sabato 25 maggio 2013
#Gray #Chandor
Il premio Oscar Marion Cotillard (foto) arriva a Cannes al penultimo giorno di festival: è una polacca che fugge dall'Europa stremata dalla Grande Guerra insieme alla sorella verso l'America in The Immigrant di James Gray, storia di un inserimento sociale che non avviene; ad aiutarla, nel film, ci penserà Joaquin Phoenix, attore feticcio del regista (anche nell'ultimo Two Lovers), qui arraffone disperato e anche lui desideroso di appartenere ad una New York ricostruita totalmente in studio e fotografata dall'immenso Darius Khondji, qui l'anno scorso per il meraviglioso lavoro svolto in Amour, che per questa pellicola a-temporale sceglie di illuminare tutto col rosso – tipo il tramonto sul Titanic.
Applausi e commozioni per questo film che si mette in fila insieme agli altri in attesa della Palma di domani: The Past di Asghar Farhadi, che dopo l'Oscar per Una Separazione prende la candidata all'Oscar per The Artist e racconta di un matrimonio iraniano per le periferie di Parigi; Like Father, Like Son, del giapponese Hirokazu Koreeda, storia di un figlio scambiato alla nascita e del rapporto tra un padre e ciò che ha cresciuto per tanti anni; ma sono stati soprattutto Nebraska e Inside Llewyn Davis, entrambi americani, rispettivamente dei super-celebrati Alexander Payne e fratelli Coen, a strappare più consensi e recensioni positive.
In questo ultimo giorno di proiezioni tornerà sullo schermo Roman Polanski col francese Venus In Fur; lui ovviamente assente dal tappeto rosso mentre sfilerà il super-cast dell'ultima pellicola in gara, Only Lovers Left Alive – Mia Wasikowska, Tom Hiddleston, Tilda Swinton, John Hurt, Anton Yelchin – prima pellicola fantasy-vampiresca di Jim Jarmusch.
E se il nostro Sorrentino ha diviso, come sempre, il pubblico e la critica, l'italiano a sorpresa che fa il colpaccio è il film Salvo, vincitore di entrambi i premi della Settimana della Critica (il Gran Premio della Giuria e il Premio Rivelazione): cinque anni per raccogliere i fondi necessari per le riprese (un milione di euro), distribuzione francese già confermata e un nome noto dietro la direzione della fotografia (Daniele Ciprì), Salvo è l'esordio di Piazza & Grassadonia a partire da un corto con lo stesso tema di qualche anno fa.
Sullo stesso genere di tensione ha viaggiato All Is Lost due giorni fa: Robert Redford (76 anni non sentiti) e la sua barca in mezzo al mare sono unici figure di questo film totalmente privo di dialoghi – un monologo iniziale, qualche «fuck» nel mezzo – diretto dal celebrato J.C. Chandor di Margin Call che ha messo tutti d'accordo sulla qualità di una regia narrativamente insolita per un film d'azione.
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