sabato 21 dicembre 2013

l'amore in un clima freddo.



Frozen - Il Regno Di Ghiaccio
Frozen, 2013, USA, 102 minuti
Regia: Chris Buck & Jennifer Lee
Sceneggiatura non originale: Jennifer Lee, Chris Buck e Shane Morris
Basata su La Regina Della Neve di Hans Christian Andersen
Voci originali: Kristen Bell, Idina Menzel, Jonathan Groff,
Josh Gad, Santino Fontana, Alan Tudyk
Voci italiane: Serena Rossi, Serena Autieri, Paolo De Santis,
Enrico Brignano, Giuseppe Russo, Christian Iansante
Voto: 8.6/ 10
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C'erano una volta Kay e Gerda, un bambino e una bambina vicini di casa che coltivavano affetto e rose; succede che a Kay cade nell'occhio una scheggia dello specchio maligno forgiato da sette diavoli che rende cieco di rabbia chiunque ne venga in contatto, e la Regina della Neve scende a valle e a bordo della sua slitta rapisce e porta il ragazzino nel suo palazzo di ghiaccio. Gerda, devota amica sentimentale, si mette in viaggio e raggiunge la montagna dove la rocca innevata sorge – e nel tragitto s'imbatte in corvi, briganti, donne di Lapponia, vecchie giardinaie incantatrici. Solo il vero amore potrà sciogliere il vetro nell'occhio di Kay, incatenato e costretto ogni giorno allo stesso gioco. Alla Disney, però, quel vero amore di Hans Christian Andersen (che infilano nella storia attraverso il nome di un personaggio) non piace – forse troppo banale, e rigirano la vicenda a triste saga familiare: Anna ed Elsa sono sorelle unite nei giochi notturni nelle sale del castello, grazie ai poteri di Elsa che sa far nevicare e crescere il ghiaccio a comando. L'irruenza però, si sa, porta i bambini a farsi male, e la famiglia reale porta le bambine dai troll che prevedono oscuri futuri e cancellano la memoria alla pargola malata. Anna così scoprirà dei poteri della sorella molti anni dopo, quando lei si costringerà all'esilio facendo piombare il freddo e l'inverno su tutti i paesi...
Rinunciando a Kay, la Disney ci offre il miglior personaggio femminile di sempre: impacciata, ironica, ben doppiata, Anna è la protagonista assoluta della vicenda e oscura il molto meno riuscito Olaf, che fa qualche battuta simpatica solo ai bambini ed ha la forma e la voce del tipico merchandising. Molto meglio Kristoff, modellato sul volto (ma non sul corpo) di Jonathan Groff, che con Idina Menzel lascia Glee per cantare in questo film d'animazione che rimpiange i tempi andati. Già dalla prima scena, infatti, si sente l'eco e il profumo de La Bella E La Bestia, sentimento che crescerà nella prigionia del personaggio “freak” e di colei che vorrebbe liberarlo. Per una volta infatti non è il protagonista ad essere “diverso”, anzi: Anna e Kristoff si dicono «comuni», ma «nel senso buono». Sono entrambi però, il comune e il diverso, vittime della società, distaccate da essa: Anna ingenua dà lezione alle adolescenti che il vero amore non si trova in un giorno. Elsa invece ci insegna che i Walt Disney Animation Studios hanno raggiunto vette inaffrontabili: il vestito di lei, il castello di ghiaccio, le tempeste di neve, l'acqua, le lentiggini – persino i movimenti di macchina sono spettacolari. Non c'è una scena di troppo, anzi: soprattutto all'inizio il montaggio scorre frizzante raccontando “le puntate precedenti” facendoci ricordare di Brave: se alla Pixar è venuta molto male la storia dell'unica eroina femmina, la Disney ce l'ha nel sangue, e con Belle e Mulan ha segnato la storia. Il film però ha molte canzoni, che rendono ostica la visione ai non amanti del genere; soprattutto perché sono di stampo broadway (si pensi all'esibizione di Josh Gad/ Olaf): si racconta solfeggiando. Let It Go è la canzone di punta, interpretata nei nostri titoli di coda dalla disneyana Violetta. Ci interessano di più i titoli di testa, e il bel corto d'apertura Tutti In Scena, occhietto alla casa di produzione sorella che ha la stessa tradizione. Così, dopo aver visto Monsters University, diciamo: Disney 2, Pixar 0.

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