mercoledì 6 giugno 2012

let's party.




Project X - Una Festa Che Spacca
Project X, 2012, USA, 88 minuti
Regia: Nima Nourizadeh
Sceneggiatura originale: Matt Drake & Michael Bacall
Soggetto: Michael Bacall
Cast: Thomas Mann, Oliver Cooper, Jonathan Daniel Brown,
Dax Flame, Kirby Bliss Blanton, Nick Nervies, Peter Mackenzie
Voto: 6.4/ 10
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Todd Phillips, l'autore dei due Una Notte Da Leoni orgogliosamente sbattuto sulla locandina di quest'altra pellicola, pare che non abbia nient'altro in testa che l'immagine dell'ubriachezza; produce questa volta un film (affidato alla regia di un esordiente, Nima Nourizadeh, e scritto dall'attore e sceneggiatore Michael Bacall che abbiamo visto in Bastardi Senza Gloria e Scott Pilgrim) che non racconta di un trio di adulti il giorno dopo la grande sbronza ma di un trio di ragazzetti il giorno sesso. La storia è tanto ritrita che si potrebbe non raccontarla: è il diciassettesimo compleanno di Thomas, sfigato liceale ignorato dai piani alti della scuola (le ragazze, i giocatori di football), e guarda un po' i genitori partono per il weekend e gli lasciano la casa vuota, e gli dicono «quattro, cinque persone massimo» da invitare alla sua festa, «e non si entra nello studio né si usa la piscina». Il suo amico Costa ovviamente lo spingerà sulla strada della disobbedienza, e lo convincerà ad invitare venti, trenta, facciamo cinquanta persone, sarà una festa da sballo, ci cambierà l'immagine a scuola, diventeremo cool. Comprano qualche bottiglia, mandano un paio di messaggi, danno il permesso alla gente figa di “portare qualche amico” e in questa casa con piscina e giardino sul retro arriveranno quasi cinquecento persone e per miracolo divino comparirà un'alzata con consolle e DJ, scorreranno ettolitri di alcool, luci ora blu ora viola illumineranno i danzanti. Tutte cose molto poco credibili per una festa programmata per dieci, e più si va avanti più si fa fatica ad accettare: due ragazzetti in maglia gialla fanno i buttafuori e aggrediscono chi vuole entrare in casa (tra cui i vicini insonni), gli invitati si lanceranno dal tetto, le ragazze finiranno tutte con i seni al vento.
A questa mera confezione che ci ricorda un programma a scelta di MTV (non a caso questo film era candidato a tre MTV Movie Awards, due dei quali per il co-protagonista Oliver Cooper, al suo esordio sul grande schermo) si aggiunge ciò che cercava già di fare Chronicle: ciò che noi vediamo è tutto ripreso da telecamerine interne alla storia, filmata tutto il tempo da un “goth-friend” di nome Dex che non beve alcool e non ha genitori. Quando non vediamo ciò che vede lui, ci pensano altri cellulari o le televisioni o le telecamere della polizia - perché la festa, che si trasforma in una specie di rave con lanciafiamme ed elicottero spegni-incendio e gente a cavallo, sarà il tema di numerosi programmi televisivi nei giorni successivi. Il finto documentario si apre con i ringraziamenti della produzione a chi ha partecipato al girato e si chiude con l'elenco di ciò che succederà poi ai protagonisti, a volerci far credere che tutto ciò che vediamo è vero, fino alla macchina di famiglia tirata su dalla piscina e mezza casa completamente bruciata.
Un film su questa generazione che ha un pregio: parlare esattamente come parlano i ragazzi di oggi, sessuomani, sessodipendenti, sessoaspiranti, fissati con gli insulti a sfondo sessuale, omosessuale, con impreviste erezioni negli spogliatoi e la saliva che cade davanti a un paio qualsiasi di tette. Le ragazze vengono trattate come beceri oggetti sessuali, sfoghi mascolini, e gli adulti sono i “cattivi” che minacciano di chiamare la polizia (e mantengono la loro serietà) e poi alzano il medio (perdendo la loro serietà). Un altro pregio è la musica, anch'essa figlia di questa generazione (de gustibus) ben montata e ben mixata.
Di certo, se avete in programma di fare una festa questo venerdì, avrete dei timori a riempirvi la casa.

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