mercoledì 27 maggio 2015

gli incredibili.



Tomorrowland
– Il Mondo Di Domani
Tomorrowland, 2015, USA, 130 minuti
Regia: Brad Bird
Sceneggiatura originale: Damon Lindelof & Brad Bird e Jeff Jensen
Cast: George Clooney, Hugh Laurie, Britt Robertson,
Raffey Cassidy, Tim McGraw, Kathryn Hahn, Chris Bauer,
Keegan-Michael Key, Thomas Robinson, Pierce Gagnon,
Matthew MacCaull, Judy Greer, Michael Giacchino
Voto: 5/ 10
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New York World's Fair, la straordinaria esposizione universale del 1964, «talmente eccessiva che fu spesso apostrofata come un luna park», in cui i visitatori potevano pregustare (o prevedere) quello che sarebbe stato il futuro della tecnologia – spirito e ingredienti di Tomorrowland, uno dei parchi di divertimento più noti della Disney. Da qui, e da una scatola prima scomparsa e poi riapparsa negli Studios, con dentro modellini, bozze e fotografie di entrambe le installazioni – prende il via Tomorrowland film, il cui working title sarebbe stato 1952, anno in cui George Clooney si proietta agli albori della narrazione prima in- e poi fuori-campo. Bambino prodigio, presentò al dottor House Hugh Laurie un marchingegno che permetteva all'umano di volare – non proprio di volare dritto e in alto. Respinto dal severo esaminatore che non crede nella bontà del progresso, viene però adocchiato dalla di lui figlia Athena, bambina che si definisce «il futuro» stesso. Fornisce a Frank (il baby Clooney) gli strumenti per essere catapultato in una dimensione parallela dove il futuro è presente, e la gente ha perso la speranza in esso per cui vive trascinandosi senza sforzarsi di migliorare. Comincerà del tenero tra i due pischelli, prima che lui scopra che lei… Interviene quindi Brittany Robertson (venticinquenne e bionda – vi dice qualcosa? Intravista in Cake e l'11 giugno ne La Risposta È Nelle Stelle insieme al figlio di Clint Eastwood – ha vinto, paradossalmente, il premio Star of Tomorrow al CinemaCon), un padre che reagisce alla vedovanza e un fratellino impiccione (vi dice qualcos'altro?) e una spilla, che compare un giorno in una sala d'attesa che, se toccata, la proietta in un campo di grano, e uno skyline che si vede nella locandina, che a causa degli impedimenti terreni non può raggiungere: al movimento nella dimensione parallela corrisponde il movimento sulla terra. Anche lei s'imbatterà la piccola Athena, nonostante siano passati circa quarant'anni dal flashback che ce l'ha fatta conoscere – appunto perché lei… E da qui, Clooney la Robertson e Raffey Cassidy (Biancaneve da piccola in Biancaneve E Il Cacciatore e la giovane Eva Green in Dark Shadows) partono per un'avventura tutta botte, effetti speciali, robot, tempo che si accinge a scadere e futuro da regalare alle prossime generazioni. Una confezione per adolescenti con una sceneggiatura da primo semestre del primo anno di scuola per principianti, giocata a incastri e visibilmente scritta a quattro mani – le due più audaci di Damon Lindelof, co-scrittore di Lost, e le due di Brad Bird, che lo tiene a bada nei dettami Disney. Quest'ultimo (ha lavorato alle prime otto stagioni de I Simpson, ha diretto Il Gigante Di Ferro per la Warner senza che questa se ne accorgesse, ha vinto due Oscar: per Ratatouille e Gli Incredibili – altre due nominations alla sceneggiatura; ha diretto Mission: Impossible – Protocollo Fantasma, dall'incasso maggiore dei tre precedenti episodi, durante il quale ha dichiarato che Tom Cruise è l'attore perfetto perché fa quello che farebbero i personaggi animati) aveva già fatto il salto dall'animazione al live action ma non era stato così celebrato; sarà che per girare Tomorrowland ha dovuto (voluto!) rinunciare a Star Wars: Episodio VII – Il Risveglio Della Forza, stanco dei sequel e delle derivazioni fumettistiche. Si dice già a lavoro sulla multipellicola Filmtasia (un western, un musical, un film storico e un fantasy) ma si vede chiaramente, su schermo, che la sua formazione è tutta animata: gli effetti speciali, soprattutto sugli umani (i vestiti di Frank in primis) ondeggiano controvento come quelli di Syndrome, suo alter-ego ne Gli Incredibili (di cui dirigerà pure un 2). Per cui tirando le somme: dialoghi inaccettabili anche se a pronunciarli è Mr. Decaffeinato, storia a singhiozzi tenuta insieme da lunghe e posticce scene di azione – il tutto per arrivare a un bel finale da cartolina.

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