio 2014

Cannes 2014 - vincitori.



Senza Nanni Moretti che si becca l'accusa di concussore e con un solo film italiano in gara – e uno solo nella seconda competizione più grassa, andato anche maluccio – l'Italia si becca finalmente il secondo più importante premio del Festival di Cannes perché Le Meraviglie di Alice Rohrwacher (nella foto) è splendido e splendidamente fatto. La Palma va al tanto acclamato Nuri Bilge Ceylan che già era stato elogiato per C'era Una Volta In Anatolia e qui non poteva non essere premiato (se non altro, per aver riportato in voga i film da tre ore). La giuria premia parimerito il più anziano e il più giovane regista in concorso: Jean-Luc Godard e il suo sperimentalismo narrativo da una parte, Xavier Dolan e i suoi venticinque anni e il suo film verticale dall'altra, applaudito da tutta la stampa e considerato ora “Palma morale”, motivo per cui, per la prima volta nella carriera del baby-regista, la sua pellicola avrà distribuzione italiana. Sorprende ma è pure giustissimo il Premio per l'Interpretazione Femminile a Julianne Moore, ma lei non c'è a ritirarlo, per Maps To The Sars, che magari le varrà il tanto bramato Oscar. L'attore maschile è Timothy Spall, come già si mormorò il primo giorno, feticcio di Mike Leigh e qui volto del pittore Turner. Il documentario co-diretto da Wim Wenders, presente anche per la rimasterizzazione de Il Cielo Sopra Berlino, si accaparra il Premio Speciale dell'Un Certain Regard e la menzione speciale FIPRESCI. Fanno scintille l'ucraino The Tribe alla Semain De La Critique e il francese Les Combattants alla Quinzane; un altro pezzo di Italia sale sul podio della Cinéfondation con Lievito Madre di Fulvio Risuleo, corto dal Centro Sperimentale di Cinematografia che guadagna il terzo posto della gara.
Di seguito e dopo il salto, tutti i vincitori.

in concorso
Palma d'Oro
Kış Uykusu (Winter Sleep) di Nuri Bilge Ceylan (Turchia, Francia e Germania)

Gran Premio
Le Meraviglie di Alice Rohrwacher (Italia)

Premio della Giuria (parimerito)
Mommy di Xavier Dolan (Francia & Canada)
Adieu Au Langage di Jean-Luc Godard (Svizzera)



Miglior Regista
Bennet Miller per Foxcatcher (USA)

Miglior Sceneggiatura
Andrei Zvyagintsev & Oleg Negin per Leviathan (Russia)

Miglior Attrice
Julianne Moore in Maps To The Stars di David Cronenberg (Canada, USA, Francia e Germania)

Miglior Attore
Timothy Spall in Mr. Turner di Mike Leigh (UK)

Camera d'Or
Party Girl di Claire Burger, Samuel Theis e Marie Amachoukeli (Francia)

cortometraggi
Palma d'Oro
Leidi di Simón Mesa Soto (Colombia & UK)

Menzione Speciale
Aïssa di Clément Tréhin-Lalanne (Francia)
Ja Vi Elsker (Yes We Love), Hallvar Witzø (Norvegia)

un certain regard
Premio dell'Un Certain Regard
Fehér Isten (White God) di Kornél Mundruczó (Ungheria, Germania e Svezia)

Premio della Giuria: Turist di Ruben Östlund (Svezia)
Premio Speciale: The Salt Of The Earth (aka Shade and Light) di Wim Wenders & Juliano Ribeiro Salgado (Francia)
Premio d'Ensemble: Party Girl di Claire Burger, Samuel Theis e Marie Amachoukeli (Francia)
Miglior Attore: David Gulpilil in Charlie's Country di Rolf de Heer (Australia)

quinzaine des réalisateurs
film
SACD Prize: Les Combattants (Fighters) di Thomas Cailley (Francia)
Arte Cinema Prize: Les Combattants (Fighters) di Thomas Cailley (Francia)
Label Europa Cinemas Prize: Les Combattants (Fighters) di Thomas Cailley (Francia)

cortometraggi
Premio Illy: Sem Coração di Nara Normande & Tião (Brazil) 25'
Menzione Speciale: Trece Si Prin Perete (It Can Pass Through The Wall) di Radu Jude (Romania) 17'

Carrose d'Or: Alain Resnais

semain de la critique
film
Gran Premio: ПЛЕМЯ Plemya (The Tribe) di Myroslav Slaboshpytskiy (Ucraina & Paesi Bassi)
Premio Visionary: ПЛЕМЯ Plemya (The Tribe) di Myroslav Slaboshpytskiy (Ucraina & Paesi Bassi)
Premio SACD: Hope di Boris Lojkine (Francia)
Gan Foundation Support for Distribution: ПЛЕМЯ Plemya (The Tribe) di Myroslav Slaboshpytskiy (Ucraina & Paesi Bassi)

cortometraggi
Premio Scoperta: A Ciambra (Young Lions Of Gypsy) di Jonas Carpignano (Italia & Francia)
Premio Canal+: Crocodile di Gaëlle Denis (UK)

cinéfondation
Primo Premio: Skunk di Annie Silverstein (USA)
Secondo Premio: Oh Lucy! di Atsuko Hirayanagi (Singapore)
Terzo Premio: (parimerito)
Lievito Madre (Sourdough) di Fulvio Risuleo (Italia)
The Bigger Picture di Daisy Jacobs (UK)

premi collaterali
Premi FIPRESCI
Concorso: Kış Uykusu (Winter Sleep) di Nuri Bilge Ceylan (Turchia, Francia e Germania)
Un Certain Regard: Jauja di Lisandro Alonso (Argentina, Olanda, Francia, Messico, Danimarca, Germania e USA)
Quinzaine des Réalisateurs: Les combattants (Fighters) di Thomas Cailley (France)
Premio della Giuria Ecumenica: Timbuktu di Abderrahmane Sissako (Francia)

Menzioni Speciali:
The Salt Of The Earth (aka Shade And Light) di Wim Wenders & Juliano Ribeiro Salgado (Francia)
Hermosa Juventud di Jaime Rosales (Spagna)

Premio François Chalais: Timbuktu di Abderrahmane Sissako (Francia)
Queer Palm: Pride  di Matthew Warchus (UK)
Palm Dog: Body And Luke In Fehér Isten (White God) di Kornél Mundruczó (Ungheria, Germania e Svezia)

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