martedì 18 novembre 2014
prendete e bevetene.
The Look Of Silence
id., 2014, Danimarca/ Finlandia/ Indonesia/ Norvegia/ UK, 99 minuti
Regia: Joshua Oppenheimer
Cast: Adi Rukum
Voto: 7.9/ 10
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Ricordo che quando vidi Changeling ero arrabbiatissimo: stringevo le unghie nei pugni sui braccioli, e ricordo che la sala era piena, ed eravamo tutti arrabbiati. Una sensazione come quella (di ingiustizia, vergogna per il complottismo, sfiga madornale) non è tornata neanche coi film sulla Seconda Guerra, e anche di fronte a storie vere è sempre comparsa con un trasporto minore. Fu solo l'anno scorso, di fronte alla visione, alla presentazione e alla conferenza di The Act Of Killing, che il disagio è esploso. Inutile ripetere l'accaduto per intero: siamo nel 1965, in Indonesia, dove il regime golpista stabilisce la morte di ogni civile comunista e rade al suolo più di un milione di persone. Quel film – a cui rimando sinceramente, tanto al link quanto alla visione – era nato quasi per caso, dalla presenza del regista inglese Joshua Oppenheimer in Indonesia, la scoperta di questa storia tenuta nascosta all'estero, il divieto di raccontarla prendendo i superstiti e quindi la trovata geniale di ingannare i carnefici con una serie di riprese che ricostruivano gli episodi fatti di lustrini, costumi pacchiani, sperpero di denaro: quella gente è ancora al governo, ancora libera in città; sono persone arricchite, orgogliose delle loro vittime, dei morti ammazzati con le proprie mani, che di fronte alla telecamera interpretavano tanto il ruolo dei deportati quanto quello degli assassini cadendo a volte in disgusti subito mascherati da ilarità e risate aneddotiche. Si rimaneva agghiacciati davanti a quelle immagini, e lo si rimane ancora adesso, a un'anno di distanza, ci rimane Adi Rukum, unico volto a cui si associa il nome in questa seconda pellicola di quello stesso regista che di nuovo conta nei titoli di coda una serie di Anonimo tra la troupe e il cast, tutti terrorizzati dall'ipotesi di essere scoperti, di essere minacciati, di vedere «il veleno nell'acqua offerta», come dice qui la madre di Adi, pregandolo di smetterla di andare in giro a parlare con gli assassini di suo figlio. Perché questa volta il punto di vista è opposto: Adi non ha mai conosciuto il fratello, morto due anni prima che lui nascesse, e sua madre non si è mai liberata del dolore di averlo perso, visto deportare da casa con la menzogna di accompagnarlo in ospedale e poi massacrare nel camion, evirare, pugnalare nel costato fino a far uscire gli intestini. Adi incontra uno per uno i carnefici sopravvissuti e le famiglie di quelli deceduti, e racconta loro la storia di quella morte fra tante. Alcuni orgogliosamente rievocano l'accaduto, altri nascondono la vergogna dietro urla e ordini di uscire da casa. Il tutto inframmezzato dalle intime immagini della vita domestica, dei bagni al padre vecchissimo e ormai demente, i canti indonesiani, la vegetazione, la fauna, i tessuti. Le splendide sequenze e il crudo linguaggio però perdono la forza del primo film, che si contraddistingueva per una necessità diventata virtù (quella di poter inquadrare solo i gangster), per cui le ricostruzioni vanesie degli sgozzamenti sui terrazzi non avevano controcampo pietoso, restavano nel loro grottesco essere Storia Nazionale, non venivano immediatamente rimproverati dallo strazio personale. Lì succedeva che il quasi-protagonista Anwar Congo a furia di giocare a riprodurre le morti e interpretare di tanto in tanto il crepante finiva con l'avere conati di vomito, mancamenti, perché la vergogna somatizzata smetteva di reprimersi. In The Look Of Silence, dove lo sguardo è quello di un ottico/ oculista a domicilio, che smette il suo silenzio, dal principio alla fine siamo in condizione di arrendevolezza: le cose sono andate così, non ci possiamo fare niente, anzi non dovremmo farci niente perché rischiamo altrimenti di farle succedere di nuovo – come minaccia uno dei generali. Ma la rabbia resta, e l'unico modo per placarla è considerare che siamo davanti al secondo film in due anni che tratta questo argomento finora nascosto.
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