domenica 14 ottobre 2012

i film stranieri/ 2.



Seconda parte dell'estenuante lista dei film candidati alla candidatura per i nove film invernali tra i quali poi cinque si candideranno effettivamente agli 85esimi Academy Awards volgarmente chiamati Oscar, e uno solo (di solito è uno) poi se ne tornerà da dov'è venuto con la statuetta.
In questa seconda parte salta all'occhio, in mezzo a tanti titoli sconosciuti, la Caméra d'Or di Cannes, Después De Lucía, “Dopo Lucia”, storia della sopravvivenza di un padre e una figlia dopo la morte della moglie e madre, Lucía appunto, che sfocia nella violenza fisica come illustra il meraviglioso manifesto originale.
E ultimo dell'elenco, ma sicuramente uno tra quelli con maggiori potenzialità, è il “nuovo film di Cristian Mungiu”, autore di 4 Mesi 3 Settimane 2 Giorni, che a suo modo era un capolavoro di regia, sceneggiatura e assenza totale di musica, Palma d'Oro a Cannes quello e premi per la sceneggiatura (non originale) e le attrici questo. Si chiama, in italiano, Oltre Le Colline e uscirà questo mese con l'attesa di tutti i cinefili arguti: due amiche, cresciute insieme in orfanotrofio e poi separate dall'età e dagli eventi, si ritrovano ormai adulte nel monastero in cui una delle due vive e prega Dio, e l'atteggiamento dell'altra porterà scompiglio tra i credenti e nella chiesa, fino a una vera e propria crocifissione prima della metaforica e geniale scena finale. Un film che, a prima vista, non incanta, ma che poi, col passare del tempo, mette radici e si fa apprezzare. E non lasciatevi ingannare dal trailer italiano che lo rigira a mo' di horror. È un puro film religiosamente umano senza quella musica né quell'ansia in sottofondo.
Degli altri film, Sangue Do Meu Sangue esce da Toronto (Premio FIPRESCI e riconoscimenti vari alle attrici), Mort À Vendre e Las Malas Intenciones da Berlino (il primo Premio Panorama e il secondo ha una baby protagonista straordinaria) e il film per famiglie Kauwboy ha vinto, sempre a Berlino, il Premio all'Opera Prima e agli European Film Awards il Premio del Pubblico Giovane.

Giappone: Kazoku No Kuni (Our Homeland) di Yong-hi Yang
Kazakistan: Zhau Zhurek Myn Bala (Myn Bala: Warriors Of The Steppe) di Akan Satayev
Kenya: Nairobi Half Life di David Tosh Gitonga
Kirghizistan: Pustoi Dom (The Empty Home) di Nurbek Egen
Lettonia: Golfa Straume Zem Ledus Kalna (Gulf Stream Under The Iceberg) di Yevgeny Pashkevich
Lituania: Ramin di Audrius Stonys
Macedonia: Tretu Poluvreme (The Third Half) di Darko Maitrevski
Malesia: Bunohan di Dain Iskandar Said
Messico: Después Dé Lucía (After Lucia) di Michel Franco
Marocco: Mort À Vendre (Death For Sale) di Faouzi Bensaïdi
Norvegia: Kon-Tiki di Joachim Rønning & Espen Sandberg
Olanda: Kauwboy di Boudewijn Koole
Palestina: Lamma Shoftak (When I Saw You) di Annemarie Jacir
Perù: Las Malas Intenciones (The Bad Intentions) di Rosario García-Montero
Filippine: Bwakaw di Jun Robles Lana
Polonia: 80 Milionów (80 Millions) di Waldemar Krzystek
Portogallo: Sangue Do Meu Sangue (Blood Of My Blood) di João Canijo
Romania: Dupa Dealuri (Oltre Le Colline) di Cristian Mungiu

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